Posts written by 128 coupe

Però, se rileggi l'intervista su GRACE, Leonetti accomuna Pregliasco e Capone nella descrizione "pensavano di essere i più belli e i più forti" quasi come se, solo lui fosse stato capace di cavare dei risultati da "quelle rape". Non mi sembra molto educato quello che afferma.

Tanto per buttare un pò di benzina sul fuoco .....
Ho trovato questa intervista del 1983 a Cinotto, dove si intuisce che il suo rapporto con la TRE GAZZELLE non risultava essere dei più trasparenti e corretti.
Come afferma un detto: "un indizio è un indizio, due indizi sono una mezza prova, tre indizi fanno una prova completa", se noi mettiamo assieme questa intervista a Cinotto, il trattamento ottenuto da Capone l'anno dopo, e quanto scritto da Pregliasco nel suo libro, mi pare che la TRE GAZZELLE, nella persone del suo presidente dell'epoca, non ne esca molto bene.
A voi il giudizio.

Infatti, e lo scrissi anche nella discussione dedicata con ALEXCARDANO, secondo me il sensore era troppo sensibile alle vibrazioni della leva nelle buche e nello sterrato, le leggeva come un movimento della leva per il cambio marcia, facendo scattare lo stacco frizione. Se guardate bene l'incidente di Fiorio al Monte vedete che la vettura prende un sobbalzo (una buca o una cunetta?) da li comincia a scodare senza controllo fino all'uscita di strada. Probabilmente non si trovarono soluzioni a questo problema e l'esperimento venne accantonato.

NO, mi spiace ma non abbiamo mai partecipato ai FIAT DAYS.
Infatti il nostro vanto, mio e di Luigi FRAGALE, è che siamo arrivati terzi assoluti e primi come rallysti puri.
Infatti DE VITO correva praticamente ogni domenica, sia rally che pista che salite, e CAIO (secondo assoluto) faceva velocità e qualche rally nella zona di Bergamo, sua zona di origine.
Noi abbiamo fatto solo ed esclusivamente rallyes nazionali, internazionali (europei e mondiale) ma nemmeno gli sprint

L'ho indovinata perchè avendola disputata al contrario nel 1988, ho una foto scattata nelle vicinanze.

Potrebbe essere il Monte Orello in salita?

Non ci sono più parole per complimentarsi del lavoro svolto da Alberto.
L'importanza storica delle foto postate è notevole se pensate che in quegli anni i rally nazionali venivano trattati sulle riviste del settore con un articoletto e la classifica finale e senza alcuna foto di contorno.
Non c'era una testimonianza visiva delle gare, solo scritti e ..... fantasia.
D'altra parte gli sponsor non c'erano e nessuno aveva interesse a pubblicare foto.
Solamente IL PILOTA, ma perchè Pittoni ne traeva vantaggio, proponeva le foto dei primissimi equipaggi.
AS pubblicava foto solo per il CIR e qualche volta negli articoli post-gara della settimana successiva.

Invertendo i fattori il prodotto non cambia, "BOBOLOPICUS FACCE SOGNA'"

Stimolato anche da BOBOLOPICUS2 (che mi nomina in sostituzione di Fiorio ) non posso esonerarmi dal dire la mia sull'annullamento delle PS in Garfagnana ma anche ai Mandrioli.

Eravamo rimasti in 30 e, tra i piloti, si diceva che se ci avessero fatto fare Fangacci, Mandrioli e il doppio giro al Ciocco saremmo rimasti molto pochi, anche perchè la cosa ci venne comunicata alla partenza della terza tappa quando la gara era in perfetto orario.

Far girare l'ultima notte SOLO una ventina di vetture intorno a Sanremo sarebbe stato uno spettacolo deprimente e di scarso richiamo turistico.

Ad avvantaggiarsi della cosa fu soprattutto GARIN, per l'episodio che ho già raccontato in precedenza, e tutto sommato anche noi, per una sorta di scaramanzia, ne fummo contenti dato che durante il Rally del Ciocco a giugno ci ritirammo proprio sulla Campaiana al primo giro mentre eravamo in testa a pari merito con Vitamia, che poi vinse la gara.

Motel Agip di Torino (Settimo Torinese) situato all'imbocco dell'Autostrada TO/MI.
Qui nel 1968 quando la Londra Sidney attraversò l'Italia, venne allestito una specie di Parco Assistenza dove tutte le vetture si fermarono per "respirare un pò"

Che strana LA MADONNINA così spoglia di spettatori !!!
Avevano bloccato l'accesso ?

Purtroppo ci ritroviamo continuamente a rimarcarlo; in quegli anni c'era impegno e fantasia.
Chi aveva un'idea si buttava e si impegnava anche solo per una gara, e il Tour de Corse era una delle palestre dell'impegno e della fantasia francese anche grazie al fatto che potevano correre i prototipi.
Fantasia negli sponsor ad offrire colorazioni che "bucavano" le foto e colpivano l'immaginario.
Anche il Tour de France si prestava molto a queste apparizioni, la Ferrari Daytona vincitrice nel 1972 con la colorazione di Charles Pozzi e la stessa Stratos che nel 1973 "debuttò nell'alta società" proprio al Tour con la colorazione Marlboro ereditata dalla Fulvia che l'aveva portata in scena al Sanremo 1972 lo confermano.

Martin Holmes conferma l'indiscrezione.

Su AS si vociferò che il motivo del cambio navigatore fosse dovuto a screzi tra Jean Claude e la Biche che già si erano evidenziati al termine del Corsica 1974, poi con l'intervento della Lancia sembrava fosse tutto rientrato. Invece, a pochissimo dalla partenza, la rottura definitiva.

Ragazzi, con voi alla sezione investigativa della Polizia, non ci sarebbero delitti irrisolti

Grazie Alberto! Le tue foto mi fanno sempre venire le "farfalle nella pancia", come dice mia figlia quando prova emozioni forti.