grazie a Sundance76 per l'indicazione, e a Sisteron per l'esaustivo commento...
mi trovo però a dissentire sia con l'ottimo Cavicchi (!) sia in parte con Sisteron.
la mia prospettiva, infatti, è abbastnza differente...
la faccio breve: non ci si dovrebbe troppo stupire se soggetti "altri" entrano prepotentemente in alcuni mercati ( la mobilità elettrica è uno di questi, tra i tanti...) nel momento in cui la visione economica neo-liberista diventa il paradigma globale ( l'abbiamo ben compreso, vero, come il crollo del muro di Berlino abbia cancellato qualsiasi visione "diversa" del mondo... e non voglio certo dare qui alcun giudizio di valore...).
Se fino a qualche decennio fa la competizione tra case automobilistiche si svolgeva solo nell'ambito del primo mondo ( con tutto il carico di storia ed eredità "culturale" cui fa romantico cenno Sisteron), al giorno d'oggi i vorticosi e velocissimi processi di globalizzazione dei mercati portano soggetti "altri" al centro dell'attenzione... Non vedo perciò motivo di grande scandalo se in Cina si riesce a produrre meglio, in modo più efficiente, in grande scala, ciò che un tempo era patrimonio quasi esclusivo del primo mondo; si potrebbe discutere capziosamente se i diritti dei lavoratori, le retribuzioni, l'assetto della società cinese ecc. siano quelli cui noi OGGI crediamo necessari... ...ricordiamo di sfuggita quanto ci sia voluto per fare affermare tutti questi "diritti" e valori in occidente, ( e quanto oggi molti di questi siano in pericolo sostanziale..!) e quanto possiamo "noi" criticare l'ingresso della Cina in quei mercati le cui regole "nostre" sono interpretate in un modo addirittura più capitalistico del nostro.
Il sogno di ogni capitalista occidentale, sarebbe proprio quello di avere un governo come quello cinese come partner...
perciò: poichè la storia (anche quella dell'auto, che appena data da un secolo e mezzo) è processo per definizione in movimento, e di conseguenza non si ferma, non si cristallizza, si potrebbe pensare a questo come un periodo nel quale si sta esaurendo un tipo di egemonia, che semplicemente fa posto ad un'altra più prestante. Nessuna novità, nessuno scandalo, nessun rimpianto.
Un giorno, forse, i libri diventeranno obsoleti,e si leggerà solo su tavolette elettroniche ripiegabili come un foglio A4. e le auto elettriche ( o a idrogeno) saranno prodotte e vendute là dove sarà più conveniente farlo, secondo l'ottica economica capitalistica ( anche Cinese)...
se sarà ancora presente...
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