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| Carlo Frisacco...Un Signore! Io lo conobbi quando aveva la 125, e l'anno dopo con la 124 Spyder.(Mi partiva davanti al S.Martino'72). La notte tarda dell'ultimo dell'anno del '71, con una nevicata della Madonna, si scendeva dopo l'ovvia baldoria da Gallio verso Asiago, con due/tre "macchinine". A Carlo "scappo'" la 125, e la incarto'in velocità su uno degli alberi che fiancheggiano la strada, a meta' strada tra i due paesi. Io arrivai dopo un minuto, la cosa buffa (Carlo, se sei vivo - toccati i maroni...- fatti avanti e conferma..) era che Frisacco era disteso nella neve, e guardando il differenziale biascicava: "...il ponte, il ponte...", preoccupato evidentemente del pacco coppia conica/differenziale. Di la' della strada - e nessuno se ne era accorto- un ragazzo (di allora) sdraiato- in smoking e sciarpa di seta, perche' lui era figo- nella tormenta. Era un trevigiano di buona famiglia che sciando si era fratturato una caviglia un cinque giorni prima, e dato che era ingessato, l'avevamo messo dietro, tra l'incrocio del rollbar. Nell'urto, le portiere dietro si erano aperte, e lui era stato "depositato" un dieci metri più in là, incolume. Della serie:se non è la tua ora....
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