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Toyota Celica GT-4 (ST165)

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view post Posted on 2/11/2013, 22:25     +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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Ancora assente qui su Rallymania un topic dedicato alla seconda, anche se solo cronologicamente, grande rivale della Lancia Delta Gr.A (la prima, in ordine di tempo, fu la Mazda 323 Turbo 4WD…ma dubito che trascorse le prime tre gare della stagione 1987 a Torino si siano ancora ricordati della sua esistenza!!).

La Celica GT-4, invece, fu rivale vera e temuta. È la prima vettura da rally Toyota a trazione integrale (tralasciando i prototipi di Gr.S della MR222).
Al momento del debutto, inoltre, presenta alcuni elementi tecnologici innovativi: la trasmissione X-Trac (allora praticamente agli inizi della propria storia), il differenziale centrale idraulico (in un periodo in cui il giunto viscoso andava ancora per la maggiore), la strumentazione interna Stack.

La prima apparizione è al Tour de Corse 1988. Considerando la tradizione Toyota nei rally almeno fino a quel momento, costituita da una consolidata reputazione di competitività nelle gare di maggior durezza (rigorosamente sterrate), difficile pensare ad un appuntamento d’esordio più inconsueto. E difficile pensare ad un appuntamento meno azzeccato se si considerano i piloti a cui era affidata la neonata Gr.A: Juha Kankkunen e Kenneth Eriksson…probabilmente in pochi più di loro hanno mai odiato l’asfalto!!Ed in Corsica c’era solamente quello. Lo svedese riuscirà comunque ad arrivare al traguardo, 6th.

Già al successivo Acropoli la nuova arma Toyota riesce ad issarsi in testa ad un rally, seppure per lo spazio di una speciale. La vettura soffre ancora per i tipici problemi di gioventù ma è tendenzialmente veloce e denota un ottimo potenziale. Al RAC di fine anno KKK è a lungo in lizza per la vittoria; alla fine si ritira ma la Celica ottiene comunque il suo primo podio con l’eterno Bjorn Waldegaard.

L’anno successivo arriva Sainz; la GT-4 continua, tuttavia, a mostrare prestazioni altalenanti. Al Rally d’Australia, con Kankkunen, si impone per la prima volta in una prova del Mondiale.
Dal 1990, complice la definitiva esplosione dello spagnolo, i risultati di prestigio e le vittorie cominciano ad arrivare con regolarità e la Celica ST165 riesce un quello che pareva un miracolo: riesce a strappare un Titolo Mondiale, seppure sia quello piloti, alla Lancia.
La stagione successiva, impiegata per l’ultimo anno in forma ufficiale, contenderà a lungo il titolo alla Delta. Dal Montecarlo ’92 la gloriosa GT-4 lascerà il posto alla rinnovata Turbo 4WD (ST185), salvo vincere un’ultima volta (la 13th), con il semi-ufficiale Jonsson, il Rally di Svezia.


Kenneth Eriksson e Peter Diekmann durante il Tour de Corse del debutto

y_43

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:05
 
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view post Posted on 4/11/2013, 00:33     +1   -1
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Kankkunen e Piironen durante il vittorioso Rally d'Australia 1989.
Per la Celica GT-4 sarà il primo trionfo nel Campionato del Mondo

k_34

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:15
 
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view post Posted on 4/11/2013, 13:45     +1   -1

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Ottima macchina che ha avuto la sfortuna di incintrare sui suoi passi la Delta.....

Rispetto a questa aveva anche delle soluzioni tecnologiche all'avanguardia, ma nel complesso ero meno maneggevole e si adattava con più difficoltà a situazioni diverse da quelle attese, in un'epoca in cui con gare di 4000km mista terra asfalto l'adattabilità era un must.

Credo di aver letto (e magari qualche pilota mi confermi o smentisca) che l'impostazione di guida da GT (sedile basso e parabrezza molto piatto) rendeva difficoltosa la guida di notte e con la nebbia. La Delta invece con la sua posizione di guida eretta era più adatta a questi scenari.
 
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view post Posted on 4/11/2013, 23:44     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 4/11/2013, 13:45) 
Ottima macchina che ha avuto la sfortuna di incintrare sui suoi passi la Delta.....

Rispetto a questa aveva anche delle soluzioni tecnologiche all'avanguardia, ma nel complesso ero meno maneggevole e si adattava con più difficoltà a situazioni diverse da quelle attese, in un'epoca in cui con gare di 4000km mista terra asfalto l'adattabilità era un must.

Credo di aver letto (e magari qualche pilota mi confermi o smentisca) che l'impostazione di guida da GT (sedile basso e parabrezza molto piatto) rendeva difficoltosa la guida di notte e con la nebbia. La Delta invece con la sua posizione di guida eretta era più adatta a questi scenari.

Ciao alenkivimaki!!
Non saprei se la posizione di guida o la forma del corpo vettura abbiano potuto influenzare in modo significativo le prestazioni. E' anche possibile!

In generale la GT-4 evidenziò da subito quelle carenze che l'accompagneranno nella sua carriera, dovute per lo più al problema di raffreddare adeguatamente il motore. Con gli anni la situazione venne migliorata, ma per fare il salto di qualità definitivo Toyota ha dovuto attendere la ST 185.

Riguardo al paragone con la rivale Delta, Andersson, in un’intervista di qualche anno fa (riportata lo scorso anno da Grace), riteneva che il corpo vettura della Celica, derivando da una vettura sportiva piuttosto che da una berlina hatchback, presentava maggiori vantaggi rispetto a quello della Lancia, dando origine ad un modello rallysticamente più competitivo. E riteneva, in tutta sincerità, che la squadra italiana avesse dovuto impiegare notevolissimi sforzi, tecnici ed economici, per mantenere costantemente la Delta ai quei livelli di competitività. Diciamo che era sorpreso che la Celica non fosse riuscita ad avere la meglio sulla Delta.

Premettendo che la Delta è un’auto nata e cresciuta superbamente e che nelle vittorie c’era, e molto, lo zampino di un’organizzazione perfetta, alcune delle considerazioni di Andersson non sono proprio campate in aria. La Celica, derivando da una GT, aveva una migliore aerodinamica ed un baricentro più basso. Il passo era maggiore (più stabilità nel veloce, cosa che in effetti venne messa in evidenza dalle vittorie di Sainz in certi rally, come il NZ o il 1000 Laghi) e, soprattutto, il bilanciamento dei pesi era complessivamente migliore. Rispetto alla rivale pagava l'ingombro maggiore, penalizzante nello stretto.

C'è un elemento, almeno secondo me, che evidenzia bene ciò che intendeva Andersson.
Se confrontiamo una Celica del 1988 ed una Celica di fine 1992 (ST 185), non notiamo cambiamenti sostanziali. C’è stato un affinamento, miglioramenti meccanici, ma il corpo vettura ed il telaio hanno mantenuto a grandi linee invariate le loro caratteristiche, sia come dimensioni sia come comportamento dinamico. Bisognerà attendere la ST 205 per vedere una Celica davvero differente (peggiore!).
Prendiamo la Delta del 1988: nelle prime gare correva ancora la 4WD, poi arrivò l’Integrale. Prendiamo l’Integrale Evoluzione del 1992. Che ci siano stati interventi massicci sull’auto e sul corpo vettura è molto evidente. Bravura della Lancia a fare in modo che tutte queste continue evoluzioni siano costantemente andate in favore di una maggiore competitività, permettendole di sopperire ad alcune piccole carenze del modello di base.
 
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view post Posted on 5/11/2013, 13:29     +1   -1

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Ciao Sisteron,
quello che dice Anderson è vero. Del resto la Celica è una GT da alte prestazioni, mentre la Delta una utilitaria che a livello di macchina stradale era già superata a fien anni '80; però a come io e te avevamo già detto (credo sul topic della 205T16) a volte la competitività di un auto da rally sfugge alle ragioni della tecnica e della oggettività. Scheda tecnica alla mano la Celica magari era anche superiore alla Delta ma poi quando il cronometrista scandiva il 5, 4, 3, 2, 1, evidentemente non era più così. Del resto la magia del rally è anche questo.
Per esempio la Fulvia HF stadale è imparagonabile alle Alpine A110 od alla Porche, però spesso le bastonava.
 
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view post Posted on 5/11/2013, 15:20     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 5/11/2013, 13:29) 
Ciao Sisteron,
quello che dice Anderson è vero. Del resto la Celica è una GT da alte prestazioni, mentre la Delta una utilitaria che a livello di macchina stradale era già superata a fien anni '80; però a come io e te avevamo già detto (credo sul topic della 205T16) a volte la competitività di un auto da rally sfugge alle ragioni della tecnica e della oggettività. Scheda tecnica alla mano la Celica magari era anche superiore alla Delta ma poi quando il cronometrista scandiva il 5, 4, 3, 2, 1, evidentemente non era più così. Del resto la magia del rally è anche questo.
Per esempio la Fulvia HF stadale è imparagonabile alle Alpine A110 od alla Porche, però spesso le bastonava.

Ciao!
Quoto al 99,99% (0,01%: considerate le dimensioni del corpo vettura, la Delta era più piccola di un'odierna utilitaria; ma facendo riferimento agli '70/'80 è assimilabile ad una media compatta. Ma stiamo disquisendo di sottigliezze).

Abbiamo già discusso di questo, esattamente nel topic sulla Turbo 16.
E' assolutamente vero che una scheda tecnica non è sinonimo di competitività. Così come non lo è avere un corpo vettura piuttosto che un altro. Quando debuttò la 206 WRC, talmente corta che per arrivare alla lunghezza minima ha dovuto essere allungata, si diceva che con quelle dimensioni avrebbe potuto essere competitiva solo nello stretto e che avrebbe pagato pegno nei rally veloci.
Diciamo che ci presero a metà: fu pressoché imbattibile nello stretto e fortissima in Svezia, Australia, NZ e 1000 Laghi (ovvero nei rally più veloci del Mondiale).

Dell'opinione di Andersson, che ho riportato nella sua interezza, più che il rammarico per aver vinto meno di quanto si pensava (ma comunque davvero molto) salverei la considerazioni sulla bravura della Lancia nell'evolvere la Delta.
Non ci sono dubbi che la Celica GT-4 aveva alcune potenzialità "naturali", poi migliorate con la ST 185, alle quali la Delta è arrivata solo con un costante e vincente impegno di sviluppo.
 
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view post Posted on 8/11/2013, 12:40     +1   +1   -1

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Relativamente alle riflessioni di Andersson vorrei condividere con voi alcune considerazioni.
Sicuramente sul piano delle prestazioni la Celica (una volta a punto) non era poi così inferiore alla Delta, pertanto se Andersson voleva sottolineare che la differenza di palmares tra le due vetture non trova giustificazione sul piano delle prestazioni, sicuramente la sua osservazione è condivisibile. Se invece la sua sorpresa vuol essere un non sapersi giustificare la cosa, allora non mi trovo più tanto d’accordo (ovviamente con tutto il rispetto del caso).
Il team Lancia nei rally (ed anche il team Abarth poi uniti nel 1978) nasce negli anni ’60, e dovendosi arrangiare con le macchine che avevano andavano a sfidare le più blasonate marche Tedesche, Inglesi e Francesi. In questo contesto la Lancia ha sempre dovuto spremere al massimo gli aspetti “extra-macchina”, per riuscire a sopperire alle mancanze del mezzo meccanico. Questa caratteristica è sempre stato il tratto distintivo della squadra Lancia nei rally (epoca Fulvia, celeberrimo mondiale ’83 e non solo) ed anche in Endurance (mondiale con la Beta).
Questa premessa serve per capire che anche se la Delta in quanto macchina non era poi così superiore alla Celica, il Team nel suo complesso aveva una capacità gestionale/sportiva/strategica molto superiore al Team Toyota Europe. Dopo un periodo di apprendistato andato da metà ’88 e metà ’89, la Celica era pronta per il titolo nel 1990, però in quella stagione la Lancia mise sul piatto un dream team composto da Biasion, Auriol e kkk (rubato alla Toyota) più gli specialisti (Saby, Loubet, Recalde e Fiorio) più i semiuffciali del Jolly Club (che di fatto erano ufficiali). La Toyota si presentò con Sainz (che oltretutto ad inizio ’90 era ancora un outsider), sostituì KKK con Ericson ed in più aveva Schwarz che all’epoca era considerato una grande promessa anche se ancora falloso: dopo poche gare Sainz in pratica correva da solo contro 3 o 4 Delta, in quelle condizioni il povero Carlos avrebbe potuto portare il mondiale costruttori a Colonia solo se la Celica fosse stata 2 sec a km più veloce della Delta. Il buon Carlos vinse comunque il titolo piloti mettendoci molto di suo ed anche perché disputò 3 o 4 gare in più del trio Lancia tra cui i punti facili in Nuova Zelanda (Carlos non me ne voglia, che come ho già più volte critto lo considero il pilota che più di tutti ha cambiato i rally e per me è uno dei 5 più grandi di sempre).
Il ‘91 partì alla grande per la Toyota ed a metà stagione sembrava che il titolo avesse preso la strada di Colonia, ma la Lancia ebbe un colpo di reni: individuato che il punto debole della macchina erano le Gomme andarono alla Michelin e chiesero ed ottennero (ovviamente non badando a spese) un programma di sviluppo dedicato. A quel punto, complice anche il fatto che il povero Carlos stremato dal dover correre da solo contro tutti in tutte le gare commise qualche errore, il mondiale tornò a Torino.
Nel ’92 debuttano le nuove macchine per entrambi i Team, ma mentre la Delta è competitiva da subito, la Celica St185 ha bisogno di una lunga gestazione. Ora non ricordo esattamente le cronache dell’epoca, però si diceva che il TTE era diviso in correnti, il progettista della ST185 venne silurato ad inizio ’92, pertanto si ritrovarono ad educare una macchina senza papà e senza mamma (situazione tipica in Ferrari negli anni bui….), in più i collaudi erano totalmente in carico a Sainz che non poteva certo dividersi in tre. Si diceva anche che mentre la Delta HF evoluzione era nata per vincere i rally e non si perse tempo a sviluppare la macchina stradale, la Celica invece era derivata da una vettura nata per scopi commerciali stradali che in parte “ammorbidirono” la cattiveria della macchina. Anche a livello di Piloti, la Toyota non ingaggiò un top driver da affiancare a Sainz ma si affidò all’ormai vecchio Alen che disputò una stagione decorosa ma senza rinverdire i fasti del passato.
Tutta questa filippica per dire che la giustificazione delle vittorie Lancia ci sono eccome.
 
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view post Posted on 8/11/2013, 14:22     +1   -1
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Ottima "filippica" alenkivimaki!
Il tuo racconto è completo, e lo condivido in pieno.

Purtroppo ho il sospetto che le dichiarazioni di Ove Andesson circa il rapporto competitività/risultati nel paragone Celica ST 165/Delta siano più vicine alle tua seconda ipotesi rispetto alla prima. In realtà Andersson giustifica perfettamente la cosa, attribuendo le vittorie Lancia alla straordinaria bravura degli uomini italiani nel aggiornare continuamente la Delta mantenendola costantemente la top, alla pari con la Celica (e molto più spesso avanti!!). Aggiungerei all'equazione, come da te sottolineato, anche le capacità organizzative della Lancia e la capacità di creare un team di prim'ordine, con numerosi Campioni per disputare la maggior parte delle gare ed una serie di ottimi specialisti per portare punti preziosi per il Marche nei vari rally del Mondiale.

Tuttavia lo svedese della Toyota si dichiarò sorpreso: l'impressione è che fosse realmente convinto che i numerosi elementi favorevoli della Celica a cui abbiamo accennato in precedenza, dalle innovazioni tecnologiche alle caratteristiche del corpo vettura, avrebbero dovuto essere sufficienti ad avere la meglio con relativa semplicità della Delta.
Questo atteggiamento fa parte della tradizione per le squadre nipponiche, anche quando sono state gestite in Europa da personaggi europei. Si ricordano numerosi casi famosi: la Nissan che aveva la massima fiducia nelle innovative sospensioni della Sunny GT-R e la Mitsubishi più e più volte, con la Lancer Turbo (molto competitiva motoristicamente ma affossata da telaio e sospensioni inadeguate), con la Galant (subito competitiva e vincente, pensarono che non era il caso di investire per svilupparla), con il passaggio da Gr.A a WRC (continuarono a utilizzare una Lancer ibrida pensando di riuscire con molta semplicità ad evolvere da questa una WRC vincente).
La Mitsubishi è famosa per la recidività nel considerarsi "arrivata" e nel mancare clamorosamente certi step evolutivi necessari.
 
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view post Posted on 15/11/2013, 21:58     +1   -1
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Mats Jonsson - Lars Backman
41st International Swedish Rally 1992 (Toyota Celica GT-4 ST165)

q_16

(Piazzamento finale: 1st)

Risultato importante per Mats Jonsson.
Nonostante fosse già entrata in attività la nuova ST185 lo svedese, iscritto in forma semi-ufficiale dalla Toyota Svezia, conquista nel rally di casa il suo primo successo in carriera (bissato l'anno seguente, ma per allora con la Celica del TTE) e porta la gloriosa GT-4 per l'ultima volta sul gradino più alto del podio. Tredicesima ed ultima vittoria.

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:08
 
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view post Posted on 28/11/2013, 16:24     +1   -1
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Il grande Markku Alen in occasione del rally di Svezia 1992.
Alla fine sarà 4th assoluto

y_30

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:09
 
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view post Posted on 19/12/2013, 09:30     +1   -1
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Armin Schwarz - Arne Hertz
59th Rallye Automobile de Montecarlo 1991 (Toyota Celica GT-4 ST165)

x_26

(Piazzamento finale: 4th)

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:23
 
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view post Posted on 2/1/2014, 16:12     +1   -1
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Mats Jonsson - Lars Backman
41st International Swedish Rally 1992 (Toyota Celica GT-4 ST165)

f_25

(Piazzamento finale: 1st)

Edited by sisteron - 19/1/2020, 14:13
 
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view post Posted on 12/3/2014, 23:41     +1   -1
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Carlos Sainz - Luis Moya
20th Rothmans Rally New Zealand 1990 (Toyota Celica GT-4 ST165)

u_56

(Piazzamento finale: 1st)

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:16
 
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view post Posted on 13/6/2014, 12:27     +1   -1
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Mikael Ericsson - Claes Billstam
37th Acropolis Rally 1990 (Toyota Celica GT-4 ST165)

fu1h1d

(Piazzamento finale: 4th)

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:13
 
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view post Posted on 14/10/2014, 12:38     +1   -1
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Carlos Sainz - Luis Moya
34th Tour de Corse 1990 (Toyota Celica GT-4 ST165)

p_49

(Piazzamento finale: 2nd)

Edited by sisteron - 21/12/2019, 12:04
 
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