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| CITAZIONE (sisteron @ 26/11/2017, 15:03) Svezia 1986 - Commento Finale - Part II
Stesso discorso per il primo pretendente a quel trono, Toivonen.
Henri è ad un passo dall’aver raggiunto la maturità assoluta, la gara svedese lo conferma. Veloce lo era già, da sempre, e con la Delta S4 si trova a meraviglia. Nella prima giornata ha fatto del suo meglio per contenere lo scatenato Timo (riuscendoci solo in parte), ritrovandosi in testa grazie al ritiro dell’altro (piccola ricompensa della sorte per i guai a parti invertite del Monte)…con un margine ottimale per conquistare un altro successo che lo avrebbe lanciato più che mai nel Mondiale.
Si ferma invece per una sfortunata rottura meccanica e si trova a dover inseguire l’incognita KKK.
Ritiro di Toivonen a parte, la Lancia non brilla per affidabilità nemmeno nei confronti del suo figlio prediletto Alen, ovviamente con tutte le attenuanti del caso essendo solo alla terza gara della S4. Markku aveva patito le pene dell’inferno già sulle stradine francesi; qui arriva in fondo e le cose nella seconda e nella terza tappa non vanno male….ma ormai la frittata era fatta ed i secondi di ritardo su Kankkunen accumulati nella prima frazione erano diventati un gap incolmabile.
Fiorio si dichiara contento per il risultato finale: la Lancia era assente in Svezia da secoli e, a suo dire, il set-up delle due Delta non era stato ottimale a livello di turbina (troppo piccola) e di gomme (troppi chiodi da neve anziché da ghiaccio), scelte figlie delle precedenti ricognizioni. A voler essere maligni si potrebbe dire che per la rivale Peugeot si è trattato appena della seconda trasferta in terra svedese e che il team diretto da Todt non è composto da veterani dei rally mondiali come quello torinese…ma sarebbe la ricerca di inutili polemiche.
Quello che è chiaro è che la Lancia dispone, nel febbraio ’86, di una vettura fortissima e di un pilota in splendida forma. Ma lo Swedish conferma che la 205 Turbo 16 è ancora al vertice e che in casa Peugeot ci sono due equipaggi di primissimo ordine.
(to be continued) Festeggiano la Ford e Kalle Grundel. Per lo svedese si tratta di un risultato storico; per il team britannico un traguardo raggiunto dopo anni di scarsissime soddisfazioni ed una miriade di problemi. La RS200 appare una buona vettura, potente e ben bilanciata, con un assetto ed una guidabilità che suscitano invidia anche alle squadre leader del Mondiale. Attesa in Portogallo per confermare quanto mostrato. Peccato per lo sfortunato debutto del caposquadra Blomqvist e del neo-compagno d’abitacolo Bruno Berglund…a lui il compito non facile di emulare Capitan Cederberg. (to be continued) |
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