| [QUOTE=magimail,3/8/2010, 21:26]
caro Mauro l'episodio di Via Belzoni non lo ricordo ed escludo in maniera quasi assoluta che sia capitato a me - dico questo per tre ragioni principali - la prima è che non sono mai andato a nessuna revisione con il Gordini - la seconda è quella che Via Belzoni non è sulla direttrice che porta da casa mia alla Fiera, dove si tenevano le verifiche - la terza è quella che se mi avessero mandato alla revisione mi avrebbero anche ritirato il libretto di circolazione e quindi come sarei riuscito a superare le verifiche dell'unica "Mario della Favera" a cui ho partecipato con la Gordini ( anno 1971 ) ? Questa disavventura potrebbe essere accaduta a Sergio Pippa ( che abitava in Corso Milano ) e quindi sulla direttrice prima enunciata o a Walter Bellotto che ha comprato la mia auto alla fine del 1971, o a Carlo Mursia che a sua volta l'ha comprata dal Bellotto alla fine del 1972 - per quanto riguarda il problema di Bauce posso solo dirti che non si presentava sulla mia vettura in quanto correndo in gruppo "2" usavo i cerchi da 13 con gomme 163/13 molto più larghe di quelle che obbligatoriamente si dovevano usare in gruppo "1" sul Gordini ( 145/15 )- tale cambiamento rendeva molto meno critico l'inserimento in curva e quindi si poteva usare senza nessun problema anche la benzina del serbatoio anteriore - in merito agli inizi posso dirti che un qualcosina più di te avevo fatto fare sul mio Mini Cooper ma dato che ho paura di andare fuori argomento posterò la mia esperienza di novello "rallyman" in un altro Topic - rimandando il racconto ai prossimi giorni ti saluto augurandomi di poterti incontrare presto per rinverdire i mille episodi che ci hanno coinvolto - un salutone - Ugo
PS - non sono mai stato una "Volpe" ma sgasare in presenza dei Vigili mi sembra eccessivo - che mi sia sempre "beato" del melodioso suono che emetteva la Gordini ( in special modo nelle strette vie cittadine ) non lo posso negare, ma classificarmi così "pollo" ( Borsetto non c'entra anche se tale era il suo Nick name ) da far tremare vetri e cristallerie varie con i vigili attaccati al "c....o" lo escludo proprio - a proposito del Prealpi ricordo ancora come adesso la mia prima partecipazione ( super disastrosa ) a tale Rally nel 1969 - con gioia ricordo solo il rumore incredibile che produceva lo scarico libero ( sottoporta ) della mia 124 spyder - quella mattina la prima partenza era verso le 04,00 ed era ancora notte fonda quando sono andato a recuperare il mio navigatore Giorgio Cavallin che abitava in corso Milano - Beh Via Dante aveva una risposta sonora tale che al suo confronto l'Arena di Verona può essere paragonata ad una stanza insonorizzata - un ricordo indelebile ( anche per gli abitanti della zona ) che a 41 anni di distanza non si è ancora affievolito - della gara vera e propria ci sarebbe da scrivere un libro in quanto credo che quello che ci è capitato sia stato da "Guiness dei primati " - spero di non essere tedioso raccontando "quasi"succintamente quanto ci è successo - in primis devo anticipare che del Rally non ho potuto provare nemmeno un metro dato che ero sotto esami - ha pensato pertanto a tutto ( ricognizioni, note, ecc.ecc. il mio navigatore, ora commissario tecnico, Giorgio Cavallin in cui credevo ciecamente dato che aveva più esperienza di me in materia - la giornata si era presentata subito splendida anche perchè non sapevamo cosa ci stava aspettando - niente di particolare da segnalare in merito alle prime fasi della gara ma tutto cominciò a complicarsi fin dalla terza PS - la prova sterrata era tutta in salita ed era un susseguirsi di tornanti con molti allunghi e qualche semicurva - dopo qualche km dall'inizio della PS e dopo aver affrontato in maniera egregia un tornante a dx bisognava percorrere poco più di un centinaio di metri per affrontare un ultriore tornante questa volta a sx - prima , seconda, terza e... alla staccata il motore và clamorosamente fuori giri per la rottura della molla di ritorno dell'accelleratore - a quel punto la frenata disperata per ridurre la velocità è risultata del tutto inutile e siamo usciti per la tangente ... davanti a noi per qualche attimo solo l'azzurro del cielo e poi il verde dei prati - qualche attimo di vero terrore e tutto si è concluso con un atterraggio morbido in un campo in leggero declivio - occupanti completamente incolumi ed un pò impauriti ed auto senza danni con l'unico problema legato solo all'accelleratore - ricordo qualche qualche attimo di smarrimento ma dopo poco ricordo che Giorgio faceva notare che qualche centinaio di metri più sotto si vedeva un tratto di strada che avevamo appena percorso - con prudenza ( !!!) siamo quindi riusciti a riguadagnare la sede stradale e a riprendere la prova - mi sembra di ricordare che ridevamo sotto i baffi nel vedere che gli spettatori erano più smarriti di noi nel vederci ripassare - senza la molla di ritorno dell'accelleratore la gestione dell'auto era diventata molto difficile tanto è vero che qualche curva più avanti, per un'eccessivo sovrasterzo, siamo riusciti ad infilarci in un profondo fossato al margine della strada - gara finita ..... ? magari .... la compagnia della spinta ( ma chi l'ha chiamata ? ) dopo pochi secondi riusciva a rimetterci in carreggiata e a costringerci a ripartire ( avete capito bene ... costringerci ) - presa coscienza che non potevamo fare altrimenti, stavolta a ritmo ridotto, siamo riusciti a guadagnare la fine prova e a porre fine a quel calvario - Solitamente le persone normali dopo una disavventura prendono coscienza di quello che poteva succedere e decidono di andare in qualche santuario per accendere il consueto cero di ringraziamento - noi probabilmente non avevamo a portata di mano nessun santuario e quindi abbiamo deciso di continuare a seguire il percorso della gara cercando così anche di porre rimedio al problema dell'accelleratore - dato che a quel tempo le assistenze erano solamente quelle che si prestavano agli infermi l'unica era quella di trovare un'officina ... dato che anche questa opzione si è alla fine dimostrata impossibile da reperire con un colpo di genio ci siamo fermati davanti ad una "cartoleria" per risolvere il nostro problema - acquistata una cinghia di gomma ( quelle che si usavano per contenere i libri scolastici ) il futuro "commissario tecnico" dopo molti tentativi è riuscito a sistemare in qualche modo la funzionalità dell'accelleratore - avevamo perso molto tempo nelle nostre divagazioni e nella riparazione e quindi non ci rimaneva altro che andare a "palla" nel non andare fuori tempo massimo al C.O. - Prendendo qualche rischio e sotto le direttive di Giorgio che mi indicava in prossimità dei bivi quale direzione prendere, avevamo recuperato parecchio e quasi eravamo arrivati alla nostra meta (C.O.) quando alla fine dell'abitato di Poleo ( frazione di Schio a pochi Km dal C.O. ) ci si è presentato davanti un bivio a "V" - il mitico Giorgio con la consueta determinazione mi indicò che la strada da seguire era quella a sinistra, sterrata - a me non restava altro che seguire la perentoria indicazione e senza nessuna esitazione dopo aver scalato rabbiosamente una marcia mi sono infilato nello stretto budello sterrato tra due alti muri a secco - lo sterrato era liscio e senza buche e quella situazione era ideale per aumentare la velocità ... il problema dell'accelleratore è ormai alle spalle e la speranza di poter rimanere in gara aumentava quando ..... in una leggera semicurva a sx ...... mi è comparsa improvvisamente davanti ed in direzione opposta una macchia bianca .... non credo di aver avuto il tempo di mettere il piede sul freno , ricordo solo di aver stretto fortemente il volante e nulla più se non un rumore di lamiere assordante e .... subito dopo un silenzio incredibile ..... ricordo che dopo qualche attimo di smarrimento ho guardato sulla mia destra ed ho visto Giorgio un pò rintronato ma che non dava segni di sofferenza apparente ....... nemmeno io sentivo dolori di qualche tipo e mi ricordo solo di aver provato una discreta difficoltà a scendere dall'auto perchè la porta non voleva saperne di aprirsi ...... quando finalmente sono riuscito a scendere dalla mia 124 Spyder diventata ormai un rottame fumante mi sono reso conto che la macchia bianca che avevo intravisto era la Fiat 125 di Todeschini ( anche lui in gara ) - accertato che eravamo tutti praticamente incolumi ( solo il navigatore di Todeschini aveva dei dolori a delle costole ) abbiamo cercato di capire come fosse stato possibile un tale disastro - in parole povere il Todeschini che partiva dietro di noi, ma che ci aveva superato in una delle tante soste che avevamo fatto , aveva anche lui preso quel bivio a sinistra - dopo qualche km ha trovato un commissario di percorso che lo ha rispedito indietro dicendogli che aveva percorso una strada sbagliata e che quindi doveva ritornare sui suoi passi - mi sembra ovvio dirVi che Todeschini dopo aver preso per oro colato le indicazioni del commissario di percorso ( Marin quello della ex concessionaria Fiat ) non ha ripercorso quel tratto di strada ad andatura turistica e che nel momento in cui abbiamo avuto il nostro incontro ( scontro ) non stava andando "pianino" - descrivervi i danni delle due auto sarebbe impietoso dato che gli unici pezzi integri erano i rispettivi fanali sx - tutto il resto era da buttare - Se siamo usciti praticamente incolumi è da imputare solo alla fortuna in quanto le cinture di sicurezza , non obbligatorie, erano solo a due punti e un frontale a 80 Km orari ( i miei , i suoi forse anche di più ) generalmente non lasciano scampo agli occupanti delle auto - unica consolazione è stata che la Concessionaria di Ceccato era a pochi Km dal luogo dell'incidente e mi hanno riparato l'auto in modo veramente egregio ( ci hanno impiegato due mesi a farlo ) - penso che per questa sera possa bastare e mi rimane solo da aggiungere che dopo quell'episodio ho sempre provato PS e CO sempre in prima persona dato che il demandare a terzi tali operazioni non mi sembra sia stato molto produttivo - chiedendo scusa per aver rubato una parte consistente del vostro tempo, vi saluto - Ugo
Edited by uccari - 4/8/2010, 02:52
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