RALLYMANIA

MG Austin Metro 6R4

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sisteron
view post Posted on 6/1/2013, 21:49 by: sisteron     +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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Ciao evangreen.
Premetto che la tua considerazione sulle vetture e sulle gomme delle squadre UK pre-anni ‘90 non mi è del tutto chiara. Non riesco a capire per quale ragione le auto o le gomme non fossero adeguate alle gare del mondiale, con l’esclusione del RAC! Avrei capito maggiormente un riferimento ai piloti ed ai navigatori, dato che il RAC si correva con percorso segreto e più volte video e stampa dell’epoca tendevano a sottolineare come gli “indigeni” fossero favoriti dalla conoscenza dei luoghi, ma le auto?!?
A me vengono in mente le Ford Escort (TC o RS), per non scomodare le Mini, e non mi sembra che tali vetture abbiano limitato le proprie vittorie all’Inghilterra, anzi!! E lo hanno fatto sia gestite ufficialmente sia privatamente (D.Sutton nel 1980-1981).
Gomme, credo tu ti riferisca alle Dunlop. Se non mi sbaglio anche le Mercedes al Bandama le montavano (e vincevano) e per molti anni le Datsun/Nissan hanno raccolto podi e piazzamenti in giro per il mondo.
Su Pond (e sui citati Eklund, Wilson, aggiungiamoci pure Lampinen) il mio non è assolutamente un giudizio negativo. Infatti non li definisco “mediocri”, preferisco definirli “modesti”.

Un pilota mediocre, per me, è un pilota che non riesce ad andare oltre i limiti del mezzo che gli viene affidato, se la vettura è tra quelle di seconda fascia, oppure, pur disponendo di un mezzo da assoluto fa di tutto per sprecare quanto gli viene gentilmente concesso. Mi viene in mente Loix, a cui vennero “donate” Mitsubishi (quando era la miglior vettura in circolazione) e Peugeot, o Pons con la Xsara nel 2006.

Un pilota modesto è un pilota complessivamente buono, uno che “fa il suo” con competenza e mestiere (buoni mestieranti li ho definiti nel mio post precedente), che porta punti alla squadra e che ogni tanto, quando le condizioni lo assecondano, riesce a piazzare qualche exploit.
Pond, grandissimo Signore (con la “S” maiuscola per la disponibilità e l’educazione, rilevabile nelle interviste d’epoca), rientra, a mio giudizio, tra i modesti. Una buona carriera, condita da qualche successo, ma senza quel tocco in più che contraddistingue il campionissimo. Quello, che vada come vada, il Mondiale prima o poi lo vince (o ci arriva almeno vicino!)

Io credo che alla Metro, nel suo 1986, sia questa la figura mancante. Se anziché passare alla Ford, Blomqvist (per citare uno dei più clamorosi cambi di casacca avvenuti tra 1985 e 1986) avesse ricevuto ed accettato una proposta dall’Austin, avremmo visto la 6R4 ottenere risultati ben più lusinghieri.
 
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