Il mio Rally Legend 2012
Che dire, la decima edizione del Rally Legend ha visto la mia quarta partecipazione, ma la cosa che mi fa inca@@are di più è che me ne sono perse ben sei e non posso rimediare! E’ stato un Legend leggendario anche questo del 2012 accanto, per la terza volta, con un personaggio che non ha certo bisogno di presentazione e per il quale si sprecano gli aggettivi. Oggi, Jacky Ickx posso annoverarlo tra gli amici più cari, un “regalo”, questo, che mi è stato dato dal quel mondo dei rally che non può essere altro che… magico.
Prima della partenza
Disponibile con tutti, amabile, Jacky non sembra alterarsi più di tanto, neppure nella prima prova speciale del venerdì sera, corta, molto tormenta e scivolosa, quando già alla prima curva ci siamo accorti di non avere praticamente i fari visto che non disponevamo della batteria dei supplementari e le lampadine dei due di serie penso fossero degli anni 80, il periodo in cui è nata la 911 Dakar con cui abbiamo partecipato al Legend.
In sofferenza nelle prove speciali di notte
Qualche curva al buio, qualche staccata da brivido, qualche altra curva “trovata” d’istinto, fatto sta che dopo un chilometro una sciabolata di potentissimi fari ci illumina gli specchietti retrovisori e veniamo superati in tromba da un irruento Pedersoli con la Delta Integrale. Per qualche curva riusciamo a stargli dietro “utilizzando” le sue numerose lampadine da 100 watt, poi scompare e noi ripiombiamo nel buio. Finiamo faticosamente la prova e dopo qualche decina di metri vediamo la Lancia Delta Integrale di Pedersoli. Luca fa segno di fermarci e ci chiede cosa è successo e se abbiamo bisogno di aiuto. Già, il Legend ha mantenuto anche alcune regole non scritte dell’epoca d’oro dei rally, quelle che provengono dal cuore, quelle che ti portano a farti sentire vicino a chi è in difficoltà. Il rally, il cui percorso ha ricalcato le prove speciali dell’anno passato, è stato come sempre emozionante, specie per l’accoglienza del pubblico rimasto a bordo strada anche sotto il diluvio che ha interessato il tardo pomeriggio e la serata del secondo giorno. Da segnalare la prova speciale “La Casa” con un tratto centrale e, soprattutto, finale, velocissimo, da infarto!. In pratica una larga statale in discesa con ampi curvoni che ha senz’altro messo a dura prova le capacità velocistiche dei piloti. Per noi, al problema dei fari, si è aggiunto (come l’anno scorso) anche quello dell’assetto alto da terra della Porsche 911 Dakar, diciamo poco adatto alle prove speciali del Legend, anche se la voglia di poter dire “Io c’ero” ha sicuramente by passato ogni difficoltà. Le prove speciali della prima tappa, quella di sabato (la sera del venerdì, come accennato, abbiamo corso una sola prova speciale), si susseguono senza particolari problemi (fari a parte, ovviamente). E’ comunque affascinante uscire dalle prove speciali e trovare i “ragazzi” dell’assistenza Porsche ad attenderci, come all’epoca d’oro dei rally. Passando davanti a loro li salutiamo e tiriamo avanti, come nel 2011. Jacky, infatti, sostiene che se ci fermiamo loro pensano che abbiamo bisogno di qualche cosa e invece la nostra Porsche 911 Dakar va benissimo. Il mattino seguente, domenica, partiamo per la seconda tappa, la più emozionante, non tanto per la gara in sé stessa, ma per l’emotività di alcuni episodi a margine del rally. È, finalmente, una bella giornata, priva dei minacciosi nuvoloni e la pioggia torrenziale che ci avevano accompagnato il giorno precedente, quando, sulla statale che porta al Rally Village, vedo due ragazzi uscire da un’auto parcheggiata a lato della strada. Si sono svegliati da poco, si stropicciano gli occhi ed iniziano a scherzare tra loro. Già, hanno dormito in macchina, non in un confortevole camper e tanto meno in una “pratica” tenda. Quanti sacrifici per una passione che non ha limiti. Il mio pensiero va agli anni in cui seguivo il Montecarlo, quando, per essere i primi a festeggiare i vincitori del rally, io e i miei amici “pernottavamo” in angusti monolocali disseminati lungo la promenade del porto. Erano le cabine telefoniche! Continuiamo con le altre prove.
A nostro agio nelle prove speciali di giorno
La 911 Dakar è un po’ in affanno, ma almeno possiamo contare su dei pneumatici intermedi che calzano decisamente meglio delle le gomme tassellate dell’anno scorso. Jacky ed io, invece, siamo a nostro agio poiché le prove speciali non sono solo belle e guidate, ma le percorriamo in una cornice di pubblico veramente incredibile e con un tifo da stadio. Devo ammettere che, ancora una volta, mi si apre il cuore nel vedere all’uscita delle prove non meno di 300, 400 metri di auto parcheggiate ai lati della strada, un segno emozionate che fa comprendere l’enorme affluenza di pubblico. Ma eccoci al riordino di mezza mattina di domenica sotto la rocca di San Marino. Mi siedo con Ickx ad un grande tavolo tondo, tavolo cui si siedono in pochi minuti piloti e navigatori celebri. Qualche nome? Sainz, Moya, Walgegaard, Thorzelius. Sembra di essere in una pausa di un rally valido per il campionato del mondo. Se, con Sainz e Moya ci siamo “parlati” al Rally Village poiché facciamo parte tutti del Volkswagen Group, con i due svedesi, che sono stati i compagni di squadra di Bobo Cambiaghi e del sottoscritto nel team ufficiale Ford al rally di Sanremo del 1977, mi lancio in una richiesta di autografo che i due mi concedono immediatamente. Bjorn indossa un paio di occhiali Ray Ban con lenti gialle, Hans porta al polso, come me, il mitico cronografo Heuer Game Master. Grandi!
Ecco l'autografo di Waldegaard e Thorzelius
E’ il primo pomeriggio quando affrontiamo l’ultimo controllo orario. Per l’ennesima volta scendiamo lungo la superstrada, verso il Rally Village. Scivolando con un filo di gas negli ampi curvoni, penso alla grande opportunità che mi è stata data anche quest’anno di sedermi sul sedile di destra accanto a un campione del volante e un maestro di vita quale Jacky Ickx, di aver avuto la possibilità di stare accanto a dei campioni che hanno fatto la storia dei rally, di aver vissuto insieme a un pubblico strabocchevole la vera passione per i rally, di aver visto tanti amici del forum di Rallymania, di essermi divertito nelle belle e guidate prove speciali del 10° Rally Legend. W i rally… sempre!
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