| Una storia realmente avvenuta che ha come sfondo uno dei rally più prestigiosi del mondo: il Montecarlo. Correva l'anno 1972 e un appasionato di rally stava servendo la patria in quel di Bra (Cuneo) come alpino. Alla fine di gennaio l'alpino inizia a scalpitare, c'è il rally di Montecarlo, c'è lo squadrone Lancia con Munari in testa, c'è quello della Renault con la famosa armata blu delle sue Alpine, con Andruet, Therier, Darniche, insomma ci sono tutti compresi i giapponesi con la Datsun, tanto per citarne alcuni. Il fatidico giorno della partenza del rally di Montecarlo l'apino comincia a sclerare anche perché controllando l'ordine del giorno viene a sapere che nella mitica notte del Turini sarà di servizio e che servizio: sarà addirittura di guardia. L'alpino che già si era rotto i maroni a fare la guardia la notte di Natale, proprio non ci sta. Convoca gli amici commilitoni, si fa sostituire nel servizio di guardia promettendo di sostituire a sua volta chi montava al posto suo per altre 5 volte, e il giorno fatidico della notte del Turini parte alla volta di Montecarlo accompagnato da un manipolo di amici ovviamente appasionati di rally. Dopo qualche momento di trilling alla frontiera (allora esistevano) si presenta sul percorso del rally e assiste, girando in lungo e in largo per tutta la notte, alla vittoria del suo mito, il Drago Munari con il fido Mannucci al volante della Fulvia HF n°14 e alla debacle dell'armata blu delle Alpine. L'alpino, sul lungo mare di Montecarlo ha aspettato al freddo l'arrivo del suo idolo è ha cercato invano di farsi fare un autografo. Il Drago era irraggiungibile, impossibile avvicinarlo. Beh, l'alpino dopo quache mese ha terminato il servizio di leva e ha cominciato a correre anche lui nei rally. Anzi ha corso persino come avversario del grande Drago Munari al quale non solo è riucito a dare del tu, ma anche a scherzarci nonostante il carattere un po' chiuso del più grande pilota di rally. Quando si dice, la vita.....!
Edited by Twinmaster - 16/12/2008, 22:58
|