2 giugno 1986: Rally dell'Acropoli, ritorno alla "normalità" dopo la tragedia della Corsica.
La FISA ha già calato la scure sul futuro dei Gruppi B e dei Gruppi S (nonchè su di una fetta consistente delle più rosee prospettive dei Rally), l'Audi ha ritirato la sua iscrizione alla gara ellenica e la Lancia prova a cicatrizzare le proprie ferite.
La casa torinese sbarca ad Atene con tre auto, aggiungendo ad Alen e Biasion il neo-acquisto Ericsson; Peugeot le risponde con tutti i titolari schierati. Assente la Austin si rivedono in giro Ford e Citroen.
La prima parte di rally è spumeggiante: Grundel, Blomqvist, Alen e Salonen se le suonano di santa ragione, con i due alfieri dell'ovale blu in grande evidenza (soprattutto il primo). Le Citroen affondano, Biasion è penalizzato dalle forature iniziali, Kankkunen procede con prudenza (forse troppa).
Nella seconda tappa, però, capita di tutto: Alen è rallentato da problemi tecnici, Grundel incanta come non gli capiterà più ma deve alzare bandiera bianca per un banalissimo guasto, Blomqvist cappotta dopo aver preso il comando, Salonen perde un'eternità per una foratura e guai al motore ed a nulla vale l'impressionante sequenza di scratch messi a segno dal Campione del Mondo.
A fine giornata la generale è guidata da un Juha Kankkunen che passeggia sulle spoglie dei suoi rivali, esente da problemi, esente da errori. Che ci sia una nuova vittoria nell'aria??
Edited by sisteron - 10/9/2019, 23:01
