RALLYMANIA

Posts written by Twinmaster

view post Posted: 18/11/2012, 23:18     Ciao a Tutti - PRESENTIAMOCI
Benvenuto sul forum di Rallymania
view post Posted: 12/11/2012, 11:22     Ricorrenze e auguri.. - DI TUTTO DI PIU'
Tanti Auguri di buon compleanno lelekkk!!!
view post Posted: 6/11/2012, 16:07     Ricorrenze e auguri.. - DI TUTTO DI PIU'
Tanti Auguri Fausto, un abbraccio forte, forte
view post Posted: 5/11/2012, 17:20     +1Alpine-Renault A110 - Auto
Rinasce il mito dell’Alpine accordo Renault-Catheram. Le vetture saranno prodotte nello stabilimento di Dieppe grazie una partnership societaria con gli inglesi

Edited by sisteron - 2/5/2020, 18:01
view post Posted: 29/10/2012, 08:33     Ricorrenze e auguri.. - DI TUTTO DI PIU'
Grazie di cuore a tutti per gli Auguri. Siete GRANDI!!!!!!!
Un abbraccio. Twin
view post Posted: 24/10/2012, 20:19     ciao rallisti - PRESENTIAMOCI
fulviahffanalone, ciao e benvenuto sul forum di Rallymania. Beh, ricordo con piacere il periodo a bordo della mitica Lancia Fulvia HF gruppo 3 prima e gruppo 4 poi. Abbiamo avuto la fortuna di vivere un periodo irripetibile dei rally e che, almeno per me, ha segnato un periodo molto importante della mia vita. Posta qualche foto dell'epoca, se puoi!
view post Posted: 24/10/2012, 09:13     RALLY LEGEND 2012 - FOTO RALLY
Complimenti a tutti per le foto, semplicemente strepitose!!
view post Posted: 24/10/2012, 08:30     +310° Rallylegend 2012 - RALLY STORICI
X LEONE 1977. Ciao, una semplice precisazione. Ho scritto "è giusto così" non "è meglio così" e la differenza è sostanziale. Per quanto riguarda i rally di oggi non "è meglio così" poichè nessuno di noi appassionati si emoziona nel vedere quanto viene messo in scena oggi e quindi va con la mente a quanto visto in passato o sentito del passato.
E su questo non ci piove, basta vedere il successo che hanno i rally storici.
"è giusto così" perché i rally attuali si devono purtroppo confrontare ed adattare con il mondo di oggi (traffico, abitazioni). Impensabile, oggi, un 4 Regioni come quello del 1976 con ronde notturne di 60 chilometri nei ditorni di Varzi e un percoso di 1800 chilometri di cui 800 di prove speciali.
Impensabile, oggi, disputare una Mille Miglia da Brescia a Roma e ritorno come si correva negli anni '50.
Ecco il perché del mio "è giusto così". Perché oggi, i rally, si devono in qualche modo plasmare nella realtà odierna, altrimenti morirebbero.

X a110crazy. Note in francese, ma solo per sicurezza, specie per quelle più "delicate", ma Jacky Ickx parla bene italiano, inglese e tedesco.
Se vai sul sito www.quattroruote.it e scrivi "Jacky Ickx" nella casella "cerca" (in alto a destra) della home page, tovi, e consiglio di farlo anche chi legge queste righe, un'interessante intervista fattagli in occasione della sua visita a Quattroruote, prima di parteciapre al Rallylegend.
Buona visione!

Edited by Twinmaster - 24/10/2012, 10:05
view post Posted: 23/10/2012, 18:42     +2Rally della Lana - Italia:miti e leggende del Belpaese
Rally della Lana 1979 (I°)

Quella del 1979 è stata per Giampiero Bagna e per me un'edizione indimenticabile dell'amato rally biellese della Lana. Una gara sofferta, decisamente impegnativa e molto combattuta.
La prima parte è di solo testo poiché non dispongo di foto scattate durante le prove prima della gara, ma nella seconda puntata...!!
Ricordo che queste righe sono un'anteprima poiché il racconto sarà interamente ripreso dalla rivista Biella Style cha lo pubblicherà in uno dei prossimi numeri.

La sera prima della partenza del rally: prove notturne a Crocemosso con la Stratos da gara

La telefonata mi arriva nel tardo pomeriggio al giornale, a Quattroruote. Dall’altra parte del filo il biellese Giampiero Bagna con cui ho ripreso a correre nei rally dopo qualche anno passato nella squadra ufficiale Fiat Rally come navigatore di Bobo Cambiaghi.
Vuole sapere se una delle prossime sere sarò libero per provare con lui la Lancia Stratos che Claudio Maglioli ha finito di preparare per il rally della Lana che dobbiamo correre fra meno di una settimana.
Accetto senza esitazioni e così ci accordiamo per un martedì sera. Un’occasione per controllare che tutto sia a posto nella rossa Stratos Rossignol e che, soprattutto, funzioni al meglio. È anche un motivo in più per verificare le note della prova speciale di Campore, che, essendo la prima del rally, è solitamente molto delicata dato che in gara non è sempre facile prendere immediatamente il ritmo.
La sera della partenza per Biella la circolazione a Milano è caotica e solo dopo estenuanti code ai semafori riesco a immettermi nell’autostrada A4, direzione Torino.
Il traffico, all’inizio molto intenso, diminuisce man mano che passano i chilometri e così, in assenza di nebbia e premendo un po’ sull’acceleratore, riesco ad arrivare a Biella puntuale all’appuntamento. Sono le 9 di sera e in Via Torino, davanti alla concessionaria Lancia Bocca (oggi sede della banca Sella), c’è un notevole assembramento di persone. Ci sono tanti appassionati, alcuni equipaggi biellesi capitanati da Speedy Perazio e, ovviamente, Giampiero Bagna che mi attende al volante della rossa Stratos Rossignol.
Il motore è già caldo. Si parte.
Il rumore del possente sei cilindri della Stratos by Maglioli filtra dai finestrini in plastica leggermente abbassati ed è musica per le nostre orecchie che, da sempre, rifuggono le odiate cuffie e rimbomba tra i muri delle case nelle vie di Biella che portano fuori città, verso Valle Mosso.
“Speruma” commenta Giampiero, augurandosi di non trovare qualche pattuglia della polizia che, alzando la paletta, ponga termine alla nostra “gita” notturna con l’auto da corsa. Butto un occhio allo specchietto retrovisore e vedo che siamo seguiti da un nugolo di motorini, scooter, Vespe di ragazzi che ci scortano a debita distanza. Mi si apre il cuore nel vedere tanta passione.
Nel trasferimento verso la prima prova speciale di Campore eseguo alcuni controlli. Verifico la giusta posizione del sedile, soprattutto di quella delle cinture di sicurezza, e mi accerto del corretto funzionamento di alcuni strumenti del mio lavoro, come l’accensione della luce notturna sul secondo flessibile (quello di riserva) e che il trip master sia in sintonia con il radar nel “contare” le distanze in metri che intercorrono tra un bivio e l’altro.
Tutto bene, ma siamo già ad inizio prova.
Stringo le cinture, azzero il trip master, apro il quaderno delle note e… via! Non tiriamo più di tanto. Giampiero conosce molto bene la prova, non vogliamo rischiare e decidiamo di “osare” un po’ solo in alcuni tratti, quelli che, durante le prove del rally, non ci hanno convinto del tutto. Tiriamo, la Stratos è perfetta; motore ok; assetto, gomme anche; pure le note vanno bene, tanto che sono poche quelle che correggiamo.
Arriviamo così alla mitica inversione di Crocemosso e rimaniamo sbalorditi da quanta gente c’è. È sera inoltrata, ma il popolare bivio è “segnato” da numerosi appassionati. Ci fermiamo e veniamo letteralmente sommersi dalla folla. Giampiero riesce a stento ad uscire dalla Stratos. Non sa che pesci prendere, poi inizia a rispondere alle domande dei tifosi che sembrano “premere” un po’ meno sulla rossa carrozzeria della Stratos. Esco dall’abitacolo anch’io e, al mio posto, Giampiero fa accomodare un ragazzino. Gli dice di chiudere la porta, lo aiuta ad allacciarsi le cinture e parte. Mentre Speedy Perazio e gli altri equipaggi biellesi intrattengono gli appassionati, il buon Bagna porta a spasso sulla Stratos altre persone e così di “giri” ne conto due, tre, quattro, cinque, sei.
Poi, dato anche l’arrivo di un “pulmino” Fiat 600 T blu, con il tetto bianco dotato di lampeggianti, salutiamo il pubblico “omaggiandolo” di un passaggio a manetta e di traverso all’inversione di Crocemosso in direzione Campore. Applausi, salti di gioia di chi è a bordo strada, e, prima di sparire nel buio con i sei potenti fari allo iodio che illuminano a giorno il breve rettilineo prima di una curva a destra, noto con la coda dell’occhio i due carabinieri che scuotono la testa e fanno girare nervosamente la paletta fra le mani.
È ormai notte fonda, quando in una Milano addormentata, priva di traffico, arrivo sotto casa. Penso che domani sera riparto per Biella, questa volta per la gara. Penso che l’anno prima, con Giampiero, a bordo della mitica rossa Stratos Rossignol numero 10 ci siamo ritirati sul finire del “Lana” per la perdita di un bullone del comando dell’alternatore dal valore di poche lire, quando ci stavamo giocando la vittoria con Federico Ormezzano. Chissà se quest’anno con il numero 3 sulle porte avremo più fortuna.

Già, alla prossima puntata con la cronaca della gara...

Edited by Twinmaster - 25/10/2012, 19:05
view post Posted: 23/10/2012, 07:11     +210° Rallylegend 2012 - RALLY STORICI
Grazie ragazzi, ma è la vostra immensa e, soprattutto, vera passione che spinge ad amare sempre di più il mondo dei rally. Oggi molto è cambiato ed è giusto così, ma è anche giusto che le persone che hanno avuto l'onore e la fortuna di vivere il periodo d'oro dei rally trasmetta oggi con la stessa intensità l'emozioni e le forti sensazioni che si erano provate in un periodo senzazionale e irripetibile per questo amato sport. Un abbraccio a tutti
view post Posted: 22/10/2012, 22:24     ciao - PRESENTIAMOCI
Benvenuto sul forum di Rallymania
view post Posted: 22/10/2012, 19:32     +210° Rallylegend 2012 - RALLY STORICI
Il mio Rally Legend 2012

Che dire, la decima edizione del Rally Legend ha visto la mia quarta partecipazione, ma la cosa che mi fa inca@@are di più è che me ne sono perse ben sei e non posso rimediare!
E’ stato un Legend leggendario anche questo del 2012 accanto, per la terza volta, con un personaggio che non ha certo bisogno di presentazione e per il quale si sprecano gli aggettivi. Oggi, Jacky Ickx posso annoverarlo tra gli amici più cari, un “regalo”, questo, che mi è stato dato dal quel mondo dei rally che non può essere altro che… magico.

Prima della partenza


Disponibile con tutti, amabile, Jacky non sembra alterarsi più di tanto, neppure nella prima prova speciale del venerdì sera, corta, molto tormenta e scivolosa, quando già alla prima curva ci siamo accorti di non avere praticamente i fari visto che non disponevamo della batteria dei supplementari e le lampadine dei due di serie penso fossero degli anni 80, il periodo in cui è nata la 911 Dakar con cui abbiamo partecipato al Legend.

In sofferenza nelle prove speciali di notte


Qualche curva al buio, qualche staccata da brivido, qualche altra curva “trovata” d’istinto, fatto sta che dopo un chilometro una sciabolata di potentissimi fari ci illumina gli specchietti retrovisori e veniamo superati in tromba da un irruento Pedersoli con la Delta Integrale. Per qualche curva riusciamo a stargli dietro “utilizzando” le sue numerose lampadine da 100 watt, poi scompare e noi ripiombiamo nel buio. Finiamo faticosamente la prova e dopo qualche decina di metri vediamo la Lancia Delta Integrale di Pedersoli. Luca fa segno di fermarci e ci chiede cosa è successo e se abbiamo bisogno di aiuto. Già, il Legend ha mantenuto anche alcune regole non scritte dell’epoca d’oro dei rally, quelle che provengono dal cuore, quelle che ti portano a farti sentire vicino a chi è in difficoltà.
Il rally, il cui percorso ha ricalcato le prove speciali dell’anno passato, è stato come sempre emozionante, specie per l’accoglienza del pubblico rimasto a bordo strada anche sotto il diluvio che ha interessato il tardo pomeriggio e la serata del secondo giorno. Da segnalare la prova speciale “La Casa” con un tratto centrale e, soprattutto, finale, velocissimo, da infarto!. In pratica una larga statale in discesa con ampi curvoni che ha senz’altro messo a dura prova le capacità velocistiche dei piloti. Per noi, al problema dei fari, si è aggiunto (come l’anno scorso) anche quello dell’assetto alto da terra della Porsche 911 Dakar, diciamo poco adatto alle prove speciali del Legend, anche se la voglia di poter dire “Io c’ero” ha sicuramente by passato ogni difficoltà.
Le prove speciali della prima tappa, quella di sabato (la sera del venerdì, come accennato, abbiamo corso una sola prova speciale), si susseguono senza particolari problemi (fari a parte, ovviamente). E’ comunque affascinante uscire dalle prove speciali e trovare i “ragazzi” dell’assistenza Porsche ad attenderci, come all’epoca d’oro dei rally. Passando davanti a loro li salutiamo e tiriamo avanti, come nel 2011. Jacky, infatti, sostiene che se ci fermiamo loro pensano che abbiamo bisogno di qualche cosa e invece la nostra Porsche 911 Dakar va benissimo.
Il mattino seguente, domenica, partiamo per la seconda tappa, la più emozionante, non tanto per la gara in sé stessa, ma per l’emotività di alcuni episodi a margine del rally.
È, finalmente, una bella giornata, priva dei minacciosi nuvoloni e la pioggia torrenziale che ci avevano accompagnato il giorno precedente, quando, sulla statale che porta al Rally Village, vedo due ragazzi uscire da un’auto parcheggiata a lato della strada. Si sono svegliati da poco, si stropicciano gli occhi ed iniziano a scherzare tra loro. Già, hanno dormito in macchina, non in un confortevole camper e tanto meno in una “pratica” tenda. Quanti sacrifici per una passione che non ha limiti. Il mio pensiero va agli anni in cui seguivo il Montecarlo, quando, per essere i primi a festeggiare i vincitori del rally, io e i miei amici “pernottavamo” in angusti monolocali disseminati lungo la promenade del porto. Erano le cabine telefoniche!
Continuiamo con le altre prove.

A nostro agio nelle prove speciali di giorno


La 911 Dakar è un po’ in affanno, ma almeno possiamo contare su dei pneumatici intermedi che calzano decisamente meglio delle le gomme tassellate dell’anno scorso. Jacky ed io, invece, siamo a nostro agio poiché le prove speciali non sono solo belle e guidate, ma le percorriamo in una cornice di pubblico veramente incredibile e con un tifo da stadio. Devo ammettere che, ancora una volta, mi si apre il cuore nel vedere all’uscita delle prove non meno di 300, 400 metri di auto parcheggiate ai lati della strada, un segno emozionate che fa comprendere l’enorme affluenza di pubblico.
Ma eccoci al riordino di mezza mattina di domenica sotto la rocca di San Marino. Mi siedo con Ickx ad un grande tavolo tondo, tavolo cui si siedono in pochi minuti piloti e navigatori celebri. Qualche nome? Sainz, Moya, Walgegaard, Thorzelius. Sembra di essere in una pausa di un rally valido per il campionato del mondo. Se, con Sainz e Moya ci siamo “parlati” al Rally Village poiché facciamo parte tutti del Volkswagen Group, con i due svedesi, che sono stati i compagni di squadra di Bobo Cambiaghi e del sottoscritto nel team ufficiale Ford al rally di Sanremo del 1977, mi lancio in una richiesta di autografo che i due mi concedono immediatamente. Bjorn indossa un paio di occhiali Ray Ban con lenti gialle, Hans porta al polso, come me, il mitico cronografo Heuer Game Master. Grandi!

Ecco l'autografo di Waldegaard e Thorzelius


E’ il primo pomeriggio quando affrontiamo l’ultimo controllo orario. Per l’ennesima volta scendiamo lungo la superstrada, verso il Rally Village. Scivolando con un filo di gas negli ampi curvoni, penso alla grande opportunità che mi è stata data anche quest’anno di sedermi sul sedile di destra accanto a un campione del volante e un maestro di vita quale Jacky Ickx, di aver avuto la possibilità di stare accanto a dei campioni che hanno fatto la storia dei rally, di aver vissuto insieme a un pubblico strabocchevole la vera passione per i rally, di aver visto tanti amici del forum di Rallymania, di essermi divertito nelle belle e guidate prove speciali del 10° Rally Legend.
W i rally… sempre!
view post Posted: 21/10/2012, 08:55     +1COMUNICATI STAMPA & NEWS - DISCUSSIONI SUI RALLY


GIRO D’ITALIA AUTOMOBILISTICO

TROFEO TECNO PIEMONTE





GIRO D’ITALIA AUTOMOBILISTICO: RINVIO AL 2013

GDIA e ACI CSAI lavoreranno insieme all’organizzazione dell’evento



Modena, 20 ottobre 2012 – A seguito del cambio di data dal 23/28 ottobre al 6/10 novembre 2012, spostamento che era stato deciso per evitare la concomitanza con le Elezioni Regionali in Sicilia, si sono presentate alcune problematiche di carattere logistico e sportivo che avrebbero messo a rischio lo svolgimento dell’evento nel rispetto degli standard di professionalità che una tale manifestazione esige.



Le nuove date e l’introduzione dell’ora legale hanno avuto ripercussioni sull’organizzazione di alcune prove su strada. Sarebbe stato quindi necessario ripartire da zero per modificare gli orari di svolgimento delle stesse, onde evitare i passaggi serali e riformulare le richieste degli nulla osta e autorizzazioni alle varie autorità competenti. Senza le garanzie di poterle ottenere in tempo utile.



Di conseguenza, dopo aver consultato l’ente proprietario del marchio Giro d’Italia Automobilistico, ovvero l’Automobile Club Torino, si è deciso di rinviare la gara al 2013.



Gli equipaggi che si erano già iscritti al Giro d’Italia Automobilistico 2012 riceveranno il rimborso delle tasse versate.



Nel frattempo il promoter ha già cominciato a lavorare sull’edizione del 2013, in stretta collaborazione con la Federazione.
view post Posted: 13/10/2012, 00:51     10° Rallylegend 2012 - RALLY STORICI
Eccomi: prima prova speciale del Legend da dimenticare visto che l'abbiamo prcorsa in pratica senza fari. Solo anabbaglianti in funzione, abbaglianti che sparavano verso il cielo (inutilizzabili) e assenza di fari supplementari. Beh, si possono fare alcune regolazioni per i fari di serie, ma anche domani nelle prove notturne ci sarà da soffrire.
Per il resto tanto spettacolo fuori e dentro le prove speciali e grandi nomi. Sì, Canziani ha dato la paga a tutti e ne sono contento, se lo merita.
Alla prossima
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