RALLYMANIA

Alpine-Renault A110, La "Berlinette"

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kekkorally
view post Posted on 5/7/2011, 15:14     +1   -1




Bellissimo
 
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mongrol
view post Posted on 5/7/2011, 16:28     +1   -1





Questa storia ha toccato il mio cuore. Le mie condoglianze sincere a110crazy. Anche se i ricordi sono un'arma a doppio taglio in questo momento. Sono meraviglioso avere sempre.
 
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IcioSempreConNoi
view post Posted on 5/7/2011, 17:34     +1   -1




STUPENDO!!!
 
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GABRI W KING LION
view post Posted on 5/7/2011, 17:51     +1   -1




Complimenti per il racconto mi ha provato in modo profondo, non avrei mai immaginato un finale così "shock"
 
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a110crazy
view post Posted on 7/7/2011, 11:19     +1   -1




I miei carissimi amici Henri Trautmann e Annick Peuvergne, al 1000 Pistes 1977.
Mi ha raccontato Henri che gli spettatori hanno recuperato il cofano che aveva perso e glielo hanno riportato all'arrivo del rallye.
Henri è il figlio del grande Réné, chiamato "Le Roi" (il Re) in Francia negli anni 60, pilota ufficiale Citroen (2 vittorie al Tour de Corse e una vittoria "morale" al Montecarlo con la DS) e poi pilota ufficiale Lancia con la Flavia e la Fulvia, campione di Francia, una miriade di vittorie tra cui alcune alla Coupe des Alpes; compagno di squadra di Pauli Toivonen alla Citroen, i rispettivi figli, amici fin dall'infanzia, Henri Toivonen e Henri Trautmann lo saranno anche loro nel 1978 con la CX.
Annick, invece, ha navigato anche Chatriot, Andruet, Chomat. Una ragazza di una simpatia e cortesia estrema,piena d'allegria e di passione per i rallyes.


Ecco, il mio piccolo contributo odierno, buona giornata a tutti, VIVE LA BERLINETTE!!

Edited by sisteron - 1/5/2020, 21:58
 
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a110crazy
view post Posted on 11/7/2011, 11:49     +1   -1




Niege et Glace 1972, su gentile richiesta di Twinmaster.
Per quanto riguarda Nicolas-Todt, si trattava di una 1600 gr.4 abbastanza normale, esattamente quella utilizzata da Andersson al Montecarlo, quindi con un peso di 750kg. La vincitrice invece, nelle mani di Darniche, era una 1800 gr.5. Il regolamento francese permetteva alle gr.5 di partecipare alle prove nazionali, quindi se si doveva testare qualche pezzo non ancora omologato, si utilizzava questo sistema. In questo caso l'intento di Alpine era di contrastare la CG Simca di Fiorentino che interpretava al meglio questo regolamento. La vettura di Darniche aveva 160CV per un peso 650kg. 2 Weber doppio corpo, 5 rapporti, frizione monodisco a secco. A parte il parabrezza, tutti i vetri erano in plexiglass, il retrovisore interno era della 2CV e quello all'esterno era in plastica anzichè in metallo. tutto il superfluo era stato tolto, come le maniglie e le cerniere del cofano anteriore. Battezzata "la nonna", era dotata di un radiatore olio tra la testa e la paratia posteriore, con una presa d'aria sul cofano motore. Il serbatoio rimaneva anteriore, il lavavetro aveva un solo spruzzino e il vaso dell'acqua era anch'esso della 2CV. per guadagnare peso al massimo, tutto il possibile era stato alleggerito, i longheroni anteriori, il piantone dello sterzo, etc. L'impianto di riscaldamento era stato tolto completamente. Sull'anteriore era stato applicato uno spoiler inferiore. I motori di queste gr.5 (ne furono costruite 4 tra il 71 e il 72) furono costantemente evoluti dal motorista ufficiale di Alpine, Marc Mignotet, che teneva ben stretto il segreto di come riuscisse a fare dei motori così potenti, docili e affidabili, oltre al fatto che li regolava su misura per ogni pilota in base alle sue esigenze e caratteristiche di pilotaggio, così da rendere più efficace la guida di ognuno dei "moschettieri" dell'era più bella nella storia di questa marca.
 
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view post Posted on 11/7/2011, 12:54     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Grande a110crazy, grazie per l'esaistiva risposta. Io mi sare fatto volentieri "la nonna". Perché mai questo curioso soprannome?
 
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a110crazy
view post Posted on 11/7/2011, 14:01     +1   -1




non ne sono sicuro al 100%, ma credo che fosse un'abitudine presso Alpine di chiamare così i modelli sperimentali che preludevano ad una versione definitiva più completa e performante. Per esempio successe così, cioè fu chiamata "Grand mère", nonna appunto, la A210, che corse a Le Mans nella seconda metà degli anni 60, alla quale seguì quello che era il grande sogno di Gordini e di Rédélé, cioè un'Alpine Sport 3 litri, la A220. Tanto era secondo me un capolavoro di bellezza, quest'ultima si rivelò altrettanto fallimentare nei risultati, figlia di un motore poco potente e di una complicata messa a punto a livello di assetti e di aerodinamica, che fecero terminare tristemente l'avventura di Alpine a Le Mans. Anni dopo sarà sotto le insegne Renault che avverrà il riscatto, culminato con la vittoria alla 24h del 1978, ma il rimpianto per il mancato successo di quella stupenda vettura rimarrà per sempre nell'ambiente Alpine.
Personalmente sono molto affezionato alla A220 perchè è stato il mio primo modello di Alpine 1:43, regalo di mia nonna per natale; lei abitava a Soresina, provincia di Cremona, e visto che non la trovava al suo paese, prese il treno e andò fino a Cremona per esaudire un mio desiderio, avevo circa l'età di 8 anni, ma ricordo ancora la sua soddisfazione nel vedere la gioia nei miei occhi quando aprii il pacchetto. Quel modello lo conservo ancora gelosamente, (è un Norev in metallo), insieme al ricordo della mia cara nonna che manca da tanti anni.
 
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view post Posted on 11/7/2011, 14:24     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Beh, credo che non potessi sperare in una migliore e completa risposta. Grazie ancora
 
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view post Posted on 30/9/2011, 08:48     +1   -1

LANCIA STRATOS fan

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;) Ho letto solo ora alcuni messaggi che mi riguardavano.... e devo ammettere che ho talmente tante belle immagini di quelle splendide berlinette azzurre che non voglio farle girare in quanto vedo molto possibile l'idea di farne uno anch'Io.... con idee europee e taglio internazionale... Grazie a Dio ho molti amici in giro per l'Europa che mi onorano della loro amicizia e mi aiutano con gioia...
Il libro della Stratos e della Opel Kadett GT/E sono stati venduti dalla agenzia libraria di mr. Klein ovvero il migliore al mondo, scusate se è poco...!
Resto sempre della mia idea: ciascuno deve parlare di quello che ha vissuto e che ha visto... e gli argomenti ci sono... Purtroppo non basta leggere Autosprint e Rombo per sapere cosa erano gli anni d'oro del rallysmo italiano, bisognava respirare quell'aria e captare sensazioni, gioie e delusioni.... servirà a qualcosa essere "vecchi" o no ??..
 
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dieci_anni_blue
view post Posted on 30/9/2011, 12:01     +1   -1




Caro Antonio, permettimi simpaticamente di non essere d'accordo ^_^ "vecchi" o non "vecchi" secondo me la cosa fondamentale è la passione ... e d'altra parte le tre copertine qui sotto stanno a testimoniarlo, o no? E poi i miei libri non sono solo fotografici nè trattano solo di rally, anzi in Italia l'Alpine A110 è stata protagonista soprattutto nella velocità ... ;)
 
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magimail
view post Posted on 1/10/2011, 18:49     +1   -1




Come non essere d'accordo con l'amico Antonio? Certi "odori", certi rumori (come le "aspirazioni" delle Fulvia, o il "gnn-nnn-nnn" in rilascio dei cambi "dritti" dei 124.....
Come fai a descriverli?
Un bel cassetto di ricordi, ecco, e chiuso a chiave.... :cry:
 
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dieci_anni_blue
view post Posted on 1/10/2011, 20:10     +1   -1




Vabbè ma seguendo questi ragionamenti nessuno storico dovrebbe permettersi di scrivere un libro sull'Impero Romano o sulla Rivoluzione Francese per il semplice motivo che parla di eventi che non ha vissuto. E' una visione sicuramente miope e limitata. Non è che perchè uno ha vissuto quegli anni nei suoi libri c'è l'aspirazione della Fulvia o il rumore del Colotti della 124 e nei miei libri no.
 
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dieci_anni_blue
view post Posted on 2/10/2011, 08:55     +1   -1




... e comunque sono sempre alla ricerca di foto di Alpine Renault A110 italiane :D
 
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JumpinJackFlash
view post Posted on 2/10/2011, 09:14     +1   -1




CITAZIONE (magimail @ 1/10/2011, 19:49) 
Come non essere d'accordo con l'amico Antonio? Certi "odori", certi rumori (come le "aspirazioni" delle Fulvia, o il "gnn-nnn-nnn" in rilascio dei cambi "dritti" dei 124.....
Come fai a descriverli?
Un bel cassetto di ricordi, ecco, e chiuso a chiave.... :cry:

CIAO. Non sono pienamente d'accordo. Divulgare il verbo significa permettere a nuove generazioni di FAR CAPIRE cosa abbiamo goduto in quegli anni e del privilegio che abbiamo avuto nel vedere certi manici. Opinione personale di uno che si è cagato addosso a due anni vedendo passare il BALESTRA con la FULVIA in discesa sullo sterrato. E non esistevano i moderni PAMPERS di mio figlio.
 
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301 replies since 9/12/2009, 22:00   38529 views
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