RALLYMANIA

Ricordiamoli!

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hans thorze
view post Posted on 15/3/2009, 21:31     +1   -1




Credo che nella nostra vita rellistica tutti noi abbiamo avuto degli amici colleghi che purtroppo ci hanno lasciati prematuramente.La maggior parte di loro erano persone semplici,conosciute nell'ambito regionale ma che,perlomeno x me,hanno condiviso la medesima passione x questo fantastico sport. Nella maggior parte dei casi ,di loro nessuno si ricorda più.Nella volontà di tutti noi certi ricordi preferiamo dimenticarli. Certi ricordi pesano,ci rattristano e ci commuovono.Molto più semplice e comodo rimuoverli. E' una cultura prettamente mediterranea perchè nei paesi nordici la morte di un'amico viene ricordato,dopo la cerimonia funebre, con un festoso banchetto.Sono convinto che se fossero ancora con noi farebbero sicuramente parte del forum ed animerebbero le nostre serate. Io ci provo augurandomi che la cosa non disturbi nessuno.
I nostri racconti ,i saluti d'addio ad alcuni amici che ci hanno lasciato, sò che hanno fatto molto piacere a chi gli viveva quotidianamente vicino. Perchè precluderci una buona azione?
Peratanto invito tutti a scrivere dei ricordi sui rellisti che ci guidano da LASSU'!
" Gli stolti dicono cosa sanno,i saggi sanno cosa dicono".
PS:è una frase che mi piace molto,che non ha nessun riferimento ma che trovo molto bella...ma questa è un'altra storia
 
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hans thorze
view post Posted on 16/3/2009, 08:46     +1   -1




Paolo Contegiacomo.Come si può dimenticare l'architetto volante.Dietro ai suoi occhialini rotondi un sorriso smagliante accompagnato da quella voce con "erre moscia" che contraddistingue i torinesi "perbene". Un ragazzo vulcanico amante e praticante di parecchi sports che ha dato il meglio di se stesso nei rallies dove corse con diversi piloti ma in particolare con Andyson/Ferruccio Viccardi. Amava anche la sua professione che sconfinava nell'invenzione e nell'arte.Nei primissimi anni '70 presentò al Salone dell'Automobile una sua invenzione che in seguito ebbe tanto successo: l'air camping. Affitto pochi mq,piazzò la sua R4 sistemando sul portapacchi una canadese. Destò molta curiosità,ma non sono così sicuro che riuscì a proteggere il suo brevetto. Aveva pochi anni più di me,ma la sua simpatia ,passione e disponibilità mi conquistarono. Ricordo che un giorno mi telefonò x chiedermi se avevo voglia di partecipare alle selezioni x la squadra nazionale di bob a 2 e 4 come passeggeri!.La Fis l'aveva contrattato tramite un amico medico del Centro di Medicina Sportiva...per fortuna che essendo lui miope la proposta non proseguì. Era un amante del mare ed un giorno,come nulla fosse,ci comunicò che sarebbe partito da solo,in barca, per raggiungere una missione salesiana delle Filippine x progettare un ospedale. Per circa 1anno non abbiamo avuto notizie. Quando ritornò ci raccontò delle storie salgariane,come l'incontro con dei pirati nel mar di Cina. Gli amici,Nino in primis,fecero costruire da un marmista una falsa placca in marmo..quelle che indicano la via. Notte tempo la sostituirono. Per alcuni giorni la via ,dietro alla chiesa della Gran Madre di Torino, l'insegna della via riportava: Paolo Contegiacomo -Navigatore. La domestica di casa,una mattina entrò trionfante in casa annunciando che ai familiari "che il signor Paolo era diventato famoso"... Conservo un suo regalo che mi fece a Natale del 1975.Un piatto in ceramica da lui realizzato con disegnato un carraramato versione rally con su scritto "1° Rally della Naja". Stavo facendo il militare. Era un ottimo navigatore...al punto che fu lì lì per passare ufficiale...per lo meno così si mormorava. Ma lui era un'instancabile precursore e si innamoro delle mongolfiere. Fu il primo ad importarle in Italia e la sua passione lo portò a fare dei viaggi in africa con filmati memorabili. L'ultima volta che lo vidi fu alla fiera di S.Martino a Chieri. Faceva salire i bambini sul suo cestello per filare verso il cielo a poche decine di metri d'altezza..tra quei bambini c'ero anch'io. Ci lasciammo con la promessa che sarei andato a trovarlo nell'astigiano dove si era trasferito con sua moglie e aveva aperto una "scuola di ballon" . Non lo rividi più.
Una mattina lessi sul giornale che sulla tangenziale di Torino un'auto aveva saltato il guard rail invadendo la corsia opposta ed uccidendo Paolo.
Ciao Paolo...chissà cosa ti sarai inventato LASSU'!
 
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Le16vFord
view post Posted on 16/3/2009, 13:51     +1   -1




Che racconto spettacolare..emozionante......hai reso benissimo che grande persona era Paolo......un grande inventore, viaggiatore e rallysta.......che...purtroppo se ne andò per un'incidente incredibile......a volte non si riesce a capire il destino!!!!!!!!!

Onore a te Paolo!!!!!!!!!!!!

CIAO
 
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Piky 92 DK
view post Posted on 16/3/2009, 15:22     +1   -1




incredibile come tante volte le persone più coraggiose, che nella vita hanno fatto cose così strane e tante volte pericolose, ci lascino in modo così stupido... come Colin.
che gran persona, peccato non averla conosciuta
 
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view post Posted on 17/3/2009, 17:10     +1   -1

LANCIA STRATOS fan

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Bè, non so più cosa dire a proposito di questo forum........... Come si faceva prima, quando non c'era ?? Stamattina ho fatto un salto sulla sedia quando ho letto il "ricordo" di Paolo Contegiacomo........ perchè Io Paolo l'ho conosciuto tardi, solo
sulle Mongolfiere........ e là ha lasciato un vuoto incolmabile....
non sapevo quanti amici aveva anche in questo ambiente.....!
Incredibile, ho subito mandato il link al fratello Pietro...

Per quanto poi riguarda la "sfiga" dei piloti che perdono la vita per cazzate....... anch'Io voglio ricordare Rocca, un pilota ruspante di Este che ha sempre corso nel Nord Est Italia con
Beppe Alessandrini. Le ultime corse le ha fatte con una Stratos
Camel. E' morto, fermo in coda all'uscita autostradale quando un camion non si è fermato ed ha lanciato in aria un auto che è piombata sulla vettura di Rocca.
Così è la vita.........
 
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view post Posted on 17/3/2009, 17:36     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Complimenti ancora un volta hans per queste righe scritte in punta di penna. Ciao ragazzi. Beh sono dei racconti che ti fanno riflettere. E vorresti cercare di essere, "almeno un pò", come lo sono stati loro. E ti accorgi, invece, che per quanto ti sforzi loro ti danno comunque dei metri.
Beh, sono d’accordo con Foto Equipe MOTOR nel dire “a proposito di questo forum, come si faceva prima, quando non c'era ??”.
Grazie ragazzi di Zav e non!"
 
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hans thorze
view post Posted on 17/3/2009, 20:09     +1   -1




Bravo Equipe e bravo Twinm. Avete colto nel segno. Questo forum mi ha fatto fare un passo a ritroso ed aprire certi "cassetti" della mia memoria che involontariamente (?) avevo rimosso.
Credo che non bisogna aver paura di ricordare certi eventi tristi.Anzi con la vecchiaia mi rendo conto che sia un dovere.
Un dovere nei loro confronti che hanno avuto meno fortuna di noi...
Oggi,LORO, non hanno la fortuna di poter dialogare con questi bravi e simpatici "ragazzi di Zav" ed allora credo sia un nostro compito presentarglieli!
 
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hans thorze
view post Posted on 18/3/2009, 09:01     +1   -1




Icio,al secolo Maurizio Perissinot, al primo impatto poteva sembrare uno “un pò sulle sue “ e riservato…perlomeno questa fu l’impressione che ebbi di lui al nostro primo contatto.
Ci volle poco x sgretolare quell’apparente riservatezza e scoprire che era un tipo scherzoso ed un bel simpaticone. Ben presto si amalgamò con quei “matti” di amici di Tony Carello ed in particolare era attirato dalla simpatia di Mario Axerinen il più fuori del gruppo.
Appena ci vedeva iniziava a sorridere con gli occhi… socchiudendoli… con l’eterna sigarette penzolante da un lato della sua bocca. Il suo accento friulano era uno spettacolo come lo era la sua simpatica “deformazione professionale”,che sfociava in pignoleria,in merito alle distanze.
Se per caso dicevi che tra Torino ed Asti c’erano 36 Km,lui dopo aver appurato se intendevi Asti Ovest o l’uscita di Asti Est ti rispondeva: “ci sono 34,7 Km!”
Era anche un buon raccontatore di barzellette e ridevamo sul fatto che facesse il periodo di naja presso i Vigili del Fuoco!
Follemente innamorato di Michela, Icio condivise il seggiolino di destra con i migliori rallisti dell’epoca.
Con Tony C si instaurò un rapporto molto forte anche al di fuori delle corse.
Ricordo un week end a casa sua a Bibbione…ricordi ginoboss?
L’ultima volta che lo vidi fu ad inizio degli anni ’90 nelle valli del canavese in occasione di un rally Città di Torino. Qualche anno prima ad un fugace pranzo in occasione di un suo passaggio a Torino dopo la sua partecipazione al Rally d’Aosta con Munari sulla Stratos.
Ho di lui un ricordo molto personale ad un’’assistenza al Monte Carlo ’79.
Era il suo primo rally dopo Carello.
Il team Ford di David Sutton e Fiat avevano le assistenze vicine.
Lui correva con Bettega sulla Ritmo Abarth Alitalia.
Mi venne incontro con gli occhi sorridenti ed in testa il suo solito ed inconfondibile cappellino da “boscaiolo scozzese”. Mi prese sotto braccio allontanandoci da orecchie indiscrete per chiedermi notizie su come andava Tony.
Poi ci avviammo a prendere un caffè ed inizio a raccontarmi…ma questa è un’altra
Un abbraccio Icio!
 
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NormanBates
view post Posted on 18/3/2009, 12:50     +1   -1




Appena ho un po di tempo scrivero 2 righe su una giovane promessael rallysmo pavese tragicamente scomparsa,ALBERTO ALBERTI.
 
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hans thorze
view post Posted on 18/3/2009, 13:21     +1   -1




Bravo NormanBates.Il tuo esempio mi auguro che sia di stimolo per altri soprattutto i"vecchietti" che di ricordi ne hanno a iosa...
 
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NormanBates
view post Posted on 18/3/2009, 21:06     +1   -1




Ecco un brano scritto dal bravissimo Martin Holmes (che al 4 Regioni ci corse pure) a riguardo di alberto Alberti.
"Alberto Alberti,mi ricordo di questo nome dal rally 4 Regioni 1980,per un motivo molto curioso.Quell'anno stavo scattando delle fotografie sulla primissime prove della gara ed avevo programmato di spostarmi poi sul gruppo di speciali successive quando ebbi una visione.Mi ritrovai a fare una visita imprevista in sala stampa perche' ero improvvisamente diventato curioso di vedere chi stava vincendo.Era proprio Alberti,su una Stratos in gara con il N° 36! Cancellai completamente i miei piani di andare a vedere le speciali successive e mi precipitai immediatamente alle assistenze,per vedere chi diavolo fosse questo pilota sconosciuto,che stava guidando la miglior gara del campionato europeo.E sono felicissimo di averlo fatto.Un mese piu' tardi Alberti scomparve,vittima di un incidente mentre stava effettuando delle prove con la sua Porsche"

Gia' il racconto da idea dell'impresa che stava facendo il giovane Alberti ma questa storia va completata un pochino grazie proprio al racconto che Holmes ci racconto' al sardegna Wrc 2008 .... mi ricordo ancora l'inizio "Incredible history ......" Martin era appunto sulla ps 1 di Pozzol Groppo a scattare foto alle prime vetture e quando scoprii che Alberti era in testa doveva assolutamente procurarsi una foto perche' non ne aveva fatte a quella vettura che partiva cosi indietro.....non mi addentro sui particolari della gara perche' poi ci sono le varie versioni piu' o meno veritiere sta di fatto che il giovane Alberti su Stratos privata aveva durante la prima tappa messo dietro tutti (e parlo di Pregliasco,Beguin,Tony,Bacchelli,Verini,Cerrato,Vudafieri,Lucky,Presotto,Cunico,Tabaton,Coleman,Pasetti,Tognana).
Purtroppo Alberto Alberti mori poco dopo durante le ricognizioni del Rally Colline di Romagna dove usci di strada e si ruppe l'osso del collo su una Porsche stradale nell'impatto contro un albero.
 
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acropolis-72
view post Posted on 18/3/2009, 22:31     +1   -1




Ciao, anche se in questo momento sembra incredibile che io abbia voglia di avvicinarmi a questa rubrica, voglio dare anch'io il mio piccolo contributo. Ero bambina e papà Bia e mamma Maura mi hanno fatto vivere una delle tante piccole favole che mi hanno sempre regalato: ho volato in mongolfiera; abbiamo sorvolato per un pomeriggio le campagne piemontesi (credo fossimo partiti in zona Le Valdigi) e ho scoperto la bellezza del cielo e dei colori della terra visti dall'alto e soprattutto nel silenzio. Ovviamente il ricordo è per Paolo Contegiacomo, la sua mongolfiera colorata, il suo grande cesto di vimini. Ricordo l'emozione, un po' di paura e ..... l'atterraggio, certo non dolicssimo. fu un esperienza veramente bella, vissuta con alcuni ex rallisti
 
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view post Posted on 19/3/2009, 09:22     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Ciao acropolis-72, scrivo con tanto affetto questo nick, pensando ovviamente al tuo grande papà, a Maura, ma anche a te che con notevole orgoglio lo hai voluto mantenere e che con grande forza scrivi sul forum. Beh, credo che stai dando a tutti noi una grande lezione di vita. Grazie cara acropolis-72, spero, ma è senz'altro un desiderio di tutti noi del forum, anche se conscio di quanto ti possa costare, di leggere ancora dei tuoi racconti, su qualsiasi argomento, visto che le sezioni sono piuttosto ampie quanto a temi da trattare.
Per le mongolfiere, come hai notato, trovi un esperto in Foto EQUIPE Motor, ma penso che per ogni altro argomento che ti interessa proporre troverai subito chi si impegnerà, non solo nel risponderti, ma anche ad attivarsi per un'animata discussione.
Ciao acropolis-72, un forte abbraccio.

Edited by Twinmaster - 19/3/2009, 09:49
 
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NormanBates
view post Posted on 19/3/2009, 10:33     +1   -1




Davvero bello vedere onorata la memoria di Acropolis 72 da parte della figlia,ha ragione Twin,continua a seguirci e scrivere,come vedi gli argomenti non mancano.
 
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pennastanca
view post Posted on 19/3/2009, 11:02     +1   -1




Entro nella discussione perché si è parlato di Perissinot, formidabile rompicoglioni che ai rally è riuscito a dare molto meno di quanto poteva perché sempre avversato da chi tirava le fila in Federazione.
Ricordo benissimo la sua più grande delusione quando vide la sua gara, il rally di Piancavallo, messa in discussione non perché mal organizzata o di bassa qualità sportiva, bensì perché l'allora presidente della Csai, Librizzi, era stato ospitato in una stanza d'albergo dove non funzionava il telecomando del televisore. La ferita si era cicatrizzata male e fino all'ultimo lui ne aveva sofferto oltre misura. So per certo che se fosse ancora con noi, non gli sarebbe passata e a ogni piè sospinto la ritirerebbe fuori.

Edited by pennastanca - 20/3/2009, 14:28
 
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408 replies since 15/3/2009, 21:31   27215 views
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