È vero…nella storia leggendaria dei rally questo titolo è generalmente proprietà di altri marchi.
La Peugeot è certamente la più nota ad averlo detenuto, forte delle affermazioni delle sue berline e coupé in innumerevoli edizioni delle due maratone più celebri del Continente Nero, il Safari ed il Bandama. Forte anche delle vittorie a ripetizione ottenute nell’era d’oro dei Rallye Raid, con la conquista a ciclo continuo della Parigi-Dakar o del Rally dei Faraoni.
C’è poi la Datsun (o Nissan che dir si voglia), anche lei trionfatrice più e più volte al Safari, per tacere di altre prove storiche facenti parte dell’allora celebre Campionato Africano.
Entrambe, alla luce delle imprese realizzate, meritano in egual misura l’appellativo di “Regina d’Africa”…tuttavia è una definizione che nel loro caso è associata soprattutto al marchio, avendo entrambe vinto e rivinto con i modelli più disparati.
C’è spazio dunque per un’altra Regina, una singola vettura che per quanto messo in mostra tra il 1983 ed il 1986, non può non meritare questo titolo: la Toyota Celica Twincam Turbo.
Derivata dalla precedente Celica GT (Ra 63), omologata in Gruppo 4 nel corso della stagione 1982, la “TCT” ne rappresenta una sostanziale riedizione in salsa Gr.B, con limitate modifiche sul piano della carrozzeria (maggiore bombatura dei parafanghi, differente finitura del muso e della coda) e con il mantenimento della sola trazione sulle ruote posteriori.
I cambiamenti più significativi si concentrano sul motore, punto di forza della giapponese, che viene dotato di doppio albero a camme e del turbocompressore (un KKK K27), per una potenza che si aggira su cifre ragguardevoli (350/370 CV), valori non distanti da quelli che in quello stesso periodo potevano permettersi le Quattro o le T16.
Debuttante nel Mondiale al 1000 Laghi del 1983 la coupé nipponica coglie con naturale semplicità il primo successo della sua carriera iridata nell’autunno delle stesso anno, imponendosi con Bjorn Waldegaard in Costa d’Avorio, in quella che era solamente la sua seconda apparizione in gara.
Ha inizio da quel momento un sequenza di successi sul suolo africano che la catapulta di diritto nella Leggenda: il Safari 1984 (sempre con Waldegaard e sempre alla prima visita in Kenya) e l’incredibile accoppiata Safari/Bandama per due anni consecutivi (1985 e 1986), ottenendo tre doppiette di fila ed un poker conclusivo.
Mancherebbe all’appello il Bandama ’84, conquistato da Blomqvist e dall’Audi….se non fosse che il TTE decise a suo tempo di non prendere parte a quella gara.
Il bilancio è dunque di una semplicità disarmante: 6 sono i rally africani corsi e 6 sono le vittorie portate a casa.
Imbattuta nel corso della sua carriera sportiva sulle strade dell’Africa…più Regina di così!!
Juha Kankkunen porta all'esordio la Celica TCT sulle strade di casa...
Edited by sisteron - 21/12/2019, 11:46