| RICORDANDO GINO MUNARON, PILOTA E GENTLEMAN DRIVER Gino Munaron, il pilota italiano che con Ferrari e Maserati aveva corso e vinto nell`epoca d`oro delle corse degli anni Cinquanta, si è spento all`età di 81 anni dopo una fulminea e veloce (come le sue corse) malattia senza possibilità di rivincita.
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"da Luzzago Newsletter"
IL NOSTRO ULTIMO INCONTRO Una delle sue ultime apparizioni in pubblico, e per noi l`ultima volta che lo incontrammo, fu in occasione del "Bergamo Historic Gran Prix 2009" tenutosi lo scorso 31 Maggio. Era stato invitato dall`amico Simone Tacconi, organizzatore dell`evento, che lo aveva conosciuto nel corso dell`ultima rievocazione della Mille Miglia storica 2009. Con il suo consueto entusiasmo Munaron aveva subito dato la sua adesione all`evento e da parte nostra fummo lieti di prestargli una delle prestigiose Aston Martin della nostra collezione, una DB Mark 3 del 1959. Come commenta l`amico Tommaso Valinotti della redazione di kaleidosweb.com : Munaron era un uomo di spirito e dalla grande gioia di vivere. Dopo essere stato pilota è diventato imprenditore, prima di ritirarsi nel Monferrato, a Castelnuovo Belbo, diventando produttore di vino, ma sempre pronto a rimettersi al volante di un`auto sportiva appena se ne presentava l`occasione. I suoi racconti e aneddoti non grondavano nostalgia, e rimpianto, era un uomo che sapeva vivere il presente, godendone i frutti. E` con questo spirito positivo e gioioso che lo ricorderemo, nel continuare da appassionati dell`automobile a percorerre la nostra quotidiana gara chiamata "vita". Ciao Gino !
LO RICORDA SIMONE TACCONI Pilota del Cavallino, di Maserati e Alfa, amico di Fangio: Gino Munaron era un pioniere delle quattro ruote, uno che correva dal 1950, anno in cui fece la sua prima gara con una vettura costruita da Paolo Cordero di Montezemolo, zio dell`attuale presidente della Ferrari e dotata di un motore V8, residuato bellico americano. Munaron non è arrivato casualmente nel mondo dell’auto: suo nonno nel 1898 partecipò ad una gara nell’ippodromo di Padova con una De Dion Buton e suo padre fu distributore dell`Alfa Romeo per il Piemonte e l`Emilia Romagna. Nel 1923 ebbe come collaboratore Enzo Ferrari. Nella sua carriera ha corso con tante macchine, Nardi, Siata 8v, Osca, Alfa Romeo, Cooper con motore Maserati Climax, Ferrari, Alfa Romeo, ottenendo grandi risultati, grazie ai quali veniva regolarmente ingaggiato dai vari organizzatori. La preferita, fra tutte, è stata la Maserati Bird Carge, con la quale arrivò terzo al Nurburgring con Masten Gregori della Scuderia Camoradi. Ha gareggiato anche in F1: partecipò a undici GP negli anni ‘60, quando le gomme erano ancora larghe 18 cm e il pilota faceva il 65% del risultato. Il miglior piazzamento a Buenos Aires, dove conquistò il 3° posto su Maserati 250. Oltre che di Juan Manuel Fangio, fu amico fraterno di Achille Varzi e di Tazio Nuvolari, che girava a casa sua da quando era piccolissimo. Di lui ricorda una vacanza ad Asiago, quando il pilota arrivò con un’Alfa Romeo 2900 touring e lo caricò per provare insieme una salita. A metà arrampicata Munaron, che allora aveva 8-9 anni, gli chiese se era tutto lì. Nuvolari gli disse di tenersi forte. Giunsero in cima in un modo che non dimenticherà mai più. Perché Nuvolari non guidava l’auto: la adoperava. Nelle discese ripide, per frenare sterzava bruscamente e percorreva gli ultimi 100 metri di traverso. Certo è che con simili frequentazioni, innamorarsi delle corse era inevitabile. A 80 anni, nel 2008, è tornato a correre alla Mille Miglia con la Peugeot 203, la stessa vettura che portò alla vittoria nel 1953 nella categoria turismo 1300. Ne ha disputate 19 di Mille Miglia, record imbattuto e imbattibile: lui si ricordava soprattutto le prime, quando era ancora la corsa più bella del mondo, come amava definirla Ferrari. Dal 1961 ha lavorato per la Bmw: è lui il fondatore di Bmw Italia. Nel 1968 è diventato direttore commerciale di Twr Italia e dal 1986 è stato a.d. di Lenforder Italia. Il 31 maggio 2009 abbiamo avuto l`onore di ospitarlo sul circuito delle Mura di Bergamo alla sesta edizione del "Bergamo Historic Gran Prix" . Ciao Gino ci mancherai ! Simone Tacconi BHGP
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