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| Penso che l'idea originaria fosse di parlare soprattutto della Lancer o della sua gemella Carisma...identica auto nome diverso, solo per fini commerciali. In ogni caso non stona la presenza della Galant perchè se non mi ricordo male il propulsore e la meccanica di questa vettura, potenzialmente molto brillante ma lasciata un po' troppo a sè stessa nello sviluppo da una dirigenza eccessivamente supponente, furono all'origine dello "spin off" dal quale nacque e prosperò la stirpe delle Lancer, scelta per sfruttare i benefici di una buona base tecnica applicata ad un corpo vettura meno ingombrante... Del resto mi pare che lo stesso fece la Subaru con l'Impreza, sfruttando la meccanica della Lagacy, e la Ford con la Escort, reincarnazione della Sierra sotto mentite spoglie... Ricordavo tempo fa di aver già scritto qualcosa in merito CITAZIONE (sisteron @ 13/6/2017, 22:31) Le aveva la stradale...non sono più sicuro al 100% che le montasse anche il modello da competizione. Propenderei per il sì...dato che di Gr.A parliamo.. Io ho un buon ricordo della Galant, era uno dei miei pallini all'epoca...tieni conto che io non faccio precisamente testo perchè esteticamente mi affascinava anche la BX 4TC (!!!!). Mi piaceva molto il frontale, con i fari piccoli e lo scudetto cromato, e ne apprezzavo moltissimo il sound, roco e caratteristico...poi tramandato alle successive Lancer. Venendo a questioni più pratiche: come auto non era assolutamente malvagia, non il capolavoro che alla Mitsubishi pensavano di aver creato (come non di rado gli è capitato) ma una vettura che nelle gare giuste e condotta dai piloti giusti non sfigurava affatto nel confronto con le Delta o le Celica. Premettendo che parlare di Mitsubishi e dunque di Ralliart merita una doverosa premessa: nemmeno durante l'epoca d'oro di Makinen e delle vittorie a ripetizione il team di Cowan ha mai avuto a disposizione gli stessi mezzi economici della concorrenza, che fosse la Martini, il TTE o la Prodrive dopo il 1993 e l'arrivo della 555. Ralliart è sempre stata una squadra a conduzione appena più che familiare, nella quale ci si sforzava un po' tutti di tirare avanti con quello di cui si disponeva, giocoforza se il mezzo non nasceva già eccezionale gli sviluppi successivi diventavano molto difficili da inseguire. Ed è un po' il caso della Galant: dal Giappone ne erano entusiasti ma già dopo uno scorcio di annata era chiaro che pur competitiva le Lancia e le Toyota avrebbero continuato a fare la voce grossa. E non solo per le potenzialità delle rispettive vetture ma anche per il livello qualitativo superiore delle rispettive squadre e dei mezzi a dispozione. È finita che la Galant è stata lasciata un po'al suo destino. La casa madre ci ha investito sempre meno e Cowan si è arrangiato come ha potuto per tirarne fuori il massimo, ottenendo qualche successo ed un po' di podi. Poi si è iniziato a lavorare sulla Lancer, più o meno in contemporanea con l'avvio del progetto Impreza da parte della Subaru. L'una e l'altra, infatti, si erano accorte che modelli sui quali avevano concentrato i loro sforzi faticavano contro la concorrenza principalmente per le dimensioni imponenti del corpo vettura, che limitavano la maneggevolezza. E più o meno contemporaneamente entrambe finirono per riciclare la meccanica che disponevano mettendola su due auto più piccole e sportive. Come è andata lo sappiamo bene: per almeno tre lustri l'Impreza e la Lancer sono state due delle vetture stradali più desiderate, anni ed anni di dominazione in Gr.N e decine di successi e titoli nel Mondiale...
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