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| Ciao sundance76! Auguri! quello che dici è perfettamente vero, la Nissan-Datsun deve moltissimo all'impegno di Timo, senza di lui difficilmente avrebbe ottenuto risultati decenti, facendo ovviamente eccezione per il Safari e Metha, ma si tratta di una tipologia di gara completamente a sè e che la casa giapponense aveva il vantaggio di correre con un pilota locale forte e preparato. Diciamo che metà stagione Nissan era costituito dal Safari, l'altra metà era il resto del mondiale con Salonen. E senza Salonen certe prestazioni sarebbero state irraggiungibili: podi o piazzamenti nei primi 5 con vetture sottopotenziate e nettamente meno sviluppate della concorrenza, vittorie sfiorate (Argentina '81) o vittorie arrivate (Nuova Zelanda '80). Mi viene in mente il Nuova Zelanda '83 e Roehrl che con la 037 deve faticare per tenere dietro Timo e la 240 RS!! Altra casa che deve tutto o quasi a Salonen fu la Mazda, a lui la prima vittoria in Svezia e la maggior parte dei risultati di rilievo, affidabilità permettendo.
Riguardo alla sua carriera, in FIAT era arrivato in alto, contribuì in maniera fondamentale al primo mondiale resistendo alle ford al 1000 Laghi (2° posto preziosissimo) e vincendo in Quebec..ma per sua stessa ammissione si sentiva chiuso per il salto definitivo da Alen e dal neo-arrivato Roehrl! Ritenedo di avere le capacità di una prima guida (e il periodo Peugeot lo dimostrerà ampiamente) decise di cambiare aria e a quel punto divenne una questione di cifre: è quasi proverbiale la volontà di Salonen di voler essere, in proporzione all'impegno (storico il suo soprannome, "loysa"), il pilota meglio pagato del mondiale! E la Nissan per molti anni fu la squadra ad offirgli l'ingaggio più alto. La sua fortuna fu nella lungimiranza di Todt; con un'auto come la 205 e le sue capacità di guida il mondiale fu ampiamente meritato e un poco di fortuna in più avrebbe potuto permettergli di fare doppietta l'anno dopo.
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