CITAZIONE (sisteron @ 14/5/2015, 00:54)
Svezia 1986 - Part VIII
Per le squadre ufficiali restanti, il giorno di San Valentino non offre granchè da festeggiare.
La Austin si presenta a Karlstad in una situazione difficile da decifrare: il risultato del RAC poteva far supporre che la Metro 6R4 fosse una buona vettura…il risultato del Monte, pur con la giustificazione dell’inesperienza di squadra e piloti, un po’ meno.
Per il team ufficiale marchiato "Computer Vision" anche lo Swedish significa gareggiare in condizioni inedite o quasi (Wilson si era presentato da quelle parti nel 1985 per provare in anticipo cosa significasse correre sulle “piste” scandinave), ma informazioni confortanti sulla competitività della Metro potrebbero arrivare dal team semi-ufficiale Clarion, che in Svezia dà inizio ad una stagione interessante che vedrà Per Eklund disputare alcune gara del Mondiale e dell’Europeo.
E Per, oltre ad essere un buon tester, ha le conoscenze adatte a cavarsela brillantemente nel rally casalingo.
Curiosamente affronta la trasferta a Karlstad anche la Citroen.
Nulla da festeggiare in casa del Double Chevron, ci mancherebbe, dopo la clamorosa debacle monegasca; ed il Rally di Svezia non si preannuncia per nulla facile per i piloti delle BX, professionisti (nel caso di Andruet anche di talento) ma con provenienza da esperienze rallystiche diametralmente opposte.
(to be continued)
Svezia 1986 - Part IXIl ruolo del convitato di pietra spetta all’Audi…
La casa di Ingolstadt, che aveva fatto dal 1981 dello Svezia una specie di feudo personale, almeno fino all’invasione delle T16 dell’anno precedente, decide di non presentarsi. Forse memore dei gravissimi problemi alle gomme accusati nel 1985, problemi che la maggiore potenza della S1 difficilmente avrebbe aiutato a risolvere.
Si dice inoltre che l’importatore locale, desideroso di fare risultato (e immagine) con le auto Gr.A affidate ad Ericsson e Pettersson, abbia espressamente domandato all’Audi di non partecipare alla trasferta.
L’Audi assegna allora ai due svedesi lo status di ufficiali, nominandoli per raccogliere i punti derivanti da un eventuale buon piazzamento e, molto probabilmente, dirotta Roehrl e Mikkola sui test che avrebbero dovuto portare alla nuova Gr.S Audi, programma che nei primi mesi del 1986 occupava ancora buona parte delle energie dei tecnici bavaresi.
Tutto sommato un peccato, perchè Roehrl aveva dimostrato di sapersela cavare bene sulla neve e Mikkola, dopotutto, era uno che da quelle parti era sempre andato molto forte, tanto da essere riuscito ad avere la meglio anche sugli specialisti locali.
Alla luce della prestazione, complessivamente buona, del Montecarlo, le Quattro in Svezia avrebbero anche potuto avere qualche chance di inserirsi nella lotta per le prime posizioni.
(to be continued)