RALLYMANIA

Fiat 131 Abarth

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Franz124
view post Posted on 5/11/2009, 20:44     +1   -1




Lant , innanzitutto piacere di conoscerti ,eppoi grazie ,perchè finalmente non mi sento più solo nel preferire le 131 e le 124 alla Stratos che,beninteso,è semplicemente splendida,ricordo ancora le discussioni davanti al liceo nel 76 o giù di li,quando mi si guardava come si guarda un cane a otto zampe e di colore blu ogni volta che dicevo che non c'era Stratos che tenesse di fronte alle 124 gruppo 4 di Ceccato (ne aveva una blu e gialla,probabilmente un 16v ex casa),Musti e compagnia cantata...
 
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NormanBates
view post Posted on 5/11/2009, 20:56     +1   -1




Blasfemi image
STRATOS uber alles image

Replico a Lant (senza scatenare risse :D ):
Da un lato e' vero la Stratos ha stravolto la concezione di rally (che comunque prima o poi avrebbe stravolto altro costruttore) in quanto a rendere vincente una simil 131 mirafiori e' stata proprio il togliere la Stratos di mezzo altrimenti i successi Fiat sarebbero stati sicuramente inferiori,lo strapotere Stratos e duratoi anche in epoca 131 abarth e infatti l'ultima vittoruia Stratos e' dopo l'ultima vittoria 131.
Lo "scatolone" 131 Abarth ha certamente un suo fascino nonostante a linea non sia il massimo ma la Stratos e' mqualcosa da rimanere innamorati anche nel 20° secolo.
Riguardo al 124 Abarth invece ,macchina stupenda,credo che hanno voluta sostituirla allo spider (che va benissimo anche oggi da farci i giri turistici del fine settimana) per vincere contro la Fulvia (meno bella ma ahime piu' vincente).
In poche parole quoto Skulason Stratos=Gnocca inarrivabile a confronto 131 abarth=signorina affascinanta ma da marciapiede :woot:
 
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brunoba57
view post Posted on 5/11/2009, 23:01     +1   -1




Non toccatemi la mitica Fiat 131, piango ancora adesso per aver venduto nel 1985 la mia seconda 131, era una 131 Maratea SW grigio metallizzato cerchi in lega, si poteva chiamare "Vado di traverso". Mitica.
 
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mirko m3
view post Posted on 5/11/2009, 23:24     +1   -1




il confronto fra 131 e stratos non regge,le attuali quotazioni parlano da sole
 
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GRUPPO4
view post Posted on 5/11/2009, 23:40     +1   -1




Senza nessunissima polemica io ringrazierò sempre"Tony Fassina" per il piacere che mi ha regalato al san remo 1979!!!
Solo sempre ed esclusivamente STRATOS
 
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kekkorally
view post Posted on 6/11/2009, 22:48     +1   -1




80Lorenzelli
Cambiaghi-TWINMASTER Rallye Elba 1977

Edited by sisteron - 9/5/2020, 17:00
 
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view post Posted on 7/11/2009, 14:00     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Grazie kekko per la foto. Allora, io all'Elba del 1977 sono arrivato sulla bella isola la mattina delle verifiche e alla sera sono partito per il rally senza aver provato un metro. Beh, è successo che dopo essere scesi dalla pedana a bordo della nostra rossa 131 Abarth della scuderia Grifone, iniziamo il controllo orario che porta alla prima prova speciale con il Bobone che fischiettava visto che per l'occasione, al posto delle cuffie con l'interfono, si era messo in testa quelle di un riproduttore Sony con una cassetta di musica rock. Ricordo che c'era un lungo rettilineo che si percorreva tra due ali di folla. Arrivati al primo incrocio a forma di T, noi giriamo a sinista salutando la folla. Non facciamo in tempo a voltare che alcuni ragazzi ci sbarrano la strada. Bobo tira giù il finestrino e chiede il motivo di tanta agitazione. E uno di loro dice: "Ma Cambiaghi, tutti gli altri hanno svoltato a destra" E il Bobone nazionale togliendosi le cuffie, risponde "Già, ma io devo andare a comperare le sigarette". Tira su il finestrino e riparte. Gli dico di invertire la marcia e lui fa ancora qualche chilometro dicendomi "Così non facciamo la figura dei pirla". Ripassando poi sul bivio e prendendo la direzione giusta, tira giù un'altra volta il finestrino e dice ai ragazzi di prima "Ragazzi, il tabaccaio è già chiuso, che sfiga!". E via a manetta per non pagare al controllo orario.
 
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view post Posted on 8/11/2009, 20:53     +1   -1
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Autunno 1975 - Milano
Confesso di essere orgoglioso, oltre che fortunato, di aver potuto seguire passo dopo passo il passaggio dall’Abarth 124 spider Rally all’Abarth 131 Rally.
E’ l’autunno del 1975 quando, convocati per una importante riunione alla sede dell’Abarth in corso Marche a Torino, ci comunicano che l’erede della mitica 124 spider Rally non sarebbe stata la X1/9 che ben si era comportata nei rally cui aveva preso parte, ma la più classica e tranquilla delle berline di produzione Fiat, la 131. Ricordo che si era appena tornati dal Rally di San Martino di Castrozza, dove Verini-Rossetti avevano vinto il campionato europeo e Vanni Tacchini e Gianti Simoni avevano conquistato la prestigiosa Mitropa Cup. Cambiaghi ed io stavamo già pensando al 100.000 Trabucchi dove con l'Abarth 124 Rally dovevamo raggranellare punti preziosi per il campionato italiano, ma il programma 131 per i rally era già ampiamente avviato.
Giorgio Pianta aveva fatto allestire al reparto corse una speciale Fiat 131 berlina a due porte con motore 1.6 litri. Speciale perché la scocca aveva nella parte posteriore dei particolari attacchi alla scocca che consentivano di variare la geometria del retrotreno. A scelta, Pianta poteva far montare una delle tre soluzioni che doveva essere scelta per equipaggiare la versione definitiva che doveva poi essere impiegata nei rally e poi provarla immediatamente in una pista ricavata in un piccolo campo volo di un piccolo aeroporto che si trovava proprio di fronte alla sede dell’Abarth. Bastava attraversare corso Marche.
Beh, all’epoca, a Milano, abitavo in zona Fiera, in via Sardegna e, guarda caso, proprio di fronte a dove abitava Giorgio Pianta, il quale tutti i giorni, per lavoro, si faceva al mattino Milano-Torino (Abarth) e alla sera Torino (Abarth)-Milano. Ricordo che, tutte le sere, quando tornavo a casa dal lavoro, prima di entrare nel portone, osservavo le auto parcheggiate davanti a quello di Giorgio Pianta. Sì, perché a volte cerano parcheggiati dei modelli strani: prototipi di auto di serie con strani profili aerodinamici, nastro adesivo nero sulla carrozzeria per camuffare parti di carrozzeria. Gli citofonavo e lui mi diceva di che auto si trattava.
Una sera, nell’autunno del 1975 appunto, butto come al solito un occhio e vedo una Fiat 131 berlina bianca un po’ più gonfia dalle altre 131. Mi avvicino e noto un accenno di codolini ai passaruota, cerchi ruota di maggiori dimensioni, assetto ribassato e sul cofano motore un rigonfiamento centrale simile a quelli delle versioni diesel, ma più ampio. La 131 mi incuriosisce. Citofono. Giorgio mi dice di attenderlo sotto casa perché sta uscendo.
Appena lo vedo gli chiedo notizie su questa strana 131 bianca. Mi invita a salire, mi dice che avremmo fatto un giro in città e mi avrebbe spiegato di che auto si trattava. Beh già all’accensione il motore non ha il classico rumore di un quattro cilindri ma il sound di un possente sei cilindri. Già, Giorgio mi spiega che è un prototipo che monta il sei cilindri di 3.2 litri della Fiat 130 con un fottio di cavalli e con alcune soluzioni meccaniche molto raffinate, come cambio ad innesti frontali, sospensioni montate su uniball ed altre diavolerie tecniche. Arrivati ad un semaforo ci affiancammo alle altre auto ferme con la 131 bianca che sembrava un modello di serie (solo un occhio esperto poteva infatti rilevare interessanti modifiche estetiche) e appena veniva il verde schizzava in avanti alla velocità della luce. Dovevate vedere le facce allibite degli occupanti delle auto che avevamo bruciato alla partenza dal semaforo quando ci riaffiancavano a quello seguente. Chiesi a Giorgio che scopo aveva quel prototipo sulla base della 131 bianca con il motore 6 cilindri, mi confidò che all’Abarth stavano provando numerose soluzioni meccaniche per la 131 da corsa e che non riguardavano esclusivamente il suo impiego nei rally. Già, qualche settimana dopo, venni a sapere che ero stato uno dei primi ad essere stato a bordo della 131 prototipo che servì da base per sviluppare la 031 che poi ha vinto con Pianta-Scabini il Giro Automobilistico d’Italia 1975

Edited by sisteron - 9/5/2020, 17:04
 
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Piky 92 DK
view post Posted on 8/11/2009, 22:10     +1   -1




grazie per la bella storia! madonna che macchina la 031
 
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mirko m3
view post Posted on 8/11/2009, 22:43     +1   -1




CITAZIONE (Twinmaster @ 8/11/2009, 20:53)
Autunno 1975 - Milano
Confesso di essere orgoglioso, oltre che fortunato, di aver potuto seguire passo dopo passo il passaggio dall’Abarth 124 spider Rally all’Abarth 131 Rally.
E’ l’autunno del 1975 quando, convocati per una importante riunione alla sede dell’Abarth in corso Marche a Torino, ci comunicano che l’erede della mitica 124 spider Rally non sarebbe stata la X1/9 che ben si era comportata nei rally cui aveva preso parte, ma la più classica e tranquilla delle berline di produzione Fiat, la 131. Ricordo che si era appena tornati dal Rally di San Martino di Castrozza, dove Verini-Rossetti avevano vinto il campionato europeo e Vanni Tacchini e Gianti Simoni avevano conquistato la prestigiosa Mitropa Cup. Cambiaghi ed io stavamo già pensando al 100.000 Trabucchi dove con l'Abarth 124 Rally dovevamo raggranellare punti preziosi per il campionato italiano, ma il programma 131 per i rally era già ampiamente avviato.
Giorgio Pianta aveva fatto allestire al reparto corse una speciale Fiat 131 berlina a due porte con motore 1.6 litri. Speciale perché la scocca aveva nella parte posteriore dei particolari attacchi alla scocca che consentivano di variare la geometria del retrotreno. A scelta, Pianta poteva far montare una delle tre soluzioni che doveva essere scelta per equipaggiare la versione definitiva che doveva poi essere impiegata nei rally e poi provarla immediatamente in una pista ricavata in un piccolo campo volo di un piccolo aeroporto che si trovava proprio di fronte alla sede dell’Abarth. Bastava attraversare corso Marche.
Beh, all’epoca, a Milano, abitavo in zona Fiera, in via Sardegna e, guarda caso, proprio di fronte a dove abitava Giorgio Pianta, il quale tutti i giorni, per lavoro, si faceva al mattino Milano-Torino (Abarth) e alla sera Torino (Abarth)-Milano. Ricordo che, tutte le sere, quando tornavo a casa dal lavoro, prima di entrare nel portone, osservavo le auto parcheggiate davanti a quello di Giorgio Pianta. Sì, perché a volte cerano parcheggiati dei modelli strani: prototipi di auto di serie con strani profili aerodinamici, nastro adesivo nero sulla carrozzeria per camuffare parti di carrozzeria. Gli citofonavo e lui mi diceva di che auto si trattava.
Una sera, nell’autunno del 1975 appunto, butto come al solito un occhio e vedo una Fiat 131 berlina bianca un po’ più gonfia dalle altre 131. Mi avvicino e noto un accenno di codolini ai passaruota, cerchi ruota di maggiori dimensioni, assetto ribassato e sul cofano motore un rigonfiamento centrale simile a quelli delle versioni diesel, ma più ampio. La 131 mi incuriosisce. Citofono. Giorgio mi dice di attenderlo sotto casa perché sta uscendo.
Appena lo vedo gli chiedo notizie su questa strana 131 bianca. Mi invita a salire, mi dice che avremmo fatto un giro in città e mi avrebbe spiegato di che auto si trattava. Beh già all’accensione il motore non ha il classico rumore di un quattro cilindri ma il sound di un possente sei cilindri. Già, Giorgio mi spiega che è un prototipo che monta il sei cilindri di 3.2 litri della Fiat 130 con un fottio di cavalli e con alcune soluzioni meccaniche molto raffinate, come cambio ad innesti frontali, sospensioni montate su uniball ed altre diavolerie tecniche. Arrivati ad un semaforo ci affiancammo alle altre auto ferme con la 131 bianca che sembrava un modello di serie (solo un occhio esperto poteva infatti rilevare interessanti modifiche estetiche) e appena veniva il verde schizzava in avanti alla velocità della luce. Dovevate vedere le facce allibite degli occupanti delle auto che avevamo bruciato alla partenza dal semaforo quando ci riaffiancavano a quello seguente. Chiesi a Giorgio che scopo aveva quel prototipo sulla base della 131 bianca con il motore 6 cilindri, mi confidò che all’Abarth stavano provando numerose soluzioni meccaniche per la 131 da corsa e che non riguardavano esclusivamente il suo impiego nei rally. Già, qualche settimana dopo, venni a sapere che ero stato uno dei primi ad essere stato a bordo della 131 prototipo che servì da base per sviluppare la 031 che poi ha vinto con Pianta-Scabini il Giro Automobilistico d’Italia 1975

incredibile; senza parole!

Edited by sisteron - 9/5/2020, 17:04
 
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Franz124
view post Posted on 9/11/2009, 00:07     +1   -1




Se ricordo bene ci fu un momento in cui la Fiat carezzo l'idea di produrre la 131 Abarth in un numero di esemplari sufficiente per poterla omologare in gruppo 1 ma poi , la storia ce lo mostra , non se ne fece niente . Peccato , anche perchè tra l'altro ne sarebbero arrivate molte di più ad oggi , infatti per il gruppo uno mi pare se ne dovessero costruire almeno 5000 esemplari , e non 400 come per il gruppo 4 , e attualmente le quotazioni sarebbero forse un po più alla portata di quelli come me...
....ricordo una foto su un Autosprint del 1976 , accanto ad una 131 Abarth c'è quella che di primo acchito pare essere una normale 131 Mirafiori berlina a due porte , bianca o comunque di dolore chiaro , le uniche differenze sono dei piccoli codolini applicati ai parafanghi e i Cromodora in lega da 15", nella didascalia c'è scritto che si tratta di un prototipo a ponte posteriore indipendente e motore 16 valvole usato come laboratorio , chissà , magari è proprio la vettura che hai provato te , Twinmaster ?

...eppoi una domanda mi frulla in testa da una vita: ma il prototipo bianco gruppo 5 guidato da Pianta al 100.000 Trabucchi e le due sorelle rosse usate da Verini e Cambiaghi all'Elecar nel 1975 che fine hanno fatto ? Smantellate ? Usate come muletti fino a disintegrarsi ? Riconvertite in Abarth gruppo 4 ? Sparite nel garage di qualche facoltoso collezionista giapponese ? Ricoverate nel museo Fiat ? Mah...
 
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view post Posted on 9/11/2009, 08:15     +1   -1
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Franz124, purtroppo lo scempio fatto al reparto corse sia Fiat sia Lancia è stato enorme. Basta soltanto dire che nè in Fiat nè in Lancia esiste un archivo che riguardi l'attività agonistica delle due Case. Per la Fiat proprio non esite nulla, che io sappia; per la Lancia c'è un povero "tapino", tale Popper, svizzero di Ginevra, che da appassionato ha almeno un elenco delle Stratos che hanno corso, dove ora si trovano, chi sono i proprietari e in che stato sono. Anche qui, però, i buchi neri sono tantissimi.
Quanto alle auto è meglio tralasciare. Pensa che le 124 spider gruppo 5 usate per il Giro Automobilistico d'Italia, credo nel 76 o 77, quelle piuttosto appariscenti per le lunghe pinne aerodimamiche posteriori sono state abbandonate per anni e anni nel cortile dell'Abarth a Torino. Non sono marcite poichè avevano numerose parti di plastica, ma dove siano finite non si sa. Io volevo acquistare l'Abarth 124 spider con cui abbiamo vinto i 100.000 Trabucchi, ma prima mi è stato detto che sarebbe passata a muletto, poi dopo il Montecarlo del 1976, per il quale erano state allestite delle 124 spider completamente nuove (Targa TO- Mxxxx),i se ne sono perse le tracce. Alcune 124 spider, infine, sono state vendute a dei piloti privati. Quanto alla 131 bianca con i codolini, cui ti riferisci tu, è probabile che sia la stessa auto anche se dovrei vederla per esserene sicuro.
Quanto alla 131 bianca di Pianta al 100.000 Trabucchi è diventata una delle due 131 Abarth rosse che hanno corso con Verini e Bacchelli al Rally delle Valli Piacentine del 1975. La fine di queste due auto, ovvimente, non si conosce. Credo che siano state usate come vetturee laboratoro per qualche mese e poi smantellate dato che all'inizio del 1976 le prime 131 Abarth Rally sono state realizzate, non sulla base di una 131 normale, ma già sulla scocca della 131 Abarth realizzata dalla bertone. Quanto al Museo Fiat, sono esposte un'Abarth 124 Rally di Verini e una 131 Abarth Rally con livrea Olio Fiat. Credo che la collezione del caro amico Gino Macaluso, abbia senz'altro più auto da relly di quella Fiat.
 
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Franz124
view post Posted on 9/11/2009, 17:46     +1   -1




Beh,adesso so che fine ha fatto il prototipo bianco,almeno quello.....certo che si stringe il cuore a pensare alle due 124 "pinnone" sotto l'acqua,tanto tempo fa ci fu chi mi disse che ai tempi in cui si decise di dismettere l'intero "blocco" delle 131 con annessi ricambi perchè era ora di pensare alla 037,in Abarth si fecero cataste di testate ed altro materiale,scocche comprese,che venivano cedute per due lire a chi andava a prendersele , a me sembra un'esagerazione però quando mi raccontano cose simili le mani cominciano a sudarmi......
...e a proposito di 124 Abarth,ipotizzando per quanti anni ha corso a livello ufficiale,in quanti l'hanno usata e quanti campionati ha disputato forse una mezza idea di quante "ufficiali" ci fossero ce la possiamo fare:
considerando che ha corso dal 1973 al gennaio 1976, praticamente tre anni ,che l'hanno usata Verini,Cambiaghi,Paganelli,Bisulli,Bacchelli,Pinto,Alen,Mikkola....lasciamo stare, mi sono già perso....

Twinmaster,ma un'auto appena fatta per quante gare la usavate?Ovvero diventava un muletto dopo una gara o durava di più?
 
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view post Posted on 9/11/2009, 18:42     +1   -1
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Mini JCW RRC

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Questi racconti sulla fine che hanno fatto le vetture da corsa e i prototipi li trovo interessanti e li leggo molto volentieri.

Il museo della Lancia e della Fiat lo avrei fatto gestire a Twinmaster,lui si avrebbe saputo valorizzare un patrimonio simile.
 
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view post Posted on 9/11/2009, 19:01     +1   -1
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Franz124. Allora ti rispondo velocemente poichè l'argomento non è dei più facili da spiegare in quanto non esisteva un vero e proprio progamma auto per i vari equipaggi del reparto corse Fiat. Sull'argomento, che reputo piuttosto interessante, tornerò non appena il tempo mi permetterà di scrivere qualche riga in più oltre a quelle qui di seguito. Ogni equipaggio aveva una vettura da gara e un muletto. Quanto ai muletti erano vetture ex gara che venivano fornite agli equipaggi per le prove senza un ordine preciso, quindi si aveva a dipsosizione nel corso dell'anno più muletti e quasi sempre diversi l'uno dall'altro. Quanto alla vettura da gara, invece, l'avevi a diposizione per un paio di corse. Non molte per la verità poichè in pratica dopo ogni corsa venivano fatti importanti aggiornamenti. Capitava così che l'auto da corsa che avevi usato per il 4 Regioni e per il rally delle Alpi Orientali non fosse la stessa che usavi al San Martino. Cosa che è successa con la nostra 124 spider che a Pavia e a Udine era la stassa (devo però controllare) mentre non lo era al san Martino. Basta controllare i numeri di targa per vedere la "turnazione". Le ultime Abarth 124 spider Rally allestite dal reparto corse Fiat Rally sono state quelle utilizzate per l'ultima corsa della mitica spider, cioè il rally di Montecarlo 1975. Erano tutte targate TO-M5xxxxx. Tornerò sull'argomento.

x carlettofritz, grazie per la fiducia!

Edited by Twinmaster - 10/11/2009, 07:39
 
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