RALLYMANIA

Jean-Claude Andruet, "Cavallo Pazzo"

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kikkomonti
view post Posted on 8/6/2010, 13:14     +1   -1




Ciao,
nel mio pellegrinare nelle monotgrafie ho notato che manca Cavallo Pazzo! da quel poco che so di Rally il personaggio in questione ha scritto pagine memorabili con la Stratos e la 308...... mi piacerebbe avere qualche info/aneddoto strano su Andruet.....

Jean-Claude-Andruet-Foto-1

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:43
 
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view post Posted on 16/6/2010, 20:38     +1   -1
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Lancia Delta S4

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kikkomonti io di aneddoti su Cavallo Pazzo ne ho scritti alcuni. Bisognerebbe andarli a trovare nei vari topic come Rally dell'Isola d'Elba, Montecarlo eccetera. Prova un po' a frugare e magari con l'aiuto dell'Admin li trasporti su questo topic che hai aperto su di lui!
 
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Mirko 131
view post Posted on 30/4/2011, 19:12     +1   -1




Mittico Andruet ;) 1979 :

andruet1979

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:19
 
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Marcololli
view post Posted on 20/7/2011, 10:05     +1   -1




Questa bisogna che la racconto, perchè se non la racconto a qualc'uno di VOI rallymaniaci, non penso possa interessare ma sopprattutto CAPIRE.............
Nella mia corta stagione rallystica non ho mai avuto modo di intrattenermi con nessunno dei grandi piloti degli anni 70-80. A parte .... uno.
Nel 1995 mi trovavo a Montecarlo per il 1° Rally per autovetture elettriche, gara con validità Fia.
Prima di allora le competizioni per auto elettriche si erano svolte solo in pista o gare in salita. Era la prima volta che un Rally valeva per la coppa FIA.
Venni contattato da Fabio Villa, giornalista e navigatore, per sostituirlo e partecipare a questa gara con la squadra vincitrice del titolo assoluto l'anno precedente, il team Selene di Faenza. L'auto era un prototipo con telaio in tubolari, cambio Minardi di non so quale formula ( 2, 3 boo?), 3 motori elettrici disposti a 120°che davano potenza all'albero di trasmissione, e quintali di batterie. Pesava come un Suv, ma arrivava a 200Km/h con un'accelerazione briciante. Partivamo con il N° 1 ed eravamo accreditatati per la vittoria, nonostante squadre che erano supportate direttamente da case costruttrici, come Renault e Volvo.

Sapevo che a Monaco dovevo incontrare un amico giornalista di Villa e salutarlo da parte sua spiegando che io avevo perso suo il posto del navigatore .... (anche perchè Villa non ci satrebbe stato fisicamente dentro quella scatola....)
Dopo aver fatto le verifiche sul sul porto, si avvicinò un signore distinto che parlava Italiano con accento francese. Mi chiese se ero io il naviga, dati sull'autovettura e intrattenemmo una bella conversazione.
Alla fine io chiesi: "Lei è l'amico di Favio Villa che doveva passare qui da noi?". E lui " No, io sono Jean Claude Andruet ".
Ho un vuoto di memoria dei minuti successivi........ Mai avrei pensato potesse succedere ad un comune mortale come me, che un giorno Andruet sarebbe venuto a chiedere informazioni a me, sull'autovettura su cui io navigavo !!!!!!!!!!!!!!!!!!
C'era un motivo per questo interessamento. Allora e anche oggi Andruet produce veicoli elettrici. (Vedere www.andruet.com/ ). Era iscritto alla gara, ma gli organizzatori pochi giorni prima del via gli avevano preferito il monegasco Tchine.
Conservo gelosamente il radar con autografo e la dedica di quella gara.

 
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view post Posted on 20/7/2011, 10:56     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Bel racconto Marcololli. Non per nulla io sostemgo che il mondo dei rally è magico!!!!
 
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Marcololli
view post Posted on 23/7/2011, 23:01     +1   -1




..... ed ora anche un naviga del calibro di Twinmaster mi fa i complimenti !!!!!. Tra un pà mi monto la testa.
I racconti belli sono i SUOI. Grazie Twinmaster dei ..nanatti che scrivi sul forum!. Mi permetto di archiviarli per rileggermeli più volte con calma.
 
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Mirko 131
view post Posted on 24/7/2011, 19:21     +1   -1




Alfetta gr5 nel 1976
78653mini_Roll1_B001305_R1_22_221

Anima 420i nel 1983
Anima331

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:21
 
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view post Posted on 24/7/2011, 21:05     +1   -1
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Lancia Delta S4

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CITAZIONE (Mirko 131 @ 24/7/2011, 20:21) 
Alfetta gr5 nel 1976
78653mini_Roll1_B001305_R1_22_221

Anima 420i nel 1983
Anima331

A che gara si riferisce la foto dell'Alfetta gruppo 5??

CITAZIONE (Marcololli @ 24/7/2011, 00:01) 
..... ed ora anche un naviga del calibro di Twinmaster mi fa i complimenti !!!!!. Tra un pà mi monto la testa.
I racconti belli sono i SUOI. Grazie Twinmaster dei ..nanatti che scrivi sul forum!. Mi permetto di archiviarli per rileggermeli più volte con calma.

Grazie, ora sono un po' indietro con i nanetti, ma vedrò di recuperare il tempo perso

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:21
 
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view post Posted on 25/7/2011, 07:53     +1   -1
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Lancia Stratos

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CITAZIONE (Twinmaster @ 20/7/2011, 11:56) 
Bel racconto Marcololli. Non per nulla io sostemgo che il mondo dei rally è magico!!!!

E TWIN ne è un degno interprete nonchè narratore.
 
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Mirko 131
view post Posted on 25/7/2011, 08:23     +1   -1




CITAZIONE (Twinmaster @ 24/7/2011, 21:05) 
CITAZIONE (Mirko 131 @ 24/7/2011, 20:21) 
Alfetta gr5 nel 1976
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Anima 420i nel 1983
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A che gara si riferisce la foto dell'Alfetta gruppo 5??

Salve ,
Gara di salita a L'Armor con il co-pilota Jean Claude Rousseau .

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:23
 
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view post Posted on 9/9/2012, 10:48     +3   +1   -1
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Lancia Delta S4

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Rally di Montecarlo 1977.
Quell’anno seguii il Monte come ricognitore della squadra ufficiale Fiat Rally.
A metà della seconda tappa, in piena notte, mi trovo con gli altri ricognitori ad una assistenza Fiat. C’è molta agitazione. Tutti gli equipaggi, infatti, arrivano in velocità, si soffermano qualche istante per il rifornimento di benzina, il cambio gomme e… via.
Nella concitazione ci si accorge che manca la Fiat Abarth 131 con il numero 2 sulle porte, quella di Jean-Claude Andruet e della sua navigatrice “Biche”. Passano i minuti. La trepidazione aumenta. Poi, con una “staccata” furibonda, ecco che si ferma all’assistenza la bianca Fiat Abarth 131 dell’equipaggio francese. Alla guida “Biche”. Non è agitata, ma infuriata, questo sì.
Lei e Jean-Claude sono in grave ritardo. Chiede di eseguire velocemente il rifornimento e il cambio gomme. Già ma dov’è Andruet? Biche indica l’interno dell’auto. Jean Claude è tranquillamente addormentato nella parte posteriore dell’abitacolo incastrato tra il rollbar e i caschi.
Lo svegliamo, si mette al volante, stringe le cinture di sicurezza, avvia il motore e… via.
Si narra che nel tratto di strada che portava all’assistenza Fiat, il cui tempo imposto per raggiungere il controllo orario era difficile da rispettare, in un lungo rettilineo il buon Jean Claude abbia “tirato un’inchiodata”, sia sceso dall’auto e di si sia steso a pancia in giù sul ciglio della strada.
I minuti passavano, gli altri equipaggi sfrecciavano veloci. Alle richieste di “Biche” sul motivo della improvvisa fermata, Jean Claude rispose che aveva visto a bordo strada un ranocchio e temeva venisse travolto dalle auto di passaggio.
Inviperita, “Biche” si mise al volante della Fiat Abarth 131 numero 2 dicendogli che l’avrebbe lasciato lì.
Collocato il ranocchio in posizione di sicurezza, Jean Claude si sistemò in qualche modo nella parte posteriore dell’abitacolo tra i tubi del rollbar, mise la giacca a vento sotto la testa e si addormentò profondamente.
Per la cronaca il rally di Montecarlo 1977 fu vinto da Munari-Maiga su Lancia Stratos numero 1, secondi Andruet-“Biche” su Fiat Abarth 131 numero 2.
Grazie Jean Claude per averci fatto sognare con le tue “evoluzioni” in prova speciale. Cologo l'occasione per inviarti gli Auguri per i tuoi 70 anni che hai compiuto in estate scusandomi se ho timbrato in ritardo al controllo orario del 13 di agosto. Azz, veramente fuori tempo massimo!

Edited by sisteron - 14/3/2021, 16:59
 
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GABRI W KING LION
view post Posted on 9/9/2012, 13:48     +1   -1




Bel racconto
 
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view post Posted on 9/3/2013, 21:41     +1   -1
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Jean-Claude Andruet intervistato nell'autunno/inverno del 1985, mentre si sta preparando alla stagione 86 che lo vedrà al via con la Citroen BX 4TC Gruppo B. Qualche notizia sul nuovo ingaggio, ma anche qualche domanda sulla sua vita e le sue opinioni.

o__2__2

Nel seguito, la traduzione.

Jean-Claude Andruet: sempre la stessa passione

Jean-Claude Andruet riparte per una nuova carriera con la Citroen. In effetti ha appena firmato un contratto per condurre in gara una delle due BX 4TC che si verranno schierate nel Campionato del Mondo ’86 e, tra le due sedute di prova a Jablines, vicino a Meaux, o a Montlhéry, e due viaggi-andata-ritorno a Valbonne, dove abita, l’abbiamo intervistato.

Q: Non hai più corso dopo il Monte-Carlo, che cosa hai fatto dopo?
A:Dopo lo stop della squadra Chardonnet, è stata una buona opportunità per me disputare il Monte-Carlo su di una Visa 4x4 e la 24h di Chamonix subito dopo, con lo stesso piacere ed il medesimo successo della fine ’84, nella quale avevo vinto un po’ tutto. Dopo ho avuto un periodo di depressione, soprattutto quando ci sono stati il Touraine ed il Garrigues. Avevo vinto entrambi nell’84 e questa volta non ero più al via. È stato un momento difficile, e una volta di più me la sono presa con le regole del nostro sport, che non offre alcuna garanzia agli sportivi di alto livello, a causa, tra l’altro, delle spese smisurate che richiede. Dopo ho fatto delle prove a Baule, la 24h di Le Mans e, per riprendermi, ho fatto un passo indietro, mi sono chiuso nel mio guscio durante le vacanze. Riposo, un po’ di sport, tutto questo ha avuto l’effetto inverso a quello sperato: non avevo più voglia di correre. Ma ho continuato a farmi domande, dato che sono una persona perennemente angosciata, e Guy Verrier mi ha tirato fuori da questa condizione di semi-ritiro dandomi questa opportunità. Da settembre mi sono anche occupato di un progetto nella categoria Produzione, con la BX 4TC, e alla fine mi sono ritrovato ad essere molto occupato, con la definizione del programma e la ricerca degli sponsor…

Q: Dopo la gloriosa epopea Alpine, seguita da FIAT, Lancia e Ferrari, hai preso residenza in casa Citroen?
A:È ancora prematuro dirlo. Ne sarò all’altezza? La vettura sarà in grado di dimostrare quello che ci si attende? Se si ottenessero già degli onesti risultati quest’anno sarebbe fantastico, dato che la filosofia Citroen è stata molto differente da quella degli altri costruttori ed è necessario considerare che hanno impiegato mezzi molto più limitati di quelli Peugeot, per esempio. Sarà la sola gruppo B ad avere quattro porte. Quello che mi piace è lo spirito di squadra. Guy Verrier lo conosco da molto tempo ma mi levo il cappello di fronte a questa sfida. Poteva restarsene tranquillo con i suoi challenge e, alla fine, si lancia nel grande calderone del campionato mondiale…

Q: Il programma è il campionato del mondo, quindi prove in maggioranza su terra. Tuttavia, dopo il tuo incidente con la Ferrari all’Hansruck in Germania, avevi detto che non avresti più corso sulla terra…
A: "L’Hansruck è un rally particolare, a percorso segreto, e avevo detto alla squadra che sarebbe stato un errore andare laggiù senza esperienza. Detto questo, non ho cambiato il mio modo di pensare a riguardo delle gare su terra. Sono spesso terreni scassa-macchine e trovo che sia immorale. Ma la terra, quella meno accidentata, non mi dispiace. A Ypres, nella Mt.Kemmel, che è l’unica speciale su terra, ho ancora il record assoluto, e da tempo…

Q: Quindi pensi di essere a tuo agio sia sulla terra sia sui fondi catramati?
A: "Non voglio dire questo perché sarebbe pretenzioso, ma non c’è alcuna ragione perché non possa essere. Io sono persuaso che sulla terra, come sul altri terreni, sia una questione di motivazioni…

Q: Nel campionato del mondo ti troverai a gareggiare su terreni molto accidentati, contro le tue idee?
A:Sì, ma è nei programmi del costruttore che mi ha appena ingaggiato. Lo ripeto, questo non muta le mie opinioni. I regolamenti non sono idonei. Un tempo, con pneumatici stretti, si facevano traversi e derapate e non c’era bisogno di andare sulla terra per essere spettacolari. Oggi, le vetture sono su dei binari a causa della larghezza delle gomme consentite. Perché non tornare indietro ed avere corse spettacolari, sia sull’asfalto sia sulla terra, senza distruggere le auto? Continuo a chiederlo, dato che ho sovente già posto la domanda a nostri legislatori, che non conoscono veramente l’automobilismo…

Q: La tua ultima partecipazione al campionato del mondo a quando risale?
A:Dopo qualche anno con l’Alpine, è stato nel 1977 con la FIAT, in condizioni spaventose, dato che ho fatto diverse gare senza poter disporre di effettive ricognizioni. In Portogallo, per esempio, non ho potuto evitare alcuni errori in corrispondenza dei bivi, anche se questo non ci ha impedito di arrivare 4°. All’Acropoli, avevo fatto delle ricognizioni solo per tre o quattro giorni con un’auto a noleggio ed eravamo nuovamente 4° quando abbiamo rotto. In quelle condizioni non potevo lottare ad armi pari ma, malgrado ciò, ho vinto tre rally differenti del Campionato del Mondo: Monte-Carlo, Corsica e Sanremo…” (in realtà nel 77 Andruet ha vinto solamente il Sanremo, N.d.T)

Q: Con tutti i tuoi incidenti ed i problemi che hai avuto, non sarà troppo dura per te fare tutto il mondiale?
A: Me lo aspetto, dato che è dura per tutti. Tutti i piloti che seguono questo calendario sono presto saturi, ma a quei livelli sono relativamente nuovo e ho ancora molto da scoprire”. Per i miei problemi alla schiena avrò un grosso vantaggio con la BX, poiché è dotata di sospensioni superiori alle altre. Durante i test che ho fatto sulla terra non ho sentito dolori. Vedremo!

Q: Dopo la presentazione, il 17 ottobre scorso, hai fatto dei test sia sulla terra sia sull’asfalto. Puoi già confrontare la BX 4TC con le rivali?
A:Sfortunatamente no, non abbiamo ancora fatto abbastanza test per avere un’idea reale della competitività della BX 4TC, anche per problemi e ritardi legati all’omologazione. Mi dispiace soprattutto di non aver potuto lavorare per parecchi mesi, dato che le soluzioni sono ora obbligate ed lo sviluppo sarà per forza limitato. Ma sono curioso di sapere cosa comporterà questo, perché anche se partiamo con un po’ di affanno, l’auto ha soluzioni così differenti dalle sue concorrenti, nelle quali credo molto. Soprattutto le sospensioni, che ci permetteranno di avere il miglior assetto con il cambio di quattro sfere in due minuti. Nei rally difficili sarà un vantaggio…

Q: Tu hai anche un programma in Produzione con Mauro Bianchi?
A:Ho ritrovato Mauro che era direttore dei test all’Alpine e abbiamo le medesime idee per far evolvere una vettura. Per questo abbiamo pensato di sviluppare una BX 4TC per il campionato Produzione, lavoro che allo stesso tempo servirà per i rally. Quando non avrò la possibilità di correre, a causa del programma pieno nei rally, Mauro mi rimpiazzerà. Abbiamo intenzione di creare un atelier nel sud e, in seguito, apriremo un dipartimento destinato ai non professionisti che hanno difficoltà per regolare le loro auto. Questa partecipazione alla messa a punto è interessante anche alla luce del fatto che Guy Verrier è molto aperto in questo senso, e pensiamo che la collaborazione sarà molto efficace…


Fonte: Forum-auto.com
Traduzione: by me

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:01
 
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view post Posted on 10/3/2013, 00:48     +1   -1
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Renault Twingo R2B

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CITAZIONE (sisteron @ 9/3/2013, 21:41) 
...
Q: Il programma è il campionato del mondo, quindi prove in maggioranza su terra.
Tuttavia, dopo il tuo incidente con la Ferrari all’Hansruck in Germania, avevi detto che non avresti più corso sulla terra…

A: "L’Hansruck è un rally particolare, a percorso segreto, e avevo detto alla squadra che sarebbe stato un errore andare laggiù senza esperienza. Detto questo, non ho cambiato il mio modo di pensare a riguardo delle gare su terra. Sono spesso terreni scassa-macchine e trovo che sia immorale. Ma la terra, quella meno accidentata, non mi dispiace. A Ypres, nella Mt.Kemmel, che è l’unica speciale su terra, ho ancora il record assoluto, e da tempo…
...

molto interessante ...e grazie per la traduzione...!

a proposito dell'incidente di cui parla qui sopra...ho trovato la foto della Ferrari ribaltata

27312_810730Hunsruck_Andruet_1_rk

povera Biche... :cry:

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:02
 
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view post Posted on 10/3/2013, 01:36     +1   -1
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Figurati spacebeto, grazie a te per la fotografia.
Concordo con te...povera "Biche" (poco fa ho letto anche il racconto del Monte 77 che ha postato Twinmaster poco sopra...non ho parole!!)!
D'altronde...non si diventa "Cavallo Pazzo" per caso!

Edited by sisteron - 14/3/2021, 17:03
 
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