RALLYMANIA

Bruno Saby

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view post Posted on 9/12/2013, 16:01     +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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Pilota transalpino di buon livello che ha contribuito con risultati apprezzabili alla immortale saga della Lancia Delta. Collaborando con la casa di Chivasso, Bruno ha ottenuto una vittoria ed alcuni piazzamenti nelle gare Mondiali e due Titoli di Campione Francese su Terra (1990 e 1991), oltre a piazzarsi per due volte secondo nel Campionato Francese assoluto, battuto in entrambe le occasioni da François Chatriot sulla BMW M3.

Di estrazione asfaltista, Saby ha saputo essere competitivo anche nelle gare su terra, più frequentemente a livello nazionale e, talvolta, anche a livello di Mondiale. Confermandosi dopo l’addio ai rally, avvenuto nel 1991, nelle categorie Tout Terrain.

La prima parte della carriera del pilota di Grenoble è legata alla Renault (nei primissimi anni all’Alpine, con la quale vince le prime gare), per la quale gareggia ufficialmente ed in forma semi-ufficiale, grazie alla collaborazione del preparatore amico Bozian. Sarà proprio Saby a portare al 4th posto assoluto la debuttante R5 Turbo al Tour de Corse 1980, sebbene in quell’occasione gli fosse stata affidata una stradale “ibrida”, omologata in Gr.3 ma con alcune componenti della Gruppo 4 (l’unica di quel tipo era per il caposquadra Ragnotti).
L’anno successivo, conquistando 3 vittorie e 3 secondi posti con la R5 Turbo, vince il Campionato Francese.
La sua partecipazione all’universo Renault, insieme a Ragnotti e Therier, prosegue fino al 1984. In quel periodo continua a gareggiare in Francia (3rd assoluto nel 1982, vice-campione nel 1983) e partecipa a quei pochi rally mondiali che la Regie disputa ufficialmente o attraverso le sue scuderie satellite, generalmente il Montecarlo ed il Tour de Corse. Il miglior risultato in assoluto, tuttavia, arriva al Bandama 1982, quarto.

Nel 1985 viene ingaggiato, con grandi aspettative da parte della stampa francese, dalla Peugeot Talbot Sport di Jean Todt, unico francese nella morsa del duo nordico della T16 Vatanen – Salonen . Avrà la soddisfazione di portare al debutto la Evo 2 (piazzandosi 2nd in Corsica) e di vincere sull’isola napoleonica anche il suo primo rally Mondiale, nel 1986, sebbene in occasione della triste scomparsa di Toivonen e Cresto. Per il resto è degno di nota solamente il buon terzo posto assoluto all’Acropoli ’86; sfortunato al Sanremo (un ritiro ed un'esclusione), pasticcione a Montecarlo, dove tra problemi meccanici ed errori più o meno veniali, non riesce a concretizzare alcune belle prestazioni.

Con l’addio ai rally della Peugeot, Bruno incomincia la sua collaborazione con la Lancia. Oltre alla rappresentanza in terra di Francia, la casa italiana gli affida il ruolo di affiancamento alle varie prime guide (Biasion, più tardi Auriol) nelle prove “francesi” del Mondiale. Nel 1987 disputa anche il Sanremo (ottimo secondo) e nel 1991 il RAC dell’addio. Nel mezzo qualche buon piazzamento, due terzi posti e la seconda vittoria in carriera, al Montecarlo 1988.

In quegli anni Saby sarà anche molto attivo nel Rallycross.
Terminata l’esperienza rallystica Saby si trasferisce nei deserti della Parigi – Dakar. Nella seconda carriera la stella del transalpino brilla luminosa: vince il raid più famoso del mondo nel 1993 su di un Pajero Evo; arriva una volta secondo ed altre due terzo. Nel 2005, correndo per la VW, vince la Coppa del Mondo Rallye – Raid.


In occasione del vittorioso Rallye di Montercarlo 1988
k_2

Edited by sisteron - 11/2/2021, 17:57
 
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view post Posted on 10/12/2013, 11:21     +1   -1
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Con il Mitsubishi Pajero Evo durante la vittoriosa Parigi-Dakar del 1993

Mitsubishi-Pajero-Dakar-Rally-33

Edited by sisteron - 11/2/2021, 18:00
 
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view post Posted on 10/12/2013, 13:06     +1   -1

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Ottimo asfaltista ha fatto il suo onesto lavoro di gregario per i Teams Lancia e Peugeot. La perla sicuramente è la vittoria al Monte dell'88 anche se credo che in quella occasione fu aiutato dal ritiro di Biasion (vado a memoria).
Diciamo che è stato uno degli ultimi asfaltisit puri della scuola francese.
Un aneddoto: nel 1986 venne schierato dalla Peugeot al Valle d'Aosta tristemente noto per i famosi chiodi, con il compito di dare man forte a Zanussi. Ebbene, i maligni dicono che avendo già firmato per la Lancia (ad insaputa della Peugeot) il buon Bruno non si impegnò più di tanto. In effetti rimase sempre molto staccato a livello di tempi dal duo di testa, anche se va detto che quando corri in gare specilsitiche locali, i piloti locali (che per altro erano due signor piloti) sono sempre un brutto clienti per tutti....
 
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view post Posted on 10/12/2013, 14:53     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 10/12/2013, 13:06) 
Ottimo asfaltista ha fatto il suo onesto lavoro di gregario per i Teams Lancia e Peugeot. La perla sicuramente è la vittoria al Monte dell'88 anche se credo che in quella occasione fu aiutato dal ritiro di Biasion (vado a memoria).
Diciamo che è stato uno degli ultimi asfaltisit puri della scuola francese.
Un aneddoto: nel 1986 venne schierato dalla Peugeot al Valle d'Aosta tristemente noto per i famosi chiodi, con il compito di dare man forte a Zanussi. Ebbene, i maligni dicono che avendo già firmato per la Lancia (ad insaputa della Peugeot) il buon Bruno non si impegnò più di tanto. In effetti rimase sempre molto staccato a livello di tempi dal duo di testa, anche se va detto che quando corri in gare specilsitiche locali, i piloti locali (che per altro erano due signor piloti) sono sempre un brutto clienti per tutti....

Ciao!
Purtroppo per Bruno le sue due vittorie sono entrambe "macchiate" da una circostanza che ne limita un po' il merito.
Concordo con te, il Montecarlo '88 resta la vittoria più pregiata, non solo per l'indubbio prestigio della gara me anche perchè ottenuta in una situazione normale. Ricordi bene, Biasion si ritirò appena alla quarta speciale...però non riuscì mai ad andare in testa al rally. Primo leader fu proprio Saby, poi un intermezzo dell'altro lancista Loubet e poi definitivamente Saby. Però è facile pensare che Miki, con la tradizione favorevole del Monte, avrebbe potuto andare a vincere.

Al TdC '86 vinse in un'atmosfera surreale. Infatti non ci fu alcun festeggiamento all'arrivo e Saby si rifiutò anche di scendere dall'auto sul palco. Senza dubbio non avrebbe mai raggiunto Toivonen, però aveva fatto una gara onorevole cercando irriducibilmente di tenergli testa. Senza riuscirci, ovviamente!

Sull'Aosta '86, premettendo che sono valide le attenuati ambientali, sono propenso ad avallare un po' la teoria dei maligni. Il Sanremo aveva chiaramente dimostrato che Cerrato e Zanussi ne avevano abbastanza per misurarsi con gli ufficiali, ma ad Aosta Saby non solo non faceva segnare tempi confrontabili....era ampiamente dietro...troppo dietro per uno che guidava una T16 ufficiale.
Ma voci simili ci sono anche sull'Olympus dello stesso anno riguardo a Kankkunen...
 
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view post Posted on 11/12/2013, 10:06     +1   -1
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Il risultato della toccata nella prova speciale 24 del Rally di Montecarlo 1986 (Trigance - Castellane) che costò a Saby un buon piazzamento...forse addirittura un podio

x_9

Edited by sisteron - 11/2/2021, 18:02
 
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view post Posted on 11/12/2013, 13:35     +1   +1   -1

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Per il Valle d'Aosta penso anche io che non si sia impeganto al massimo perchè i distacchi erano nell'ordine delle decine di secondi a prova. Certo il suo unico obiettivo era stare daventi a Cerrato, realizzato che la cosa non gli riusciva a quel punto arrivare terzo staccato di 20secondi o terzo staccato di 5 minuti non cambiava più niente per i suoi scopi.
Circa KKK penso che la malignità non stava nel fatto che avendo già firmato per la Lancia non si sia impegnato al massimo, ma piutoosto che in Peugeot già sapevano che il Sanremo sarebbe stato annullato e quindi il secondo posto (in una gara in cui in pratica correvano in due) sarebbe bastato. Certo poi va detto che beccarsi Alen in giornata è più che una attenuante....
 
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view post Posted on 12/12/2013, 18:06     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 11/12/2013, 13:35) 
Circa KKK penso che la malignità non stava nel fatto che avendo già firmato per la Lancia non si sia impegnato al massimo, ma piutoosto che in Peugeot già sapevano che il Sanremo sarebbe stato annullato e quindi il secondo posto (in una gara in cui in pratica correvano in due) sarebbe bastato. Certo poi va detto che beccarsi Alen in giornata è più che una attenuante....

Concordo. Che la FISA non avesse molte altre opportunità dopo il "pasticciaccio brutto" del Sanremo poteva anche essere nell'aria, ma credo sia improbabile che i dirigenti Peugeot potessero essere tanto sicuri della decisione poi effettivamente presa.

In quell'occasione Alen andò davvero fortissimo, una prova d'autore!
Kankkunen lo vedrei un poco sottotono rispetto al RAC: in Gran Bretagna aveva frequentemente preso la testa della gara ed era andato generalmente molto bene, almeno fino al cappottamento che lo mise fuori dai giochi vittoria. All'Olympus, su di un terreno quasi uguale a quello del RAC, invece, sembrava correre con minore convinzione.

A proposito della gara a due....curioso che data anche la posta in palio (sebbene il titolo marche ormai fosse stato assegnato da tempo) nè Lancia nè Peugeot provarono a rubarsi punti a vicenda portando un secondo equipaggio. La Lancia poteva avere il dubbio tra Ericsson (considerato il terraiolo del team dopo Alen) e Biasion (che dimostrerà in seguito di gradire molto il rally americano)...però la Peugeot avrebbe potuto schierare Salonen, che su quel tipo di terreno poteva competere ad armi pari con i due pretendenti alla corona e magari fare il gioco di KKK mettendo sotto pressione Markku.
 
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view post Posted on 13/12/2013, 13:08     +1   +1   -1

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Si mossa bizzarra quella di non portare il secondo pilota. Soprattutto da parte della Lancia che ha sempre amato affiancare i top driver con uno stuolo di specialsiti.
 
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view post Posted on 13/12/2013, 14:11     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 13/12/2013, 13:08) 
Si mossa bizzarra quella di non portare il secondo pilota. Soprattutto da parte della Lancia che ha sempre amato affiancare i top driver con uno stuolo di specialsiti.

La si può spiegare unicamente con la volontà di risparmiare al massimo sulle spese di trasferta.
Io però penso che avrebbe dovuto spettare più alla Peugeot, che inseguiva, piuttosto che alla Lancia il maggior impegno per l'Olympus.

Nell'insieme queste considerazioni rendono bene l'idea di quanto poco fosse sentito il titolo piloti all'epoca...quantomeno dai direttori sportivi dei main team.
 
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view post Posted on 18/12/2013, 18:14     +1   -1
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Bruno Saby - Françoise Sappey
50th Rallye Automobile de Montecarlo 1982 (Renault R5 Turbo)

b_56

a_47

(Piazzamento finale: 5th)

La prima immagine potrebbe essere di tipo pubblicitario, data l'assenza della navigatrice a fianco di Saby e l'ambientazione particolarmente scenografica.

Edited by sisteron - 11/2/2021, 18:05
 
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view post Posted on 14/1/2014, 14:36     +1   -1
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Bruno Saby - Jean-Marc Andrie
52nd Rallye Automobile de Montecarlo 1984 (Renault R5 Turbo)

a_57

x_7

(Piazzamento finale: 83rd)

Edited by sisteron - 11/2/2021, 18:06
 
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view post Posted on 17/3/2014, 22:25     +1   -1
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Bruno Saby - Françoise Sappey
50th Rallye Automobile de Montecarlo 1982 (Renault R5 Turbo)

u_17

(Piazzamento finale: 5th)

Ripresi sulla mitica prova speciale del Burzet.

Edited by sisteron - 21/9/2019, 09:17
 
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view post Posted on 14/6/2014, 13:01     +1   -1
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Saby durante i test sulla 205 Turbo 16 che precedettero il Rallye di Montecarlo 1986

k_12

Edited by sisteron - 12/9/2019, 23:54
 
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view post Posted on 14/7/2014, 09:16     +1   -1
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Bruno Saby - "Tilber"
24th Tour de Corse 1980 (Renault R5 Turbo)

p_72

(Piazzamento finale: 4th)

Prima apparizione sullla scena Mondiale della Renault 5 Turbo (anche se quella nella foto era una versione di Gr.3, cioè una stradale allestita per gareggiare, la Gr.4 era affidata a Jean Ragnotti).
Quest'auto è stata anche il secondo modellino della mia collezione...

Edited by sisteron - 11/2/2021, 18:09
 
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view post Posted on 26/7/2014, 14:11     +1   +1   -1
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Test Rallye di Montecarlo 1986

k_13

Edited by sisteron - 13/9/2019, 19:00
 
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