Rally dell'Isola d'Elba

Ricordo l’edizione del 1977. Arrivato a Piombino verso mezzanotte sono svenuto immediatamente in un letto di un alberghetto vicino al porto dopo una giornata di lavoro passata nei dintorni di Torino a provare la seconda serie della Fiat 127 per il giornale per cui lavoro ancora oggi. Sveglia al mattino presto per prendere il primo traghetto per l’Elba, verifiche e pomeriggio passato con una gentile “navigatrice di grido” a controllare radar e note. Già perché io di questo impegnativo e durissimo rally che stavo per affrontare per la prima volta non avevo provato un metro. Sì perché durante le prove ufficiali io ero a Milano a lavorare e sul sedile di destra a provare con Bobo Cambiaghi non c’ero io, ma la “navigatrice di grido” che mi sostituiva. Insomma, con Bobo prendiamo il via a bordo di una 131 Abarth rally. Scendiamo la pedana e tra due ali di folla iniziamo il rally. Alla fine del primo rettilineo fendendo una folla strabocchevole arriviamo a un incrocio con una via e prendiamo a sinistra. Urlo della folla che ci fa segno di fermarci. Abbasso il finestrino e un tizio trafelatissimo mi dice: “Tutti gli altri sono andati a destra, voi cosa fate?” Panico anche tra di noi e mentre prendo in mano il radar per vedere dove cavolo dobbiamo andare, Cambiaghi si toglie le cuffie, abbassa a sua volta il finestrino e con flemma spiega al poveraccio che aveva finito le sigarette e che gli avevano detto che avrebbe trovato un tabaccaio al fondo di quella via. E il tizio “Ma Cambiaghi” dice offrendogli alcune sigarette del suo pacchetto “il tabaccaio ha chiuso anzitempo perché è andato a vedere il rally”. Non abbiamo più sbagliato strada e abbiamo corso il nostro rally dell’Elba uno dei rally più duri e incredibili (1500 chilometri in un’isola grande come un fazzoletto) e nonostante qualche disavventura meccanica come la perdita di una ruota anteriore a metà di una prova speciale scassa macchine, quella di Capoliveri, siamo giunti alla fine noni assoluti.

Scusate la precisazione, ma dopo aver perso la ruota anteriore nella prova speciale di Capoliveri e raggiunta in qualche modo l'assistenza dove in pochi minuti (grandi i ragazzi!!!!) ci hanno sostituito tutta la sospensione anteriore della 131 Abarth, Bobo ed io ci siamo buttati nella mitica e velocissima prova speciale del Monumento una prova che, come ha avuto modo di argomentare il caro Vecchio Rallista è una "prova per chi ha i cocones". Insomma una prova da velocità di formula 1 (noi in quinta avremmo voluto poter disporre almeno di altri 500 giri in più) e da brividi visto che veniva dopo una prova scassa macchine ed era un nastro di asfalto con roccia da una parte e vista mare con precipizio dall'altra. Ricordo di averla percorsa con una mano che teneva il quaderno delle note mentre l'altra era tra i miei cocones.

Ciao Piky 92 DK, lavoro per Quttroruote. Sono vice-capo redattore responsabile del settore Anteprime e Atonotizie.

Piky 92 DK, scusa gli errori di stampa: intendevo Quattroruote e Autonotizie. Purtroppo la tastiera comincia a giocarmi dei brutti scherzi

Buon giorno Piky 92 DK, ti ringrazio per i complimenti. Sì devo dire che ho sempre amato le automobili e ho avuto fortuna: nell'approdare a un giornale di buon livello e nei rally dove sono riuscito a entrare nelle squadra ufficiale Fiat. Sì ho avuto fortuna, ma è anche grazie a chi ama le auto come te che sono riuscito ad andare avanti. Grazie quindi ai lettori di Quattroruote, ma grazie anche ai tanti appassionati tifosi dei rally che mi hanno seguito nelle corse. Un grazie ancora a te Piky 92 DK e agli indimenticabile Darniche, Parcochiuso.org, Le16vFord e lelekkk, tanto per citarne alcuni e senza volerne dimenticare altri. W comunque il rally dell'Isola d'Elba una corsa alla quale ho avuto la possibilità di partecipare e soprattutto la fortuna di vedere, cosa non facile ti assicuro, il traguardo.

Darniche: no, Bobo non fumava nelle prove speciali. Era l'unico momento che non lo faceva perché godeva troppo a fare fumare gli altri. Di rabbia naturalmente!
Grazie anche a te Le16vFord per le belle e gradite parole. Continuerò a raccontare anche su altri rally come San Martino di Castrozza, Sanremo, San Marino e..... Beh, rimane in sospeso il racconto sul rally di Monza del '78 sempre che resco a postare le foto, oprazione che per me è un dramma. Sono curioso di avere notizie dal Vecchio Rallista di ritono dalla gita in moto per il fine settimana! Un abbraccio a tutti.

Sì. Ronde de Tourraine (Tour). Rettilinei da 220 all'ora e curve strette in un paesaggio tipo risaie vercellesi. Solo che ai lati non c'era l'acqua. Era un ciriuito di circa 25 chilometri da ripetersi sette volte. Ci siamo ritirati al terzo giro per una vite dell'impianto di iniezione del vlore di pochi centesimioni. Per la cronaca il giro lo facevamo in circa 9 minuti.!!

Baffor, prima di tutto complimenti per aver trovato il reperto fotografico che poi è stato utilizzato per una pubblicità dell'Olio Fiat. E' una foto cui anche Bobo è molto attaccato per svariati motivi che, se non vi rompo troppo i marones, vi racconterò (il rally de Touraine è satato molto "vissuto" dall'equipaggio). Non è che riesci a girami per e-mail la foto in una buona risoluzione? L'equipaggio te ne sarebbe molto grato. Allora due particolari importanti da segnalare al riguardo di quellla Fiat 131 Abarth Rally. Prima cosa "G3" significa "Gara 3": quella era la terza 131 Abarth Rally da gara allestita dal reparto corse dell'Abarth. Se vai a vedere nel sito Parco Chiuso (foto) l'immagine della nostra 131 al 4 Regioni del 1976 ha sul parabrezza la scritta "G11", cioè l'undicesima 131 da corsa allestita dal reparto corse. Importante anche la targa: se noti inizia con il K8 e con il K8 iniziano anche le targhe di alcune Fiat 124 Abarth Rally. La nostra al 4 Regioni del 1975 era TO K81050. Quella 131 da rally era un proptotipo e come tale non era immaticolata: in Italia poteva circolare solo con la targa "Prova" non valida all'estero cosi ...... Diciamo che ce la siamo immatrcolata in Francia, a Tour, prima delle verifiche.

Parcochiuso: sì siamo noi all'Elba del 1977, l'edizione del racconto. La 131 Abarth era della scuderia Grifone di cui era proprietario il padre di Fabrizio Tabaton. Il dottor Tabaton, il quale sulla pedana di partenza disse a Bobo: "Cambiaghi questa 131 è stata allestita per le cirse solo da pochi giorni, mi raccomado non vada troppo forte" Sic!