RALLYMANIA

Mondiale Rally 1982, Crema Bavarese per due

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view post Posted on 23/7/2013, 21:05     +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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Con il 1982 si apre ufficialmente l’era del Gruppo B.
Ha inizio quel periodo indimenticato ed indimenticabile di auto straordinarie e di piloti dalle ineguagliabili capacità di guida che porterà i rally sulla vetta più alta nell’Olimpo dell’automobilismo sportivo. Quattro anni più tardi, con l’inizio della stagione “definitiva” 1986 prende il via un campionato atteso da milioni di appassionati che, con tutta probabilità, ha un seguito paragonabile se non superiore a quello della F1. Stagione definitiva in molti sensi: definitiva perché finalmente si completa per la maggior parte dei costruttori l’epocale passaggio dalle Gr.4 alle Gr.B ed al via delle gare sono presenti almeno 4/5 marche pronte a contendersi la vittoria, come non si vedeva ormai da qualche anno; definitiva perché, a dispetto di tutta questa profusione di passioni, di impegno ed investimenti miliardari, una serie di sfortunati eventi porrà fine alla cavalcata dei mostri iniziata nell’82.

Per la verità il 1982 è un anno dell’era Gr.B più dal punto di vista formale che sostanziale.
Molto semplicemente perché la sola auto pensata e realizzata secondo la filosofia di tale regolamento disputerà una manciata di rally, a partire dal TdC, cogliendo risultati positivi ma nessuna vittoria. Il resto delle vetture partecipanti al Mondiale (e vincenti) sono a tutti gli effetti figlie del glorioso Gr.4; alcune si apprestano al definitivo tramonto, altre saranno successivamente assimilate ai Gr.B, pur tradendone chi più chi meno lo spirito. Curioso che proprio nella gara del debutto della prima Gr.B, la vittoria vada ad una vettura, la Renault 5 Turbo che, pur essendo un Gr.4, ha già l’anima e molte soluzioni tecnologiche che saranno adottate negli anni seguenti. Una su tutte: l’impiego delle sembianze di una tranquilla utilitaria per vestire un telaio ed un motore da competizione posizionato laddove è il posto ideale di un motore in un’auto da gara…e chissenefrega se ho due posti invece di 5, tanto più di due, nei rally, non servono!!

Il 1982 nasce dalle ceneri di una stagione, quella 1981, di TRANSIZIONE.
Lo scrivo maiuscolo perché quando, trattando di storia, si parla di periodi di transizione, uno sguardo sul Campionato Mondiale ’81 basterebbe per avere un’idea piuttosto chiara di cosa si stia parlando. La transizione è quella fase di attesa dei futuri eventi, nel corso della quale le cose più inattese possono capitare tranquillamente, che si ha quando si chiude un’era e si è prossimi a vederne nascere un’altra. Il mondiale ’81 incarna perfettamente questo “caos” tra due epoche rallystiche:

- 7 auto differenti (e 7 differenti driver) che si impongono nelle prime 7 gare; vittorie che vanno a modelli nuovissimi e rivoluzionari (R5 Turbo, Audi Quattro), ad auto più tradizionali (la Violet, la Sunbeam Lotus) e qualche volta datate (le 131 Abarth e le Escort MkII che corrono ormai da 5/6 anni), ad auto immortali che però sono sulla breccia da quasi un decennio (la Stratos, ma lei fu regina fino in fondo).
- In tutta questa incertezza, nel bel mezzo dell’irrompere della trazione integrale sulla scena dei rally, il Titolo Piloti va ad un privato, quel Vatanen che ebbe il grande merito, accanto al talento naturale di cui traboccava, di sfruttare appieno un’annata che difficilmente sarebbe ricapitata. E solo per poco il team che lo appoggiò nell’impresa, quella David Sutton Motorsport che ancora oggi si fregia dell’iride, non riuscì ad aggiudicarsi il Marche. Questo se lo contesero la Datsun (!!), la sola squadra di rally del tutto sprovvista di squadra (non l’ho detto io, lo disse, a suo tempo, il loro top driver Salonen) e la Talbot, la sola squadra ufficiale di un costruttore del tutto sprovvista di costruttore!!
La vittoria degli anglo-francesi di Des O’Dell, più che meritata, coincise con il tramonto dello storico marchio Talbot e con la nascita di una nuova squadra che di lì a pochi anni sarebbe diventata grande.

Il tema dominante di quella stagione, fin dal debutto da brivido (per gli altri) al Montecarlo, fu l’Audi Quattro. Inizialmente snobbata, subito temuta (più che naturale quando appioppi 1 minuto di distacco a speciale al resto della compagnia), tra errori del team ed innumerevoli guasti, intorno alla metà dell’anno pareva che le Gr.4 tradizionali potessero ancora sopravvivere all’avvento della trazione integrale. Ma il finale di Campionato, con le vittorie 4WD al Sanremo (Mouton) e RAC (Mikkola), ne decretarono il tramonto. Il futuro era dell’Audi.

La casa di Ingolstadt si presentava al via della stagione 1982 da favorita, con l’unica incognita della Opel e del suo alfiere bavarese, quel Walter Roehrl che era stato obbligato ad un anno sabbatico dal “suicidio” Mercedes-Benz e che rientrava in pianta stabile nel Mondiale.
La prima metà del Campionato ’82 è tutt’altro che chiara. L’Audi ottiene due vittorie, in Svezia e Portogallo, più un buon piazzamento al Montecarlo. Ma non convince più di tanto e, soprattutto, paga pesantemente in termini di punti le disavventure e la scarsa vena del caposquadra Mikkola. Alla fine tocca a (Santa) Michèle da Grasse mandare avanti la baracca. E dire che la francese aveva iniziato l’anno con un botto clamoroso e doloroso (con tanto di gesso alla gamba) al Monte. La Opel Ascona 400 conquista un Montecarlo tendente al secco, fa segnare uno zero in Portogallo e porta a casa punti pesanti al Safari (assenti le Audi) ed in Corsica.

I tre rally a cavallo di metà stagione (Acropoli, NZ e Brasile, Argentina cancellato causa presenza della Royal Navy occupata nel cacciare via dalle Falkland gli invasori) sembrano indirizzare il finale di stagione verso un epilogo abbastanza inatteso: Roehrl ottiene per la Opel 3 ottimi podi, lanciando l’Ascona nel Marche, ma “le prende anche”, incassando le due vittorie della Mouton in Grecia ed in Brasile. Le possibilità della francese di ereditare la corona da Vatanen (rimasto praticamente al palo nell’’82) appaiono, alla vigilia del 1000 Laghi, maggiori di quelle Audi di dirottare ad Ingolstad (Baviera) il Marche diretto a Francoforte (Assia). Con il Kaiser che, oltretutto, è andato in ferie e con le voci che lo vedono in Lancia per il 1983.

Il finale di stagione, invece, è convulso e ribalta le sorti dei titoli. La Mouton spreca il set point del 1000 Laghi e si piazza dietro a Roehrl al Sanremo. Obbligata a vincere al Bandama, domina la gara nonostante la perdita del padre a pochi giorni dal via; salvo ritirarsi quasi in vista del traguardo, lasciando un Titolo che avrebbe anche meritato a Roehrl, autore di una stagione superlativa e primo bi-campione della storia.
Nel frattempo il ramo scandinavo del team Audi (leggi Mikkola e Blomqvist) irrompe nel Mondiale, mettendo a segno tre preziosissime vittorie. Mikkola rammenta finalmente di essere uno dei più grandi rallysti della storia e Blomqvist dimostra di avere un feeling perfetto con la Quattro. La doppietta finale al RAC (Mikkola/Mouton) consegna definitivamente all’Audi il Marche 1982, aprendo l’era della trazione integrale che impera tutt’oggi.

Elenco dei rally in calendario e del vincitore finale di ciascuno:

- 50th Rallye Automobile de Monte-Carlo - Roehrl-Geistdorfer (Opel Ascona 400)
- 32nd International Swedish Rally - Blomqvist-Cederberg (Audi Quattro)
- 16th Vinho do Porto Rallye de Portugal - Mouton-Pons (Audi Quattro)
- 30th Marlboro Safari Rally - Metha-Doughty (Datsun Violet)
- 26th Tour de Corse - Ragnotti-Andrié (Renault 5 Turbo)
- 29th Acropolis Rally - Mouton-Pons (Audi Quattro)
- 12th Motogard Rally of New Zealand - Waldegaard-Thorszelius (Toyota Celica)
- 4th Rally Codasur - Cancellato (Guerra Falkland)
- 4th Rallye Brazil - Mouton-Pons (Audi Quattro)
- 32nd 1000 Lakes Rally - Mikkola-Hertz (Audi Quattro)
- 24th Rallye Sanremo - Blomqvist-Cederberg (Audi Quattro)
- 14th Rallye Cote d'Ivoire - Roehrl-Geistdorfer (Opel Ascona 400)
- 38th Lombard RAC Rally - Mikkola-Hertz (Audi Quattro)

TITOLO COSTRUTTORI: Audi (Quattro)
TITOLO PILOTI: Roehrl – Geistdorfer (Opel)

Edited by sisteron - 26/4/2016, 14:02
 
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view post Posted on 29/7/2013, 00:08     +1   +1   -1
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Lancia Stratos

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Da AS n. 15 del 1982, il servizio sul Safari (di Maurizia Baresi):

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Edited by sisteron - 21/9/2019, 10:15
 
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Bellissimo articolo sundance76..grazie!!
Da notare il trafiletto in ultima pagina "Guy contro Guy": clamoroso smacco per il vice-campione in carica Frequelin!!Anche se per la verità non ricordavo la presenza di una seconda Ferrari al TdC '82 oltre a quella di "Cavallo Pazzo" Andruet.

Un ringraziamento, come sempre, al mitico Walter Roehrl...il quale meriterebbe ampiamente un premio alla diplomazia internazionale!!
Ogni volta che gli chiedono un'opinione sulle maratone africane la risposta è sempre da applausi per il "politically correct".
Qualche mese più tardi, al Bandama, discutendo con M.Holmes gli mostrerà un planisfero dicendogli "in questo momento io mi trovo qui (e indica la parte occidentale dell'Africa) e vorrei trovarmi qui (indicando la Baviera)"!!
Chissà che cosa gli sarà passato per la testa quando con la vittoria in Costa d'Avoria ed 2°posto al Safari ha conquistato anche il Titolo di Campione d'Africa che all'epoca era assegnato a chi faceva meglio nelle due maratone??
 
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view post Posted on 29/7/2013, 09:37     +1   -1
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Lancia Stratos

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Grazie a te Sisteron.

E' vero, Rohrl non sopportava l'Africa, io invece sono un fan di quelle maratone interminabili con distacchi da clessidra tanto facili ad accumularsi quanto a svanire rapidamente.

E' stata una faticaccia notturna scannerizzare le varie parti di questi paginoni e unirli, visto che non sono per niente bravo col taglia e cuci grafico...

Una cosa strana è questa: prima del Mondiale, tutti davano per scontato il dominio dei piloti Audi, e pochissimi avrebbero scommesso che Rohrl con l'Ascona avrebbe vinto il titolo conduttori.

Invece, sin da questo Safari, vedo che i vari giornalisti di AS danno quasi per scontata la vittoria finale di Walter. Infatti qui titolano "Rohrl è più Mondiale".
In Corsica, "Rohrl aggiunge altri 10 punti alla sua robustissima classifica".
All'Acropolis (seconda vittoria della Mouton contro l'unica di Walter) in una didascalia c'è scritto "Rohrl un altro salto verso il titolo"....

Insomma, sembrava quasi che, per molti, il titolo a Walter fosse una formalità, nonostante le difficoltà oggettive di una 2x4 contro lo squadrone 4x4...
 
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view post Posted on 29/7/2013, 13:24     +1   +1   -1
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CITAZIONE (sundance76 @ 29/7/2013, 10:37) 
Grazie a te Sisteron.

E' vero, Rohrl non sopportava l'Africa, io invece sono un fan di quelle maratone interminabili con distacchi da clessidra tanto facili ad accumularsi quanto a svanire rapidamente.

E' stata una faticaccia notturna scannerizzare le varie parti di questi paginoni e unirli, visto che non sono per niente bravo col taglia e cuci grafico...

Una cosa strana è questa: prima del Mondiale, tutti davano per scontato il dominio dei piloti Audi, e pochissimi avrebbero scommesso che Rohrl con l'Ascona avrebbe vinto il titolo conduttori.

Invece, sin da questo Safari, vedo che i vari giornalisti di AS danno quasi per scontata la vittoria finale di Walter. Infatti qui titolano "Rohrl è più Mondiale".
In Corsica, "Rohrl aggiunge altri 10 punti alla sua robustissima classifica".
All'Acropolis (seconda vittoria della Mouton contro l'unica di Walter) in una didascalia c'è scritto "Rohrl un altro salto verso il titolo"....

Insomma, sembrava quasi che, per molti, il titolo a Walter fosse una formalità, nonostante le difficoltà oggettive di una 2x4 contro lo squadrone 4x4...

Forse perchè proprio a partire dal Safari (4th gara della stagione, quindi circa 1/3, non si sapeva ancora dell'annullamento del Codasur) saltano subito agli occhi gli ottimi risultati ottenuti fino a quel momento da Roehrl paragonati con quelli dei piloti Audi...nello specifico da Mikkola che partiva con le insegne del caposquadra e che pareva dovesse essere destinato a guidare l'assalto mondiale della Quattro.
Il Montecarlo poteva anche essere stata una piacevole eccezione, favorita dalle strade molto asciutte (solo dal 1983 sarà ancora più evidente che Roehrl era davvero uno specialista del Monte, asciutto o innevato che fosse, altro che eccezione), ma il tedesco era andato anche a podio in Svezia (3rd) ed in Kenya (2th), due gare che invece avrebbero dovuto essere particolarmente ostiche.
A quel punto, complici anche i buoni risultati in Corsica ed all'Acropoli, mi pare abbastanza ragionevole che la stampa lo indicasse quale favorito.
Anche perchè nel frattempo Mikkola, buon 2th al Monte, incassava una serie spaventosa di rovesci.

E' anche possibile che la vittoria in Portogallo della Mouton fosse stata inizialmente considerata un evento eccezionale e che almeno fino a dopo l'Acropoli gli addetti ai lavori non puntassero seriamente sulla francese quale candidata al Titolo. Immagino che qualcosa sia cambiato dopo il Brasile. A quel punto, dopo 3 vittorie ad 1 ritengo possibile che la stampa abbia rivisto al rialzo le sue quotazioni e sceso di un poco quelle di Roehrl.
 
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view post Posted on 29/7/2013, 14:05     +1   +1   -1
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Lancia Stratos

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Sì, la tua analisi credo che sia quella più attendibile.

Mi pare molto carina la vettura del 3° arrivato, Kirkland, cioè la Datsun Violet GTS altrimenti detta Nissan Silvia.

aa_36

Edited by sisteron - 21/9/2019, 10:19
 
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view post Posted on 29/7/2013, 14:27     +1   +1   -1
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Lancia Stratos

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Un video tradotto in italiano sul Safari '82:

Video
 
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CITAZIONE (sundance76 @ 29/7/2013, 15:05) 
Sì, la tua analisi credo che sia quella più attendibile.

Mi pare molto carina la vettura del 3° arrivato, Kirkland, cioè la Datsun Violet GTS altrimenti detta Nissan Silvia.

Dalla quale derivò quasi interamente la 240 RS, pseudo-Gr.B Nissan che debutterà nel 1983.
Le differenze tra la Violet GTS e la sua erede saranno microscopiche, nella carrozzeria e nel motore (DOHC 16 valvole).
Peccato che non abbiano avuto il coraggio di insistere con la Sylvia Turbo che Salonen portò al debutto al 1000 Laghi '82. Sarà pure stata poco progressiva nell'erogazione della potenza, però avrebbe potuto essere migliorata e magari reggere più agevolmente il confronto con la Celica TCT nelle maratone africane. Invece, dopo il Safari '83 comunque sfiorato prima da Metha e poi da Salonen, la Nissan non riuscirà ad essere veramente competitiva neppure più in Africa, dove negli anni aveva costruito le sue stagioni.
 
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view post Posted on 31/7/2013, 22:04     +1   -1
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Bello il video sul Safari.
Safari (e Portogallo) sono protagonisti di quest'altro video, del genere "natural sound", ma con qualche tema musicale di accompagnamento interessante (quello iniziale del Safari, per esempio, era nella colonna sonora del film Zombie di Romero).
Questo video, che fa parte di un riassunto complessivo del Mondiale 1982, venne distribuito (con tanto di commento) anche in Italia, dalla FD Video se non mi sbaglio.

www.youtube.com/watch?v=sWmLZG_qWaw
 
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view post Posted on 14/8/2013, 12:08     +1   -1
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Jean-Claude Andruet durante il Montecarlo, purtroppo conclusosi con un incidente alla 5^ speciale

bb_29

La prova speciale è la celeberrima "Chartreuse"

Edited by sisteron - 21/9/2019, 10:23
 
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Sequenza fotografica completa della disastrosa uscita di strada di Michele Mouton al Montecarlo (PS 11).
Il violento urto della Quattro contro il muro di una casa costa alla francese una gamba, che dovrà tenere ingessata fino al successivo Rally di Svezia.

p_14

Edited by sisteron - 21/9/2019, 10:25
 
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view post Posted on 12/9/2013, 22:17     +1   -1
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Il dominatore del Montecarlo, Walter Roehrl

u_18

Edited by sisteron - 21/9/2019, 10:27
 
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Il 16 gennaio 1982, con lo start del 50th Rallye Automobile de Montecarlo, ha ufficialmente inizio l’era “letterale” del Mondiale Rally, che avrà termine tre lustri più tardi con l’introduzione delle WRC; più nel dettaglio, ha ufficialmente inizio l’era di ineguagliato splendore (opinione immutata ed immutabile di chi scrive) dei Gruppi B.
La valenza di tale data, tuttavia, è puramente di natura simbolica…perché di Gr.B al via praticamente non ce ne sono. Andando a spulciare qua e là l’elenco dei partecipanti, qualche vettura che riporta la sacra lettera in omologazione la si trova: la Porsche 911 di Ballet, qualche Visa, la Porsche 924 GTS di Barth e Kussmaul (rispettivamente uno dei collaudatori ed uno degli ingegneri della casa di Stoccarda). Ma la sostanza è che ai piani alti di Gr.B vere e proprie non se ne vede traccia e bisognerà attendere la Corsica per vederne una. Ed un anno per arrivare alla prima vera vittoria.

Vale la pena segnalare la presenza in gara anche di alcuni Gr.N e Gr.A. Tra queste ultime ci sono due auto significative: le Mazda 323 di Achim Warmbold ed Alain Beauchef. La Mazda può essere considerata la prima marca a mostrare un vero interesse per il Gruppo A. Arriverà anche ad omologare quella che nel 1986 era quasi certamente la migliore vettura del lotto, quella 323 4WD che riuniva i vantaggi tipici delle Audi (potenza e trazione integrale) con la leggerezza e maneggevolezza delle trazioni anteriori (Golf, Uno, R11). Peccato che la carente affidabilità penalizzerà quasi ad ogni appuntamento Ingvar Carlsson (che sugli sterrati era spessissimo davanti al resto della compagnia..finchè durava). E l’anno dopo, spenta per vie legali l’abbagliante luce dei Gr.B, andrà pure peggio causa presenza della “Delta che non ti aspetti” (leggendario il ricorso di Warmbold al Monte, composto da circa 15÷16 punti!).

Tornando alla nostro anno….al via del Montecarlo la sfida per la vittoria è tra l’Audi Quattro, superlativa nella parte finale della stagione ’81, e l’Ascona 400. Quest’ultima si affaccia al suo terzo anno di gare decisamente in debito con la sorte. Era stato chiaro fin da subito che l’Ascona era una buona macchina, e nei campionati nazionali o nell’Europeo i risultati c’erano anche stati (noi in Italia, grazie a Conrero, a Tony, a Lucky, a Biasion, lo sappiamo bene), ma nel Mondiale la Opel era ferma allo Svezia ’80 di Kullang, incredibile se si pensa che nella stagione 1981 ancora vincevano auto di 5/6 anni più vecchie come la 131, la Escort MkII o la Stratos (ma lei era 10 anni avanti!!).
Ma nel 1982 il team anglo-tedesco diretto da Tony Fall si presentava, finalmente, con molte frecce al proprio arco: il supersponsor Rothmans, il campionissimo Roehrl, il “professor” Aaltonen per il Safari ed il talentuoso Toivonen per la seconda auto (Kleint durò lo spazio del Montecarlo).

Alla partenza le accoppiate sono: Mikkola-Mouton per l’Audi, Roehrl-Kleint per la Opel. L’Audi schiera anche una magnifica Quattro “R6” per il nostro Michele Cinotto.
Partecipazione intensiva per i fratelli Almeras con le consuete Porsche: al solito Therier, che l’anno precedente aveva sfiorato la vittoria (uscita di strada ad una manciata di PS dalla fine causa neve gettata in strada dagli spettatori), si affiancano il neo-disoccupato e vice-campione in carica Frequelin e, una tantum, Bjorn Waldegaard. Livrea rosso-blu Esso per i primi due; livrea bianco-rossa Eminence per lo svedese.
La Renault, detentrice del trofeo del Monte, non si presenta al via. Ci sono comunque un paio di R5 Turbo iscritte privatamente da Saby (preparata da Bozian) e Snobeck.
Prendono il via nelle zone nobili dell’elenco iscritti anche una terza Ascona 400 (Colsoul) e….una Ferrari 308 Gtb ufficiale per Andruet.

È un Rallye di Montecarlo tendenzialmente asciutto quello che attende i piloti. In alcuni punti perfino tendente all’arido. Condizioni che limitano fortemente i vantaggi delle Audi Quattro, costrette a sfruttare le poche porzioni innevate ed a correre in difesa sull’asfalto. Ed a peggiorare le cose ci pensa un Roehrl che si presenta in forma smagliante.
Il tedesco aveva approfittato del mese precedente per “beccarsi” con la Rothmans, causa eccesso di richieste di partecipazione ad eventi promozionali, e per testare con meticolosità tutte le possibili combinazioni Ascona-gomme. Giunto ad Aix-les-Bains dopo il percorso di avvicinamento, ispezionerà ogni centimetro quadrato della PS2, la famosa “Chartreuse”, deciso a chiudere i giochi già da subito.

E dopo la leadership iniziale di Frequelin, che vince la prima prova speciale, Roehrl si installa al comando percorrendo i 44 km della PS2 in poco meno di 26 minuti!E lagnandosi di non aver potuto andare a tutta perché non si ricordava bene qualche passaggio!
Il colpo del tedesco è da KO; e le condizioni del fondo gara rappresentano un avversario ostico per i rivali dell’Audi. Alla fine Mikkola riesce ad aggiudicarsi 10 speciali (tre meno di Roehrl) e conquista un secondo posto, comunque brillante (3’50’’ di distacco). Resterà il miglior risultato stagionale di Hannu (nonché il SOLO arrivo al traguardo stagionale di Hannu!) fino al 1000 Laghi di fine agosto!!

Il resto della squadra Audi risulta non pervenuto. Cinotto, che pure non stava andando male, deve ritirarsi alla PS9 dopo averci rimesso la sospensione anteriore sx in una toccata. Un paio speciali dopo, la cattiva sorte colpisce Michèle Mouton: una placca di verglas all’uscita da una curva accompagna violentemente la Quattro contro il muro di una vicina casa. Urto molto doloroso, che richiederà anche il gesso per la transalpina.
In Opel si plaude al dominio di Roehrl, che sfrutterà appieno il prezioso lavoro di ricognitore di Rauno Aaltonen; mentre Kleint non va particolarmente bene ed accuserà anche una foratura che lo penalizzerà notevolmente. Alla fine sarà 7th…a 39 min (!!) dal caposquadra.

La moria di Audi ed Opel porta decisamente bene alle squadre restanti.
Gli Almeras piazzano Therier sul podio e Frequelin subito dietro (pur avendo vinto 5 speciali contro 1). Waldegaard, per cause che ignoro, lo si pesca 92nd!!
Seguono le Porsche le due R5 Turbo di Saby e Snobeck.
Dall’8th al 10th posto ancora una R5 Turbo (Philippe Touren) e due Porsche, la 911 di Ballet e la 924 di Barth.
Male Colsoul (25th) ed Andruet, fuori dopo appena tre speciali.


PS: un ringraziamento a sundance76 per il materiale che mi ha fornito a prezioso integramento di questo raccontino.
 
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view post Posted on 20/9/2013, 13:54     +1   -1
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Hannu Mikkola, secondo all'arrivo con la Quattro.
Partiva con l'1 sulle fiancate

m_28

Rispetto al modello del debutto, la Quattro in assetto '82 presenta un alettone posteriore più alto. Certamente dovuto alla presenza dei radiatori dell'olio.

Edited by sisteron - 21/9/2019, 10:29
 
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view post Posted on 5/10/2013, 23:24     +1   -1
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Terzo assoluto Jean-Luc Therier, sulla Porsche 911 dei Fratelli Almeras

d_26

Sarà una delle ultime apparizioni del Normanno su di una vettura con la quale ha condiviso anni positivi nella sua carriera Mondiale.
Ancora il Rally del Portogallo poi Therier salirà sulla Renault 5 Turbo sponsorizzata Sadicam con la quale vincerà il Campionato Francese. Negli anni successivi Therier sarà uno degli alfieri della Regie, sebbene questa partecipi prevalentemente in forma semi-ufficiale.

Edited by sisteron - 21/9/2019, 10:31
 
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