| Jean-Claude Andruet intervistato nell'autunno/inverno del 1985, mentre si sta preparando alla stagione 86 che lo vedrà al via con la Citroen BX 4TC Gruppo B. Qualche notizia sul nuovo ingaggio, ma anche qualche domanda sulla sua vita e le sue opinioni. Nel seguito, la traduzione. Jean-Claude Andruet: sempre la stessa passioneJean-Claude Andruet riparte per una nuova carriera con la Citroen. In effetti ha appena firmato un contratto per condurre in gara una delle due BX 4TC che si verranno schierate nel Campionato del Mondo ’86 e, tra le due sedute di prova a Jablines, vicino a Meaux, o a Montlhéry, e due viaggi-andata-ritorno a Valbonne, dove abita, l’abbiamo intervistato. Q: Non hai più corso dopo il Monte-Carlo, che cosa hai fatto dopo?A:“ Dopo lo stop della squadra Chardonnet, è stata una buona opportunità per me disputare il Monte-Carlo su di una Visa 4x4 e la 24h di Chamonix subito dopo, con lo stesso piacere ed il medesimo successo della fine ’84, nella quale avevo vinto un po’ tutto. Dopo ho avuto un periodo di depressione, soprattutto quando ci sono stati il Touraine ed il Garrigues. Avevo vinto entrambi nell’84 e questa volta non ero più al via. È stato un momento difficile, e una volta di più me la sono presa con le regole del nostro sport, che non offre alcuna garanzia agli sportivi di alto livello, a causa, tra l’altro, delle spese smisurate che richiede. Dopo ho fatto delle prove a Baule, la 24h di Le Mans e, per riprendermi, ho fatto un passo indietro, mi sono chiuso nel mio guscio durante le vacanze. Riposo, un po’ di sport, tutto questo ha avuto l’effetto inverso a quello sperato: non avevo più voglia di correre. Ma ho continuato a farmi domande, dato che sono una persona perennemente angosciata, e Guy Verrier mi ha tirato fuori da questa condizione di semi-ritiro dandomi questa opportunità. Da settembre mi sono anche occupato di un progetto nella categoria Produzione, con la BX 4TC, e alla fine mi sono ritrovato ad essere molto occupato, con la definizione del programma e la ricerca degli sponsor…” Q: Dopo la gloriosa epopea Alpine, seguita da FIAT, Lancia e Ferrari, hai preso residenza in casa Citroen?A: “ È ancora prematuro dirlo. Ne sarò all’altezza? La vettura sarà in grado di dimostrare quello che ci si attende? Se si ottenessero già degli onesti risultati quest’anno sarebbe fantastico, dato che la filosofia Citroen è stata molto differente da quella degli altri costruttori ed è necessario considerare che hanno impiegato mezzi molto più limitati di quelli Peugeot, per esempio. Sarà la sola gruppo B ad avere quattro porte. Quello che mi piace è lo spirito di squadra. Guy Verrier lo conosco da molto tempo ma mi levo il cappello di fronte a questa sfida. Poteva restarsene tranquillo con i suoi challenge e, alla fine, si lancia nel grande calderone del campionato mondiale…” Q: Il programma è il campionato del mondo, quindi prove in maggioranza su terra. Tuttavia, dopo il tuo incidente con la Ferrari all’Hansruck in Germania, avevi detto che non avresti più corso sulla terra…A: " L’Hansruck è un rally particolare, a percorso segreto, e avevo detto alla squadra che sarebbe stato un errore andare laggiù senza esperienza. Detto questo, non ho cambiato il mio modo di pensare a riguardo delle gare su terra. Sono spesso terreni scassa-macchine e trovo che sia immorale. Ma la terra, quella meno accidentata, non mi dispiace. A Ypres, nella Mt.Kemmel, che è l’unica speciale su terra, ho ancora il record assoluto, e da tempo…” Q: Quindi pensi di essere a tuo agio sia sulla terra sia sui fondi catramati?A: " Non voglio dire questo perché sarebbe pretenzioso, ma non c’è alcuna ragione perché non possa essere. Io sono persuaso che sulla terra, come sul altri terreni, sia una questione di motivazioni…” Q: Nel campionato del mondo ti troverai a gareggiare su terreni molto accidentati, contro le tue idee?A: “ Sì, ma è nei programmi del costruttore che mi ha appena ingaggiato. Lo ripeto, questo non muta le mie opinioni. I regolamenti non sono idonei. Un tempo, con pneumatici stretti, si facevano traversi e derapate e non c’era bisogno di andare sulla terra per essere spettacolari. Oggi, le vetture sono su dei binari a causa della larghezza delle gomme consentite. Perché non tornare indietro ed avere corse spettacolari, sia sull’asfalto sia sulla terra, senza distruggere le auto? Continuo a chiederlo, dato che ho sovente già posto la domanda a nostri legislatori, che non conoscono veramente l’automobilismo…” Q: La tua ultima partecipazione al campionato del mondo a quando risale?A: “ Dopo qualche anno con l’Alpine, è stato nel 1977 con la FIAT, in condizioni spaventose, dato che ho fatto diverse gare senza poter disporre di effettive ricognizioni. In Portogallo, per esempio, non ho potuto evitare alcuni errori in corrispondenza dei bivi, anche se questo non ci ha impedito di arrivare 4°. All’Acropoli, avevo fatto delle ricognizioni solo per tre o quattro giorni con un’auto a noleggio ed eravamo nuovamente 4° quando abbiamo rotto. In quelle condizioni non potevo lottare ad armi pari ma, malgrado ciò, ho vinto tre rally differenti del Campionato del Mondo: Monte-Carlo, Corsica e Sanremo…” (in realtà nel 77 Andruet ha vinto solamente il Sanremo, N.d.T) Q: Con tutti i tuoi incidenti ed i problemi che hai avuto, non sarà troppo dura per te fare tutto il mondiale?A: “ Me lo aspetto, dato che è dura per tutti. Tutti i piloti che seguono questo calendario sono presto saturi, ma a quei livelli sono relativamente nuovo e ho ancora molto da scoprire”. Per i miei problemi alla schiena avrò un grosso vantaggio con la BX, poiché è dotata di sospensioni superiori alle altre. Durante i test che ho fatto sulla terra non ho sentito dolori. Vedremo!” Q: Dopo la presentazione, il 17 ottobre scorso, hai fatto dei test sia sulla terra sia sull’asfalto. Puoi già confrontare la BX 4TC con le rivali?A: “ Sfortunatamente no, non abbiamo ancora fatto abbastanza test per avere un’idea reale della competitività della BX 4TC, anche per problemi e ritardi legati all’omologazione. Mi dispiace soprattutto di non aver potuto lavorare per parecchi mesi, dato che le soluzioni sono ora obbligate ed lo sviluppo sarà per forza limitato. Ma sono curioso di sapere cosa comporterà questo, perché anche se partiamo con un po’ di affanno, l’auto ha soluzioni così differenti dalle sue concorrenti, nelle quali credo molto. Soprattutto le sospensioni, che ci permetteranno di avere il miglior assetto con il cambio di quattro sfere in due minuti. Nei rally difficili sarà un vantaggio…” Q: Tu hai anche un programma in Produzione con Mauro Bianchi?A: “ Ho ritrovato Mauro che era direttore dei test all’Alpine e abbiamo le medesime idee per far evolvere una vettura. Per questo abbiamo pensato di sviluppare una BX 4TC per il campionato Produzione, lavoro che allo stesso tempo servirà per i rally. Quando non avrò la possibilità di correre, a causa del programma pieno nei rally, Mauro mi rimpiazzerà. Abbiamo intenzione di creare un atelier nel sud e, in seguito, apriremo un dipartimento destinato ai non professionisti che hanno difficoltà per regolare le loro auto. Questa partecipazione alla messa a punto è interessante anche alla luce del fatto che Guy Verrier è molto aperto in questo senso, e pensiamo che la collaborazione sarà molto efficace…” Fonte: Forum-auto.com Traduzione: by me Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:01
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