CITAZIONE (alexcardano @ 28/6/2016, 00:10)
Certo che si, sia barra duomi che puntoni rollbar, I fazzoletti sui montanti da Te citati non so cosa siano, o meglio lo immagino ma non si poteva fare nel trofeo. Si utilizzavamo chiaramente i montanti di serie con i bilstein del trofeo. il tutto sistematicamente sulla terra si piegava . Vuoi un pò l ammortizzatore un pò il montante di sicuro i bracci oscillanti di serie, i gommini squagliati, le testine che prendevano gioco somma tutto e viene fuori che se la terra era brutta arrivare in fondo era un miracolo. Ora ti racconto questa tanto ormai si può. Avevamo preparato 2 rondellone spesse e di giusto diametro da mettere nell' omocenetico esterno togliendo il dadone centrale infilandole tra giunto o cuscinetto e rimettendo a posto il tutto con l ' aggiunta di queste si guadagnava qualche mm per cercare di non far uscire il tripode dall suo alloggiamento nel cambio quando tutta la sospensione non ne poteva più.
SSSSSSSSSSSS non dirlo a nessuno ma la uno in questione è arrivata in fondo cosi. In sede di verifica è andata bene.
Alex
Ciao Alex, sui fazzoletti hai ben inteso e con il fatto che la mia col tempo è diventata un Gr.A, ritengo che la modifica sia stata fatta dopo il Trofeo, così come i bracci oscillanti che erano completamente ripassati con le saldature nella giunzione dei 2 stampati di lamiera, cosa che ho rifatto su quelli nuovi, quando li ho sostituiti qualche anno fa.
So di macchine a cui aggiungevano un foglio sulla traversa che unisce i due bracci del ponte posteriore per renderlo più rigido e farle svoltare meglio nelle curve.
L'utilizzo della rondella fra giunto e cuscinetto l'ho vista anche sulla 127 che ho, per recuperare assetti modificati ed evitare appunto la fuoriuscita dei semiassi in particolari condizioni.
Sul fatto che lo tu lo abbia fatto per portare la macchina al traguardo, secondo me fa onore al tuo ingegno e non c'è nulla da nascondere, visto che tante macchine nella storia dei rally sono arrivate in fondo con l'uso di tanto fil di ferro e nemmeno quello era in fiche
Intanto grazie per i tuoi aneddoti che vorrai condividere sulla storia di queste macchine del Trofeo Fiat Uno, un pò sottovalutate rispetto alle cugine A112, che hanno comunque saputo sfornare dei campioni, che molti hanno dimenticato e mi piace ricordare che il 9 volte Campione Italiano Paolo Andreucci ha corso il Trofeo 1988 arrivando 2°.