RALLYMANIA

Tour de Corse, L'Università dell'asfalto

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view post Posted on 25/6/2009, 14:23     +1   -1
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Lancia Delta S4

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E a proposito della barchetta della Lancia, la F&M Special ,ecco la cronaca della sua partecipazione al rally di Corsica del 1969, un racconto che avevo già proposto sul sito Parco Chiuso.
Se, invece, andate in "Foto Lancia History", troverete la storia di come è nata.

Ajaccio, novembre 1969. Alla quattordicesima edizione del rally di Corsica la Lancia iscrive sei vetture: quattro «Fulvia Coupé HF» e due spider prototipo. Le ultime, denominate «F&M Special» (le lettere sono le iniziali dei cognomi dei promotori del progetto, Fiorio e Maglioli) e affidate agli equipaggi ufficiali Munari-Davemport e Makinen-Easter, sono state scelte soprattutto per la loro maggiore leggerezza rispetto alle «Fulvia Coupé HF» da cui derivano.
Insomma, al duro e impegnativo Tour de Corse, rally di fine stagione, la Lancia intende ottenere un risultato di rilievo contrastando con una nuova e originale arma, la barchetta «F&M Special» appunto, le agguerrite rivali Porsche, Alpine-Renault, BMW con le potentissime «911 R», «A 110» e «2002 Ti».
Sull'«Ile de Beauté», come viene chiamata anche la Corsica, l'autunno del ’69 sarà però ricordato come uno dei più inclementi quanto a condizioni atmosferiche. Pioggia, vento e temperature rigide anticipano l'inverno ormai alle porte e «disturbano» non poco gli equipaggi impegnati nelle prove pre-gara.
A preoccuparsi maggiormente sono soprattutto i piloti Lancia che devono disputare il rally a bordo dei prototipi «F&M Special», ovviamente privi di tetto.
Mentre in Corsica sono in pieno svolgimento le prove, a Torino, al reparto corse Lancia, si stanno ultimando le macchine da inviare sull'isola francese. Da rilevare, inoltre, che le barchetta «F&M Special», in versione rally, presentano alcune importanti modifiche rispetto a quelle precedenti allestite per le gare in pista e salita: innanzitutto sono delle biposto anziché delle monoposto, hanno cerniere delle porte rinforzate, adottano un più ampio roll bar a protezione del pilota e del navigatore e sono dotate di un sottile parabrezza di plexiglas privo di tergicristalli alto appena 24 centimetri.
Purtroppo, però, durante l'ultima settimana prima della partenza del rally il tempo peggiora ulteriormente. La Lancia decide così di montare sulle auto da gara un piccolo tergicristallo, lato pilota, sul sottile parabrezza di plastica, mentre Sandro Munari si rende conto che al volante della barchetta «F&M Special» è praticamente impossibile correre in quelle condizioni, specie di notte con la temperatura che scende sino a 4°. Il pilota italiano decide così di attrezzarsi. Da Torino gli vengono inviate due tute speciali: una di gomma normale che però in velocità tende a svolazzare e una nera da sub che però ha il problema di non lasciare traspirare l'aria e quindi fa sudare. Dopo alcune prove, sia Munari sia Makinen e i rispettivi co-piloti, decidono di utilizzare per la gara la tuta simile a quella dei sub, mentre a Torino, al reparto corse, si stabilisce di effettuare ulteriori modifiche alle due barchetta «F&M Special» da gara.
Per offrire maggior riparo a pilota e navigatore si pensa di alzare ancora di più il parabrezza. Il precedente, molto sottile, è sostituito da quello delle «Fulvia Coupé HF» di serie, che, sia pure modificato, ma con i relativi montanti e con finestrini laterali di plastica, viene ancorato alla parte anteriore del roll bar a gabbia.
Così, le due barchetta «F&M Special» che sbarcano ad Ajaccio, appena tre giorni prima del via del Tour de Corse, hanno perso l'originale aspetto del prototipo, caratterizzato da forme essenziali e filanti, ma soprattutto la prerogativa che doveva avvantaggiarle sulle concorrenti, la leggerezza. Anzi, all'ultimo momento, proprio poche ore prima della partenza, sulla barchetta di Makinen viene montato anche un rudimentale tettuccio superiore di lamiera, un'appendice che, invece, viene sdegnosamente rifiutata da Munari.
Irriconoscibili, un po' buffe nell'aspetto, le due «F&M Special» prendono comunque il via per quello che alla fine si rivelerà per la Lancia come uno dei rally più impegnativi e sofferti di tutta la stagione ’69.
Deludente il risultato finale, con Makinen-Easter undicesimi e Munari-Davenport tredicesimi, surclassati dagli avversari in un rally che poteva essere facilmente dominato dalla Lancia con le barchetta «F&M Special» e che invece venne vinto da Larrousse-Gelin al volante di una Porsche «911R».

Edited by sisteron - 29/11/2019, 21:13
 
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charlie1135
view post Posted on 5/7/2009, 16:43     +1   -1




Ciao Twinmaster e ciao a tutti,
ho trovato delle foto a completamento del tuo racconto,
la prima in particolare ci mostra la tuta in gomma di cui parli e non solo... guardate chi fa da supervisore a tutta l'operazione:

berfarigoulette_1137710690_makinen_tdc69

ed ecco il tettuccio improvvisato per Makinen:

berfarigoulette_1142636843_makinentdc69

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Edited by sisteron - 23/5/2020, 15:53
 
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view post Posted on 5/7/2009, 18:00     +1   -1
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Lancia Delta S4

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charlie1135, complimenti ancora una volta. Sei sempre documentatissimo. Fa piacere vedere delle foto documento come quelle che riesci a scovare tu. Già, dietro ai due piloti che non riesco decifrare, un "Libera e Bella" di stagione, ovvero Luca Cordero di Montezemolo, che dopo aver corso in pista con una 500 Giannini sotto lo pseudonimo di "Nerone" si è dato ai rally con Fiat (124 ST, 125, 124 spider) e con la Lancia (Fulvia coupé HF).
 
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ex00023
view post Posted on 7/7/2009, 20:15     +1   -1




ecco la famosa nevicata del 1961

(Images omissis)

Edited by sisteron - 29/11/2019, 21:16
 
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ex00023
view post Posted on 7/7/2009, 20:32     +1   -1




questo brano è tratto da una intervista rilasciata da tony carello e pubblicata sul sito startos mania



In Corsica invece riesci a concludere.
"In Corsica arrivo quarto, ma gli aneddoti per quella gara, si sprecano… Durante le ricognizioni
avevamo finalmente a disposizione una Stratos come muletto! Provammo il 70% del percorso e su alcune
prove riuscimmo a fare persino tre passaggi. Eravamo davvero soddisfatti. Una notte, durante le
ricognizioni lungo le insidiosissime prove dell'isola, affrontiamo una discesa in quinta piena… Il
mozzo posteriore, che aveva un difetto di fusione, si trancia lungo la saldatura. Non si stacca
completamente ma resta attaccato al telaio con la ruota aperta di 45°… La Stratos comincia a sbattere
come una palla da biliardo tra i parapetti in pietra. Poi urta frontalmente la montagna e finisce in
testa coda: uno, due, giravamo come all'interno di una lavatrice! Finalmente, arriva anche l'ultima
botta. Mi rivolgo a Icio dicendogli che per questa volta ci è andata bene. Stiamo per slacciarci le
cinture quando… "atterriamo" sul tetto in fondo a un canalone! Cos'era successo? Pensavamo di essere
fermi e invece eravamo ancora in volo, per giunta rovesciati! Maurizio si procura un taglio profondo
sulla testa, io sono dolorante alla schiena. Ci trasportano in elicottero a Torino, dove ci
sottopongono ad una accurata visita: tutto bene. Ci rispediscono in Corsica dove finiamo di prendere
le note, quel 30% che ancora ci mancava, ma non facciamo in tempo a correggerle. Questa volta per le
ricognizioni, ci mettono a disposizione una Beta HPE… Questo è il bilancio alla vigilia della
partenza della nostra seconda gara in Campionato del Mondo: 70% delle note corrette 30% di note con
un solo passaggio a bordo della Beta HPE…"
E in gara che succede?
"Lungo la prima speciale, dopo pochi chilometri, buco e perdo sette minuti: siamo 40° e già costretti
ad inseguire… La prima tappa del rally è di 28 ore, una sola di intervallo: dico a Perissinot che
bisogna "tirare" per recuperare e a metà gara siamo risaliti in 11° posizione. Davanti a noi parte
Vincent, con la Fiat 131 Abarth, ma non riesco mai a raggiungerlo: nelle speciali più lunghe, con
enorme fatica, rosicchio al massimo 6-7 secondi… Uno sforzo incredibile, ero stanchissimo e accusavo
forti dolori al collo, a causa dell'incidente durante le ricognizioni."
Eppure all'arrivo sei quarto assoluto.
"La gara cambia volto quando ormai i giochi sono pressoché già fatti… Durante un assistenza incontro
Claudio Maglioli che mi chiede come sta andando: male naturalmente! Sono a pezzi, dolorante, e la
Stratos manca di potenza. Maglioli sgrana gli occhi: "ti manca potenza?" domanda. Gli rispondo che
non ho motricità neppure in uscita dai tornanti. "Ma non ti hanno detto…". Cosa avrebbero dovuto
dirmi? Il motore che aveva preparato nella sua officina di Biella era sperimentale, con la testata a
due valvole invece di quattro, già in configurazione 1978. Abbiamo superato la metà gara e solo
allora scopro che quel motore non lo devo portare a 7.400 giri come di consueto, ma bensì aumentare
fino a 8.200! Nella prova successiva, dopo pochi chilometri, raggiungo la 131 Abarth di Vincent e la
sorpasso… Alla fine del rally siamo terzi assoluti davanti a Fulvio Bacchelli con l'altra 131, quella
ufficiale: il "capo" [Cesare Fiorio ndr] mi dice che devo pagare un minuto all'ultimo controllo
orario per permettere a Fulvio di superarci visto che il Campionato del Mondo è ormai alla portata
della Fiat 131 Abarth…"
 
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view post Posted on 7/7/2009, 20:53     +1   -1
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Lancia Stratos

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Ricordo questa intervista, che aneddoti....
 
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ex00023
view post Posted on 11/7/2009, 12:23     +1   +1   -1




1974 ballestrieri con la stratos visuale corretta prima di possibole busso
vv_11

in corsica si è sempre visto correre dele vetture spettacolari

1972 ligier piot
aa_114

1962 la simca cg di fiorentino
uu_2

1962 la simca cg di fiorentino
aa_115

1972 opel gt
qq_1

1972 ford capri vinatiem
q_43

Edited by sisteron - 29/11/2019, 21:27
 
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Skulason
view post Posted on 11/7/2009, 15:03     +1   -1




Anche noi eravamo più aperti un tempo, certo che la CG ricorda il Belgio di Munari con l'Abarth Sport...
La n°8 gialla non credo sia un'Opel GT, è piena di marchi Ford...

Edited by sisteron - 29/11/2019, 21:28
 
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charlie1135
view post Posted on 11/7/2009, 16:42     +1   -1




ciao a tutti,
la vettura n° 8 è la Ford GT 70 .
In sintesi: questa vettura doveva essere per la Ford come la Stratos per la Lancia.
Aveva il motore V6 3000 di derivazione Ford Capri.
il prototipo fece pochissime corse e la produzione della versione stradale si fermò a pochi esemplari...

Questa è l'Opet Gt di Henry Greder
aa_116

charlie1135

Edited by sisteron - 12/7/2021, 18:57
 
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view post Posted on 11/7/2009, 18:00     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Grande come al solito charlie1135 per le precisazioni e complimenti a ex00023 per le foto postate. Già, auto spettacolari al Tour de Corse perchè erano ammessi i prototipi. Questo rally che si correva nel tardo autunno serviva alle Case come banco di prova per le evoluzioni dei modelli che avrebbero dovuto correre l'anno seguente. Partecipavano così le Fulvia HF con motori di 1350 cc quando per tutto l'anno la Lancia aveva corso con le Fulvia con motore 1200 e così l'Alfa con le GTA di 1.3 e 1.6 litri. Ancjhe per questo fatto il rally di Corsica ha sempre avuto un certo fascino!
 
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ex00023
view post Posted on 12/7/2009, 11:34     +1   -1




grazie pre la precisazione charlie1135 efettivamente le differenze sono notevoli.
 
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ex00023
view post Posted on 15/7/2009, 03:02     +1   -1




stratos prima della cura ballestrieri
aa_117

dopo la cura
bb_58

Edited by sisteron - 29/11/2019, 21:32
 
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Piky 92 DK
view post Posted on 15/7/2009, 18:48     +1   -1




non so se c'eri anche tu, ma di questa foto avevamo discusso a lungo in passato perché non riuscivamo a capire cosa le fosse successo! come ha fatto ad appiattirla così?
 
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view post Posted on 16/7/2009, 22:15     +1   -1
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Piky 92 DK, hai ragione ne avevamo già discusso tempo fa. Forse vale la pena di indagare.
 
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ex00023
view post Posted on 17/7/2009, 19:18     +1   -1




sarebbe interessante farsi raccontare l'evento dal diretto protagonista
 
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272 replies since 1/10/2008, 22:36   28089 views
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