RALLYMANIA

Mondiale Rally 1986, La fine di un'era

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view post Posted on 9/5/2015, 01:00     +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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CITAZIONE (sisteron @ 16/4/2015, 00:34) 
Svezia 1986 - Part V

Per un amore appena nato e già in crescita…un amore che vive la sua prima vera crisi e che con S.Valentino cerca di capire come si prospetterà il futuro: sarà maretta e poi l’addio o sarà, nuovamente, amore vero??

La crisi risiede a Sochaux, casa del Leone.
Anche a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, il Montecarlo del team Campione del Mondo si era rivelato ben al di sotto delle aspettative di una squadra che aveva letteralmente sbranato la stagione 1985, con le tre T16 costrette da subito ad inseguire le Lancia e con un piazzamento finale complessivamente buono per i punti ma ottenuto anche grazie a qualche disgrazia della concorrenza.
Sulle quali, ovviamente, non si può fare continuo affidamento.
La Peugeot si presenta in Svezia con l’onere di invertire almeno due tendenze che, lasciate a sé stesse, potrebbero portare ad esiti potenzialmente molto pericolosi per la squadra PTS.

La prima, momentaneamente meno preoccupante, inizia con il Montecarlo e riguarda il solo 1986: la Peugeot ha mancato l’appuntamento inaugurale monegasco, rimediando un mezzo smacco sul piano dell’immagine sportiva e rimettendoci qualche punto in classifica (senza la pezza extra-large "made in Salonen" poteva andare tanto tanto male!), insieme con la possibilità di sfruttare il potenziale pubblicitario, gentilmente concesso alla Lancia.
Pazienza….persa la battaglia c’è tutto il tempo di portare avanti la lunga campagna iridata.
Ma bisogna reagire con prontezza…già dalla Svezia.

La seconda tendenza, al contrario, dura ormai da un po’ più di tempo e con la conclusione del Montecarlo e lo start dello Swedish comincia ad assumere tinte abbastanza fosche: che lo si minimizzi o meno…è un dato di fatto che la Peugeot non riesce ad imporsi in una gara del Mondiale dal 25 agosto 1985, giorno in cui era terminato il 1000 Laghi ed era arrivata la certezza della doppia corona iridata per la Turbo 16 e per Salonen.
Da allora erano passati circa 5 mesi e mezzo e si erano disputate 4 prove del Campionato, 3 volendo considerare “trasparente” il Bandama disertato dai francesi. In questo periodo erano arrivate, è vero, due prestigiose piazze d’onore con il solito Salonen, al Sanremo ed al recente Montecarlo, ma le modalità con le quali erano state conquistate non addolcivano più di tanto l’amara pillola.

(to be continued)

Svezia 1986 - Part VI

Il Sanremo delle T16 era durato lo spazio di una manciata di speciali, poi Roehrl aveva preso nettamente il largo guidando su ritmi inimmaginabili un’auto giudicata da tutti estremamente difficile come la Sport Quattro S1 e facendo nettamente meglio delle Peugeot sulla terra, proprio il fondo sul quale le 205 avevano dimostrato di essere più forti di qualsiasi concorrenza.
A parziale giustificazione, si disse allora, la stanchezza della squadra accumulata durante l’intensa campagna iridata precedente ed il senso di appagamento per gli storici risultati ottenuti.

Del Montecarlo si è parlato abbondantemente: il risultato finale era stato tutt’alto che disprezzabile, ma l’impotenza delle Turbo 16 nelle prime fasi di gara, quando a dettare il ritmo c’erano le Lancia e Roehrl, non invogliava sicuramente all’ottimismo.
Ed è una condizione che ricorda da vicino il RAC.
Solo dopo un discreto numero di speciali le Peugeot si erano affacciate con convinzione sulle posizioni di vertice; nella prima giornata del rally l’andatura era stata un affare privato tra le debuttanti Delta S4 e l’Audi Quattro di Mikkola. Alla fine in Gran Bretagna era andata peggio, perché lo squadrone di Todt, supportato anche dal locale Sundstrom, non era riuscito a portare neppure un’auto al traguardo, chiudendo mestamente una stagione di gloria.

(to be continued)
 
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CITAZIONE (sisteron @ 9/5/2015, 02:00) 
Svezia 1986 - Part VI

Il Sanremo delle T16 era durato lo spazio di una manciata di speciali, poi Roehrl aveva preso nettamente il largo guidando su ritmi inimmaginabili un’auto giudicata da tutti estremamente difficile come la Sport Quattro S1 e facendo nettamente meglio delle Peugeot sulla terra, proprio il fondo sul quale le 205 avevano dimostrato di essere più forti di qualsiasi concorrenza.
A parziale giustificazione, si disse allora, la stanchezza della squadra accumulata durante l’intensa campagna iridata precedente ed il senso di appagamento per gli storici risultati ottenuti.

Del Montecarlo si è parlato abbondantemente: il risultato finale era stato tutt’alto che disprezzabile, ma l’impotenza delle Turbo 16 nelle prime fasi di gara, quando a dettare il ritmo c’erano le Lancia e Roehrl, non invogliava sicuramente all’ottimismo.
Ed è una condizione che ricorda da vicino il RAC.
Solo dopo un discreto numero di speciali le Peugeot si erano affacciate con convinzione sulle posizioni di vertice; nella prima giornata del rally l’andatura era stata un affare privato tra le debuttanti Delta S4 e l’Audi Quattro di Mikkola. Alla fine in Gran Bretagna era andata peggio, perché lo squadrone di Todt, supportato anche dal locale Sundstrom, non era riuscito a portare neppure un’auto al traguardo, chiudendo mestamente una stagione di gloria.

(to be continued)

Svezia 1986 - Part VII

Si dirà: “….non si può vincere per sempre”!!
Cosa direbbero all’Audi, che in una situazione abbastanza simile c’erano passati un annetto prima?

Il difficile è fare finta di nulla al pensiero di ciò che c’era stato in precedenza: dal 1000 Laghi 1984 al 1000 Laghi 1985 inclusi si erano disputate 13 prove del Mondiale, la Peugeot ne aveva vinte 10….in numeri fa una percentuale di successo del 77%! Togliendo il Bandama, disertato, fa uno score di 10 su 12 (83%)…roba da guinness dei primati.
E la Peugeot era arrivata a questi risultati in un anno o poco più dal debutto…è un passo convincersi di avere di fronte un futuro in discesa.

Ecco le ragioni per la quali la Svezia diventa per i francesi una prova d’appello da non fallire: dimostrare che le T16 sono ancora al livello delle fortissime rivali italiane….ma, ancor più, dimostrare che sono ancora al livello di loro stesse!

(to be continued)
 
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view post Posted on 13/5/2015, 23:54     +1   -1
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CITAZIONE (sisteron @ 9/5/2015, 23:58) 
Svezia 1986 - Part VII

Si dirà: “….non si può vincere per sempre”!!
Cosa direbbero all’Audi, che in una situazione abbastanza simile c’erano passati un annetto prima?

Il difficile è fare finta di nulla al pensiero di ciò che c’era stato in precedenza: dal 1000 Laghi 1984 al 1000 Laghi 1985 inclusi si erano disputate 13 prove del Mondiale, la Peugeot ne aveva vinte 10….in numeri fa una percentuale di successo del 77%! Togliendo il Bandama, disertato, fa uno score di 10 su 12 (83%)…roba da guinness dei primati.
E la Peugeot era arrivata a questi risultati in un anno o poco più dal debutto…è un passo convincersi di avere di fronte un futuro in discesa.

Ecco le ragioni per la quali la Svezia diventa per i francesi una prova d’appello da non fallire: dimostrare che le T16 sono ancora al livello delle fortissime rivali italiane….ma, ancor più, dimostrare che sono ancora al livello di loro stesse!

(to be continued)

Svezia 1986 - Part VIII

Per le squadre ufficiali restanti, il giorno di San Valentino non offre granchè da festeggiare.
La Austin si presenta a Karlstad in una situazione difficile da decifrare: il risultato del RAC poteva far supporre che la Metro 6R4 fosse una buona vettura…il risultato del Monte, pur con la giustificazione dell’inesperienza di squadra e piloti, un po’ meno.
Per il team ufficiale marchiato "Computer Vision" anche lo Swedish significa gareggiare in condizioni inedite o quasi (Wilson si era presentato da quelle parti nel 1985 per provare in anticipo cosa significasse correre sulle “piste” scandinave), ma informazioni confortanti sulla competitività della Metro potrebbero arrivare dal team semi-ufficiale Clarion, che in Svezia dà inizio ad una stagione interessante che vedrà Per Eklund disputare alcune gara del Mondiale e dell’Europeo.
E Per, oltre ad essere un buon tester, ha le conoscenze adatte a cavarsela brillantemente nel rally casalingo.

Curiosamente affronta la trasferta a Karlstad anche la Citroen.
Nulla da festeggiare in casa del Double Chevron, ci mancherebbe, dopo la clamorosa debacle monegasca; ed il Rally di Svezia non si preannuncia per nulla facile per i piloti delle BX, professionisti (nel caso di Andruet anche di talento) ma con provenienza da esperienze rallystiche diametralmente opposte.

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view post Posted on 26/5/2015, 21:54     +1   -1
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CITAZIONE (sisteron @ 14/5/2015, 00:54) 
Svezia 1986 - Part VIII

Per le squadre ufficiali restanti, il giorno di San Valentino non offre granchè da festeggiare.
La Austin si presenta a Karlstad in una situazione difficile da decifrare: il risultato del RAC poteva far supporre che la Metro 6R4 fosse una buona vettura…il risultato del Monte, pur con la giustificazione dell’inesperienza di squadra e piloti, un po’ meno.
Per il team ufficiale marchiato "Computer Vision" anche lo Swedish significa gareggiare in condizioni inedite o quasi (Wilson si era presentato da quelle parti nel 1985 per provare in anticipo cosa significasse correre sulle “piste” scandinave), ma informazioni confortanti sulla competitività della Metro potrebbero arrivare dal team semi-ufficiale Clarion, che in Svezia dà inizio ad una stagione interessante che vedrà Per Eklund disputare alcune gara del Mondiale e dell’Europeo.
E Per, oltre ad essere un buon tester, ha le conoscenze adatte a cavarsela brillantemente nel rally casalingo.

Curiosamente affronta la trasferta a Karlstad anche la Citroen.
Nulla da festeggiare in casa del Double Chevron, ci mancherebbe, dopo la clamorosa debacle monegasca; ed il Rally di Svezia non si preannuncia per nulla facile per i piloti delle BX, professionisti (nel caso di Andruet anche di talento) ma con provenienza da esperienze rallystiche diametralmente opposte.

(to be continued)

Svezia 1986 - Part IX

Il ruolo del convitato di pietra spetta all’Audi…
La casa di Ingolstadt, che aveva fatto dal 1981 dello Svezia una specie di feudo personale, almeno fino all’invasione delle T16 dell’anno precedente, decide di non presentarsi. Forse memore dei gravissimi problemi alle gomme accusati nel 1985, problemi che la maggiore potenza della S1 difficilmente avrebbe aiutato a risolvere.
Si dice inoltre che l’importatore locale, desideroso di fare risultato (e immagine) con le auto Gr.A affidate ad Ericsson e Pettersson, abbia espressamente domandato all’Audi di non partecipare alla trasferta.

L’Audi assegna allora ai due svedesi lo status di ufficiali, nominandoli per raccogliere i punti derivanti da un eventuale buon piazzamento e, molto probabilmente, dirotta Roehrl e Mikkola sui test che avrebbero dovuto portare alla nuova Gr.S Audi, programma che nei primi mesi del 1986 occupava ancora buona parte delle energie dei tecnici bavaresi.
Tutto sommato un peccato, perchè Roehrl aveva dimostrato di sapersela cavare bene sulla neve e Mikkola, dopotutto, era uno che da quelle parti era sempre andato molto forte, tanto da essere riuscito ad avere la meglio anche sugli specialisti locali.
Alla luce della prestazione, complessivamente buona, del Montecarlo, le Quattro in Svezia avrebbero anche potuto avere qualche chance di inserirsi nella lotta per le prime posizioni.

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view post Posted on 27/5/2015, 05:15     +1   -1

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Non avrebbero potuto mandare anche loro con le Gr. A?
 
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Peugeot 205 Turbo 16

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CITAZIONE (kgb3 @ 27/5/2015, 06:15) 
Non avrebbero potuto mandare anche loro con le Gr. A?

Idea molto interessante, che meriterebbe anche approfondimenti (venne loro domandato?) ma difficilmente applicabile per diversi motivi...
Il primo è appunto il ruolo dell'importatore locale, il cui interesse è duplice: fare ben figurare i propri piloti, che dopotutto sono foraggiati da lui, e far ben figurare le proprie auto...che poi sono quelle che andrà a vendere nelle concessionarie. Perchè se allo Swedish una 80 Quattro fa buon risultato con Ericsson e Pettersson (con tutto il rispetto) si dirà che il merito è soprattutto della vettura; se la stessa auto fa buon risultato con Mikkola e Roehrl si griderà al miracolo dei due campionissimi. Come del resto era accaduto nel 1983 con Blomqvist.

Il secondo è legato ai piani dell'Audi, che sono ancora confusi. In quel momento è ancora d'attualità l'idea di continuare nel Mondiale e di continuare lo sviluppo della Gr.S. Quindi le priorità degli equipaggi titolari sono rivolte in questa direzione.

Il terzo è la probabile risposta negativa ad una simile proposizione. Roehrl non smania per partecipare ai rally nordici e Mikkola è nel pieno di un periodo nel quale il suo distacco dal rallysmo attivo è evidente. Anni dopo, con le Mazda, riprenderà a partecipare con maggiore frequenza alle gare, forse colpito da un po' di nostalgia, ma tra il 1985 ed il 1986 la voglia di Hannu di centellinare le partecipazioni è un dato di fatto. E nessuno dei due avrebbe espresso gradimento all'idea di disputare un rally con la certezza di non poter puntare al successo. Forse Mikkola avrebbe potuto cedere..per spirito di abnegazione nei confronti del proprio team...ma posso solo immaginare la risposta del tedesco all'ipotesi di fare un rally in Svezia con un'auto di Gr.A...
 
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view post Posted on 29/5/2015, 05:13     +1   -1

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view post Posted on 29/5/2015, 09:29     +1   -1
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CITAZIONE (sisteron @ 26/5/2015, 22:54) 
Svezia 1986 - Part IX

Il ruolo del convitato di pietra spetta all’Audi…
La casa di Ingolstadt, che aveva fatto dal 1981 dello Svezia una specie di feudo personale, almeno fino all’invasione delle T16 dell’anno precedente, decide di non presentarsi. Forse memore dei gravissimi problemi alle gomme accusati nel 1985, problemi che la maggiore potenza della S1 difficilmente avrebbe aiutato a risolvere.
Si dice inoltre che l’importatore locale, desideroso di fare risultato (e immagine) con le auto Gr.A affidate ad Ericsson e Pettersson, abbia espressamente domandato all’Audi di non partecipare alla trasferta.

L’Audi assegna allora ai due svedesi lo status di ufficiali, nominandoli per raccogliere i punti derivanti da un eventuale buon piazzamento e, molto probabilmente, dirotta Roehrl e Mikkola sui test che avrebbero dovuto portare alla nuova Gr.S Audi, programma che nei primi mesi del 1986 occupava ancora buona parte delle energie dei tecnici bavaresi.
Tutto sommato un peccato, perchè Roehrl aveva dimostrato di sapersela cavare bene sulla neve e Mikkola, dopotutto, era uno che da quelle parti era sempre andato molto forte, tanto da essere riuscito ad avere la meglio anche sugli specialisti locali.
Alla luce della prestazione, complessivamente buona, del Montecarlo, le Quattro in Svezia avrebbero anche potuto avere qualche chance di inserirsi nella lotta per le prime posizioni.

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Svezia 1986 - Part X

Piccola curiosità degna di nota prima di entrare nel vivo della gara: in occasione della trasferta in terra di Svezia la Peugeot coglie l’opportunità per festeggiare i titoli iridati conquistati la stagione precedente incaricando il regista Jean-Louis Mourey di realizzare un mini-film celebrativo (gli stessi personaggi si ritroveranno due anni più tardi in occasione della vittoriosa Pikes Peak di Vatanen, producendo un’altra grande opera).
Il risultato, per durata una di circa 5 minuti, è un piccolo capolavoro intitolato “La dernière seconde”, diventato un classico del genere (da anni è disponibile su youtube) e giustamente premiato in occasione del Festival del film sportivo di Lille con il premio della stampa.
Protagonisti, in un idilliaco notturno svedese, la Peugeot 205 Turbo 16 (Evo 2), regina dei rally, ed i suoi alfieri iridati, Timo Salonen e Seppo Harjanne.
Probabilmente uno dei migliori video rallystici mai realizzati.

Video

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Il debutto della nuova Ford RS200 (qui con Blomqvist al volante). Uno dei principali motivi d'interesse del Rally di Svezia...

wtsrw5

Edited by sisteron - 8/10/2019, 22:35
 
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La vettura gemella affidata a Kalle Grundel, l'occasione della vita per il driver svedese...

2iqzujb

Edited by sisteron - 8/10/2019, 22:35
 
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Juha Kankkunen - Juha Piironen
36th International Swedish Rally 1986 (Peugeot 205 Turbo 16)

313psmx

(Piazzamento finale: 1st)

Edited by sisteron - 8/10/2019, 22:36
 
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Markku Alen - Ilkka Kivimaki
36th International Swedish Rally 1986 (Lancia Delta S4)

5uk6yu

(Piazzamento finale: 2nd)

Edited by sisteron - 8/10/2019, 22:36
 
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view post Posted on 17/9/2015, 20:35     +1   -1
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Timo Salonen - Seppo Harjanne
36th International Swedish Rally 1986 (Peugeot 205 Turbo 16)

2eq47bt

(Piazzamento finale: retired)

Edited by sisteron - 8/10/2019, 22:37
 
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Fede8888
view post Posted on 4/10/2015, 04:03     +1   -1




Avrei una domanda, se in Corsica Saby si ritira come hanno fatto tutti gli ufficiali...fermo restando il rally di Sanremo annullato...che succede al mondiale marche?
 
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view post Posted on 4/10/2015, 16:21     +1   -1
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CITAZIONE (Fede8888 @ 4/10/2015, 05:03) 
Avrei una domanda, se in Corsica Saby si ritira come hanno fatto tutti gli ufficiali...fermo restando il rally di Sanremo annullato...che succede al mondiale marche?

Ciao!
Sarebbe successo che la Peugeot non avrebbe vinto il Marche in occasione del 1000 Laghi, dato che subito dopo la prova finlandese i francesi avrebbero avuto 121 punti contro i 119 della Lancia, ottenuti in entrambi i casi con 7 risultati utili e dunque senza scarti. In attesa dell'annullamento del Sanremo la Peugeot sarebbe rimasta ferma a 121 mentre la Lancia avrebbe dovuto scartare uno dei due terzi posti, passando comunque a condurre la classifica con 125 pt.
Il Mondiale si sarebbe giocato al RAC dove la vittoria di Salonen avrebbe fruttato alla Peugeot 10 punti (20 meno lo scarto di 10 del Safari) ed il secondo posto ne avrebbe fruttati 3 alla Lancia (17 meno lo scarto di un altro terzo posto). Il bilancio finale sarebbe stato comunque favorevole alla Peugeot, campione del mondo per 131 a 128.
Se invece saltiamo di netto il Sanremo annullato la Peugeot avrebbe concluso il Mondiale 131 a 122.
Spero che sia tutto chiaro...
 
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