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Mondiale Rally 1984, L'Audi vince...la Peugeot convince

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view post Posted on 29/5/2013, 20:40     +1   +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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Ciao a tutti!

Che dire della stagione 1984?
Tutto sommato che fu una stagione “tranquilla”.
Fu l’ultimo anno del glorioso Gruppo B nel quale, nel bilancio di fine anno, non vi furono note da aggiungere alla voce “gravi incidenti e morti”, anche se in occasione del Sanremo una sfortunata uscita di strada di Caneva provocò il ferimento abbastanza serio di alcuni spettatori; fu anche il primo anno, da qualche tempo, nel quale il risultato finale non si discostava più di tanto dai pronostici. Doveva essere l’anno dell’Audi….e l’Audi vinse. E senza neppure faticare più di tanto.
Oltre che della Quattro, il 1984 divenne anche l’anno della Peugeot; l’anno del debutto in gara della prima Gruppo B di “2^ generazione” che, già fortissima in quell’anno, diventerà Regina dei Rally nel 1985.

Nel complesso si potrebbe pensare di suddividere la stagione in due parti:

- per i primi 2/3 del campionato, fino all’Argentina, il pallino è saldamente nelle mani dell’Audi, che vince 6 gare su 8. Le escluse sono il Safari, che fu una grande delusione per i tedeschi ma che era pur sempre una gara anomala, ed il Tour de Corse, dove le Quattro partivano più sfavorite che mai. Credo che se ad Ingolstadt avessero potuto disporre di un arsenale di missili cruise non avrebbero esitato a cancellare dalle carte geografiche l’isola di Napoleone!In quell’occasione, oltretutto, aveva debuttato in gara la Sport Quattro, evento del quale in pochi si accorsero, dato che il rally non andò benissimo e, nel contempo, l’altra debuttante, la T16, aveva preso il comando della generale e per almeno un paio di giorni aveva dato lezioni di rallysmo al resto della compagnia.

- le restanti quattro gare, a parte il Bandama vinto da Blomqvist, furono l’apoteosi della 205 Turbo 16 e di Ari Vatanen. Tre vittorie ottenute con un dominio frequentemente imbarazzante (per gli altri!). Oltretutto su terreni molto adatti per dare prova delle qualità della macchina. Il 1000 Laghi è il rally ideale per testare la velocità e la stabilità nel veloce di una vettura; il Sanremo ed il RAC erano due gare a percorso misto, con alternanza di asfalto e terra (nel secondo, molto spesso, nella stessa PS), quindi un buon banco di prova per la versatilità.

A fine anno l’Audi è meritatamente campione…ma già sa di quale “morte” sarebbe stata destinata a morire!

Breve elenco dei rally in calendario e del vincitore finale di ciascuno:

- 52nd Rallye Automobile de Monte-Carlo - Roehrl-Geistdorfer (Audi Quattro A2)
- 34th International Swedish Rally - Blomqvist-Cederberg (Audi Quattro A2)
- 18th Vinho do Porto Rallye de Portugal - Mikkola-Hertz (Audi Quattro A2)
- 32nd Marlboro Safari Rally Kenya - Waldegaard-Thorszelius (Toyota Celica Twincam Turbo)
- 28th Tour de Corse - Alen-Kivimaki (Lancia Rally 037)
- 31st Acropolis Rally - Blomqvist-Cederberg (Audi Quattro A2)
- 14th Sanyo Rally of New Zealand - Blomqvist-Cederberg (Audi Quattro A2)
- 4th Marlboro Rally of Argentina YPF Cordoba - Blomqvist-Cederberg (Audi Quattro A2)
- 34th 1000 Lakes Rally - Vatanen-Harryman (Peugeot 205 Turbo 16)
- 26th Rallye Sanremo - Vatanen-Harryman (Peugeot 205 Turbo 16)
- 16th Rallye Cote d'Ivoire - Blomqvist-Cederberg (Audi Sport Quattro)
- 40th Lombard RAC Rally - Vatanen-Harryman (Peugeot 205 Turbo 16)

TITOLO COSTRUTTORI: Audi (Quattro)
TITOLO PILOTI: Blomqvist – Cederberg (Audi)

Prossimamente qualche analisi sui singoli rally del Mondiale.
 
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view post Posted on 30/5/2013, 12:52     +1   -1

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C'è poco da aggiungere.
giusto per dare un po di sale alla discussione possiamo dire che l'Audi decise che doveva essere l'anno di Blomqvist con gli altri piloti che contrattualmente dovevano satere ai loro posti. Rhorl accettò con la clausola di essere libero al Monte dove puntalmente vinse.
Per la Lancia invece anno in sordina con l'unico acuto di Alen in Corsica dove vinse dopo il ritiro di Vatanen che stava dominando.
 
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view post Posted on 30/5/2013, 15:33     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 30/5/2013, 13:52) 
C'è poco da aggiungere.
giusto per dare un po di sale alla discussione possiamo dire che l'Audi decise che doveva essere l'anno di Blomqvist con gli altri piloti che contrattualmente dovevano satere ai loro posti. Rhorl accettò con la clausola di essere libero al Monte dove puntalmente vinse.
Per la Lancia invece anno in sordina con l'unico acuto di Alen in Corsica dove vinse dopo il ritiro di Vatanen che stava dominando.

Qualcosina si può sempre dire...
per esempio il Portogallo ed il Nuova Zelanda non furono vittorie Audi proprio così scontate.
Così come il RAC fu una gara molto emozionante, con un testa a testa finale da brividi.
 
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view post Posted on 28/6/2013, 23:06     +1   -1
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Ciao! Nutriamo un poco questo topic ancora alle prime armi!

L’analisi della stagione 1984 non può che partire dal Rallye di Montecarlo.
Al momento mi limiterò a delineare i temi caratteristici dei singoli rally. La mia, quindi, non vuole essere una descrizione dettagliata dell’andamento delle gare. In futuro, magari con la collaborazione di qualche anima pia e bene informata, nulla ci vieta di scendere a particolari.

Tema del Monte, uno solamente: Walter Roehrl.
Il tedesco conquista il quarto Montecarlo in carriera, con l’ennesima vettura differente, appaia Sandro Munari e, almeno fino all’arrivo di Loeb, si può fregiare beato del titolo di “Monsieur Montecarlo”. Prima della partenza i più ritenevano che per il campione 80/82 non sarebbe stato facile riprendersi la gara a lui più cara. A suo sfavore la necessità di approcciarsi alla nuova vettura ed alla presenza di un paio di ruote motrici in più rispetto al solito, nonché i due compagni di squadra scandinavi, Mikkola e Blomqvist, decisamente competitivi e decisamente più allenati di lui a gestire la potenza e le reazioni della Quattro.

Roehrl fa finta di niente e parte all’attacco, vincendo speciali (tra cui il Burzet e St.Bonnet-le-Froid) e battagliando con Blomqvist. Che almeno nelle prime fasi di gara, però, gli è tendenzialmente davanti. A Walter i conti non tornano…..
….si narra che la temperatura nel motorhome della HB Audi Team divenne incandescente quanto un Roehrl decisamente in scarsa vena diplomatica venne messo a conoscenza del fatto che:
1) Il suo DS Roland Gumpert riteneva che l’ingaggio del bavarese in un team Audi che già schierava Mikkola e Blomqvist poteva ritenersi abbastanza superflua;
2)…in conseguenza a ciò i due di cui sopra avrebbero beneficiato della prima scelta relativamente alle gomme.
Alla fine si giunse ad accordo di pace: liberi tutti al Monte in cambio di un prosieguo di stagione in trincea, in buona parte dedicato allo sviluppo della Sport Quattro. La lotta per il Titolo sarebbe stato affare tra il finlandese e lo svedese.
Arrivato l’accordo…finisce anche il rally, perché Roehrl fa segnare una sequenza di 6 migliori tempi, si libera di Blomqvist (che resiste strenuamente) e va a vincere il rally.

Il podio di Montecarlo ripaga Ingolstadt delle delusioni degli anni precedenti: un tripudio di Quattro gialle e bianche (Mikkola e buon terzo, anche se staccato di 12 minuti!). Da segnalare le 15 vittorie in speciale di Roehrl, le 9 di Blomqvist…e le 2 di Attilio Bettega!
In altre parole: gli altri…che fine hanno fatto?

Per chi non avesse dimestichezza con il Monte ’84 ne consiglio la visione in separata sede da uno Svezia di qualsiasi anno…c’è il serio rischio di non capire dove inizi l’uno e dove finisca l’altro! Neve, neve, neve e ancora neve. Sommata a tempeste “stile artico” al Burzet. E quando non nevica, strade bagnate dalla pioggia battente. Nel complesso delle condizioni di gara che favorivano nettamente le già fortissime Audi.
A ciò va aggiunto che, per sua stessa ammissione, la Pirelli non si era preparata ad affrontare un rally che pareva una traversata antartica. Infatti le nuove Lancia 037, evolute nella meccanica, pagarono un conto pesantissimo e finirono per essere battute dalla Renault 5 Turbo di J.L.Therier, che oltre ad un mezzo decisamente più a suo agio sulla neve, era pure un pilota piuttosto “bravino” quando si trattava di affrontare un Montecarlo.

Da segnalare, oltre al debutto al Monte di Biasion (6th), un buon 7th posto di Darniche, davanti ad Alen con l’Audi 80 Quattro ed il 9th assoluto di Grundel con al VW Golf GTi, a pari tempo con la Nissan 240 RS di Salonen. Entrambi miracolati dalle condizioni meteo e probabilmente convinti di aver sbagliato aereo e di aver partecipato al Arctic Rally.
 
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view post Posted on 1/7/2013, 12:11     +1   -1

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Della questione gomme di Rhorl ho letto anche io. Pare che gli montassero comme di seconda scelta. Certo che questi team manager non li capirò mai: se leggi le storie di Rally si evince che in un gran numero di casi ci siano stati equipaggi boicottati dalla propria squadra. Uno prende Rhorl e poi lo gomma con pneumatici di scarto per non farlo vincere..... roba da matti...
 
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view post Posted on 1/7/2013, 12:33     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 1/7/2013, 13:11) 
Della questione gomme di Rhorl ho letto anche io. Pare che gli montassero comme di seconda scelta. Certo che questi team manager non li capirò mai: se leggi le storie di Rally si evince che in un gran numero di casi ci siano stati equipaggi boicottati dalla propria squadra. Uno prende Rhorl e poi lo gomma con pneumatici di scarto per non farlo vincere..... roba da matti...

Effettivamente non tutti i DS hanno sempre brillato per lucidità nelle scelte...valli a capire!!
Oggettivamente ho sempre trovato che Gumpert fosse una persona "bella", una persona appassionata ma dotata di un gran senso della misura e dell'educazione. Ed è risaputo che fosse dotato di una maggiore competenza tecnica, da meccanico puro (basti vederlo riparare la vettura di Mikkola in mezzo alla giungla nel Bandama '82 o durante il 1000 Laghi '83), piuttosto che di capacità da Team Manager.

Riguardo a quell'episodio, posso solo pensare che magari non fosse in buoni rapporti già da prima con Roehrl.
Anche se ritengo che dietro la scelta di penalizzarlo potesse esserci un marcato "spirito di corpo": Mikkola e Blomqvist (e la Mouton) erano gli alfieri che avevano reso grande il nome Audi partendo dal nulla, quando gli avversari ridevano e si domandavano "...l'Audi?ma che marca è??". Roehrl era "l'intruso", tirato dentro dalla società madre. Oltretutto quello che nei due anni precedenti aveva contribuito notevolmente a ridurre le vittorie della Quattro.
Mi sembra probabile che da parte di Gumpert potesse esserci un po' di fastidio nel trovarsi questo nuovo nome, di peso, in un ambiente che somigliava molto ad una famiglia. E se non mi sbaglio, il 1984 sarà anche l'ultimo suo anno da DS.
 
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view post Posted on 1/7/2013, 12:42     +1   -1

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Si Gumpert, ma in generale il Team Audi, ha dilapitado parecchi successi pur avendo la macchina da battere dal 1981 al 1984 principalmente per errori di gestione della stagione e delle singole gare.

Pe rquanto riguarda la stagione '84 ho letto anche io quanto da te riportato: ovvero che a Rhorl fecero pagare il fatto di aver corso a lungo per la concorrenza ed aver contibuito alle sconfitte Audi, quella dell'83 in primis
 
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view post Posted on 1/7/2013, 22:53     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 1/7/2013, 13:42) 
Si Gumpert, ma in generale il Team Audi, ha dilapitado parecchi successi pur avendo la macchina da battere dal 1981 al 1984 principalmente per errori di gestione della stagione e delle singole gare.

Nell'1981, al debutto, qualche errore ci può anche stare. Oltretutto il primo DS, Treser, venne clamorosamente cacciato dopo il la vergognosa squalifica dell'Acropoli.
Il 1982 era stato decisamente migliore, magari tra 1000 Laghi e Sanremo avrebbero potuto provare a fare qualcosa di più per dare una mano alla Mouton, ma è probabile che fossero molto presi dalla necessità di incamerare punti pesanti per strappare il Marche alla Opel, come poi accadde.
Il 1983 non fu un anno tanto buono. Ed agli errori del team, come hai evidenziato, aggiungerei anche qualche carenza di affidabilità inaspettata da un'auto campione del mondo. Probabilmente legati alle modifiche apportate alla nuova A2. Al 1000 Laghi Mikkola vinse per un pelo dopo aver rischiato di non partire ad un'assistenza. Ed il ritiro al Sanremo, che segui altri disastri all'Acropoli ed al Nuova Zelanda, spalancò le porte del Mondiale alla Lancia.
Da un team che vince il Mondiale e conquista 7 rally del campionato ti potresti aspettare che ormai abbia risolto i problemi di affidabilità del mezzo....invece....
 
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view post Posted on 24/7/2013, 20:03     +1   -1
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Il podio targato HB Audi Team del Montecarlo:

Walter Roehrl - Christian Geistdorfer (1st)
a_54

Stig Blomqvist - Bjorn Cederberg (2nd)
b_62

Hannu Mikkola - Arne Hertz (3rd)
c_29

Edited by sisteron - 29/9/2019, 23:13
 
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view post Posted on 23/8/2013, 10:43     +1   -1
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Il 4th assoluto del Monte: un superbo Therier con la R5 Turbo DIAC

k_28
(Nella tormenta al Burzet)

sx

kk_2

Edited by sisteron - 29/9/2019, 23:20
 
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view post Posted on 9/9/2013, 17:57     +1   -1
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Un altra immagine di Therier in azione tra muri di neve "svedesi"

h_37

Edited by sisteron - 29/9/2019, 23:17
 
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view post Posted on 9/9/2013, 22:16     +1   -1
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Edited by sisteron - 29/9/2019, 23:14
 
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Vorrei esporre una mia considerazione anche se non strettamente pertinente a questo topic.

La 037 dopo l'anno magico 1983, risultò irremediabilmente superata dalla concorrenza (parlando di Campionato del Mondo, perchè a livello di campionati regionali vinse ancora tantissimo). Secondo voi poteva essere trasformata in una macchina top per gare Africane? Secondo me se adeguatamente sviluppata in quel senso poteva contendere alla Toyota la corona di regina d'africa nel triennio '84-'85. Voi che en pensate? Certo l'investimento economico sarebbe stato notevole...
 
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view post Posted on 11/9/2013, 13:03     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 11/9/2013, 12:49) 
Vorrei esporre una mia considerazione anche se non strettamente pertinente a questo topic.

La 037 dopo l'anno magico 1983, risultò irremediabilmente superata dalla concorrenza (parlando di Campionato del Mondo, perchè a livello di campionati regionali vinse ancora tantissimo). Secondo voi poteva essere trasformata in una macchina top per gare Africane? Secondo me se adeguatamente sviluppata in quel senso poteva contendere alla Toyota la corona di regina d'africa nel triennio '84-'85. Voi che en pensate? Certo l'investimento economico sarebbe stato notevole...

Sostanzialmente l'idea non è malvagia. La 037 vanta tre partecipazioni al Safari (nel 1986 in sostituzione della S4 ritenuta ancora troppo acerba per misurarsi nella maratona africana) con risultati lusinghieri. Nel 1986 andò a podio con Alen, l'anno prima Bettega fu anche in testa alla gara...
Il problema, al di là dell'investimento economico, sono gli obiettivi di casa Lancia, molto differenti da quelli Toyota.

Intanto la penetrazione allora come oggi dei marchi italiani in Africa è sostanzialmente prossima a zero.
Diversissimo il caso delle marche asiatiche, che da decenni hanno stabilito profonde radici nel continente, in particolare nel settore orientale e meridionale. Questo, oltretutto, in analogia ad una marcata penetrazione di popolazione asiatica che fin dai primi del '900 ha "colonizzato" l'Africa, spesso assumendo ruoli sociali di prestigio (e i vari Metha e Singh sono lì a confermarcelo, appartenendo entrambi a famiglie molto molto benestanti). Le marche europee pure (no Ford, no derivati GM) che nel tempo sono riuscite a dare origine ad una significativa rete commerciale in Africa sono la Mercedes (forte del suo prestigio e della proverbiale robustezza) e le case francesi, Renault e Peugeot (meno Citroen). Queste ultime, in particolare, in tutta la parte nord-occidentale del continente, quella che a suo tempo fu colonia della Francia e che ancora oggi mantiene un rapporto privilegiato.
Casualmente la Mercedes, le giapponesi e le francesi sono proprio le case che si diedero battaglia in Africa per tutti gli anni '70 ed '80. Per questi marchi poteva avere un senso realizzare modelli quasi esclusivamente dedicati alle maratone. O dirottare sulle maratone gli sforzi del team non appena appurato che i loro modelli non sarebbero riusciti ad arrivare al top sugli altri terreni (cosa che fece Toyota con al Celica TTC).

La Lancia, al contrario, aveva quale obiettivo il Mondiale, per vincere il quale era necessario sviluppare modelli sempre tecnologicamente aggiornati, che poco erano congegnali alle gare africane.
In sostanza, al di là dei soldi è poco probabile che Lancia avesse un interesse specifico a concentrarsi su di un modello solo per il Safari, magari sottraendo risorse dallo sviluppo di un nuovo modello da assoluto come la S4.

Bell'idea, comunque!!
 
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view post Posted on 12/9/2013, 11:50     +1   -1

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Sisteron la tua anilisi è perfetta. La mia era una considerazione sulle caratteristiche della macchina.
 
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