Coppa Mario Dalla Favera

Ciao!
Penso che oltre al sottoscritto, qualcun altro abbia materiale ed aneddoti relativi a questa gara.
Naturalmente mi riferisco a questa competizione prima che venisse assorbita dalla Coppa Monte Venda.

Caro Piero non credo che la Coppa Mario della Favera sia paragonabile o sia stata assorbita dalla Coppa Monte Venda - Il dalla favera è spirato probabilmente per la difficoltà che esisteva nel avere a disposizioni strade di interesse nazionale e molto frequentate - per questa ragione penso che la scelta di far morire una delle due sia stata dettata solo da motivi economici - il Mario Della Favera era una gara veramente tosta ed si svolgeva quasi principalmente su percorsi innevati ( non imbiancati dalla brina mattutina ) - la discesa del Valles ( verso Falcade ) era degna di un rally internazionale così come un pò tutto il resto del percorso - solo facendo conto che l' antipasto era la PS di Valstagna con un trasferimento tirato sino ad Enego ( nell'edizione 72 innevato da Foza in poi ) già si può quantificare la difficoltà della competizione - se all'antipasto aggiungi come pietanze le prove del Pordoi , del San Pellegrino , della Digonera ( in discesa ) ed altre che al momento non ricordo, fare un paragone con le pur impegnative prove dei nostri colli sinceramente non è possibile - detto questo ( solo per dovere di cronaca e non per altri motivi ) speriamo che si riesca a raccogliere del bel materiale - un saluto - Ugo

Ciao Ugo!Sí tutto vero, grazie per le tue precisazioni.Intendevo solo dire che dopo che fu fatto finire il vero "Rally Coppa Mario dalla Favera", il nome della gara venne recuperato con un "sotterfugio". Mi spiego meglio:verso fine degli anni settanta il "Coppa Monte Venda" era talmente pieno di iscritti che venne "sdoppiato" in due per non lasciare a casa molti concorrenti. Praticamente assieme al Monte Venda, con lo stesso percorso e negli stessi giorni, si disputó il Dalla Favera nel quale, se non ricordo male, correvano le auto di "categoria speciale" che potevano partecipare solo ai rally di seconda serie.In pratica si trattava di "due gare in una"....
Quello di cui vorrei parlare io, in queste pagine, é invece proprio il rally cui fai riferimento tu e che niente aveva a che fare con quella "strana rivisitazione" di fine anni settanta.
Ciao!!!!

Scusami caro Piero non conoscevo questa situazione dato che per poter guarire dalla malattia "rallistica" l'unica cura praticabile era quella di ignorare del tutto l'argomento - ho pertanto spento la luce e mi sono dedicato a cose che non facessero rumore e che si potessero muovere senza motore ( barche a vela - 1975 / 1981 ) - poi purtroppo c'è stata una prima ricaduta "rumorosa ( i kart - 1982/1986 ) ed una seconda immediatamente successiva con il ritorno ai rally dal 1987 al 1989 - gli anni dal 1974 al 1986 sono quindi del tutto bui - un grazie per l'informazione ed un saluto - Ugo

Dai dai Ugo....da certi virus non si guarisce...anzi:ti vedrei bene a correre con delle storiche!

caro Piero ogni cosa ha il suo tempo come ogni stagione ha i suoi frutti - ... quindi ...
Posso comunque dirti che se avessi la possibilità di riprendere a correre non lo farei mai con un'auto storica - non sopporterei l'idea che la mia auto da corsa andasse più piano o avesse meno tenuta di strada o trazione della mia Kia Ceed ( e ti assicuro che è poco più di un'utiliitaria ) - le auto storiche secondo me devono far bella mostra di loro nelle varie esposizioni e se sono state delle vetture importanti o con un palmares notevole tanto meno devono correre il rischio di venir distrutte da qualche sconsiderato in vena di esibizioni - se mi proponessero un'alpine da provare sono sicuro che la andrei a sfasciare contro il primo muro - allora ero conscio che i freni erano solo un optional da guardare ma da non usare e sapevo ( con l'allenamento ) come fare per alleviare a questo piccolo inconveniente - ora abituati a ben altre cose quelle soluzioni sarebbero impossibili - proponetemi un'auto moderna e qualche cosa ne verrebbe sicuramente fuori ( ne sà qualcosa un poverino che l'anno scorso mi si è seduto di fianco ad Adria in una manifestazione di propaganda dell'Alfa Romeo ) un salutone - Ugo

Il tuo é un punto di vista rispettabilissimo.
Io invece, correrei solo con le storiche!
Le mie ultime preferite sono la 037 e la Metro gr.b.
Il fatto che al giorno d´oggi siano autorizzate a correre le repliche, evita di rovinare alcuni gioielli...anche se non per tutti i modelli é possibile.
Peró: non pensi sia bello far sentire ai giovani di oggi i suoni e far vedere le forme di un tempo che non hanno mai vissuto?Poi: non é piú divertente (parere personale) guidare una vettura priva di elettronica, magari trazione posteriore (ed al diavolo i risultati) e con il rombo di un tempo, a differenza di una vettura "neutra" o dal suono anonimo?
Ripeto: parere personale....
Salutoni!!!!
Molto prossimamente una classifica del Dalla Favera ed un elenco dove ci sei anche tu!

Caro Piero da quel poco che ho potuto vedere di vetture assolutamente storiche non ce ne sono più - hanno praticamente tutte delle estensioni di "fiche" che della vettura originale è rimasto ben poco - quello che volevo dire è che una "vera" vettura storica oltre ad essere difficile da trovare penso sia anche molto difficile da guidare - le cose che si riuscivano a fare allora erano solo frutto di una familiarità con il mezzo e questo stato di cose era dovuto anche al fatto che le vetture che noi "privatissimi " usavamo in gara assomigliavano moltissimo alle vetture che si usavano tutti i giorni - in parole povere anche andare in giro normalmente poteva essere paragonato ad una specie di allenamento - devi sapere caro Piero che nel 1973 mi ero riproposto di combinare qualcosa di positivo in campo agonistico e quindi già dal mese di Gennaio mi ero imposto una specie di allenamento per poter entrare una volta per tutte in completa sintonia con il mezzo di cui disponevo (L'Alpine) - dato che la prima gara era il Dalla Favera necessitava prendere confidenza con la neve ( ho sempre guidato sulla neve ma credevo non fosse sufficiente ) - a giorni alterni quindi verso le prime ore del pomeriggio prendevo il mio "macinino" ( l'Alpine ) e quasi sempre da solo andavo a farmi un giretto verso San Martino - un piccola sosta per un caffè e via verso il Rolle , il Valles ed il San Pellegrino - un panino a Canazei e poi il Sella con divagazione sul Pordoi con discesa su Arabba; il giro terminava con una bella "digonera" in discesa e poi verso casa ad andatura turistica per non rovinare le ruotine con 400 chiodi che erano necessarie per muoversi con un pò di sicurezza - all'una o al massimo alle due ero già sotto le coperte soddisfatto per il "lavoro" che ero riuscito a fare - quando non avevo molto tempo a disposizione mi accontentavo di un pò di passaggi in salita ed in discesa della strada ( di notte deserta ) che porta agli impianti del Verena sull'Altopiano di Asiago - Oggi tutto ciò sarebbe impossibile sia per il traffico che si trova ovunque sia per l'impossibilità di girare con auto in completo allestimento Rally - ti sembrerò un pò pazzo ma sono sempre stato convinto che si rischiava molto meno sapendo cosa fare in ogni situazione di emergenza - quando ho ripreso con i rally ho cercato di rischiare il meno possibile anche perchè avevo due figli piccoli a casa e quindi ho pensato bene di sostituire la A112 che mia moglie usava per andare a scuola con una più performante R5 GT Turbo - lei era contentissima di avere una così bella macchina ed io ero felicissimo di aver finalmente un "muletto"- con il "muletto ( di mia moglie ) ho letteralmente consumato le PS ( di notte perchè durante il giorno serviva a lei per andare a scuola ) per non lasciare nulla al caso - non so se sia stata solo fortuna ma nei 27 rally con cui ho concluso la mia carriera di rallista dilettante non ho mai dovuto ricorrere alle prestazioni di un carrozziere - Credimi caro Piero riprendere in mano un volante ora sarebbe impossibile pur se sono convinto che anche con le auto attuali qualche bel traverso si possa ancora riuscire a fare - ciao Ugo

PS - a proposito di auto storiche del tutto originali - l'anno scorso ho potuto guidare la mia R5 Gt Turbo che ho ceduto ad un caro amico dopo aver sostato per 19 anni nel mio garage - non l'ho venduta l'ho praticamente regalata dato che pensavo mi venisse a costare una follia rimetterla in sesto - lui l'ha lavata ( aveva 19 anni di polvere sopra ), ha cambiato i tubi dei freni e della benzina, ha sostituito la batteria ed al primo colpo è partita - povera piccola - ti assicuro che salirci sopra e farci un giro è stato estremamente piacevole anche se dopo qualche km sui colli avevo le braccia del tutto indolenzite per la durezza dello sterzo che il servocomando non riesce ad ammorbidire ( o sono le mie braccia che non sono più quelle di 20 anni fa ?????) - è comunque un auto storica e talmente ben conservata che ha persino sulle porte i numeri dell'ultima gara - ciao - ugo

Ciao, purtoppo non ti so rispondere ma non é escluso che prima o poi mi salti fuori qualche documento a riguardo!

Intanto ecco una foto di Fling. 1973

che bella foto,hai solo questa o anche altre auto nella medesima curva?

Ciao! No di questa curva (il pilota é mio padre) ho solo questa ma forse Uccari o qualche altro pilota,ne hanno dello stesso posto.
In ogni caso, di questa gara, con questa vettura, dovrei averne altre da qualche parte.
Ciao!
P.S. mio padre ha conservato i pneumatici da neve che utilizzó per queste gare.Ebbene: non ci crederete ma i chiodi saranno lunghi almeno 4 cm!

Prossimamente su queste reti.....



Notare come hanno scritto rally!

dai dai,l'lelenco partenti...

1976, Presotto - Perissinot