Posts written by 128 coupe

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Spero che l'indirizzo sia giusto.
Probabilmente molti di voi lo avranno già visto, però l'atmosfera che si respira guardando questo filmato è coinvolgente, soprattutto per quanto riguarda le immagini notturne sia della gara che delle assistenze, i volti sfatti dal caldo e quella sensazione tipo "andare avanti ad ogni costo" che io molto spesso provo rivedendo le gare di un tempo.

Edited by 128 coupe - 5/7/2019, 12:12

Provate ad inviare la Vs protesta alla redazione di Grace, sono curioso di leggere la risposta. Io l'ho fatto spesso in passato, ora non acquisto più la rivista da alcuni anni

Ma la cosa più incredibile è che il primo giro eravamo senza note e Gigi (Fragale) me le dettava strada facendo, io oltre a scriverle dovevo leggere il radar per avvisarlo dei bivi e della direzione da prendere, non tutti i bivi erano presidiati e fettucciati, però abbiamo impiegato 1'34'' in meno.

Ecco, tanto per supportare quanto scrivo, i tempi PS 42 di Ripa dell'Alto dove, senza note abbiamo rifilato 2'08'' a Pisi (potrebbe aver avuto dei problemi):



poi di PS 47 dove, con le note scritte durante il primo passaggio, lui ci ha rifilato 1'03''



ed infine i tempi della PS Colle Cosio dove, nella nebbia abbiamo raggiunto e superato la Stratos di Brion rifilandogli 3'18''. Lui ha però la scusante che viaggiare nella nebbia con la Stratos che aveva il parabrezza convesso e molto inclinato, era come andare di notte a fari spenti.

Si, anche perchè noi eravamo partiti per fare punti e visto i pochi iscritti di classe, e i lunghi trasferimenti autostradali, avevamo montato dei rapporti un poco più lunghi e in autostrada usavamo gli antineve per far riposare un poco il motore.
Pisi aveva preparato molto bene la gara, noi avevamo le note recuperate da altre gare (Valli Imperiesi e Ciocco) e per le prove che si percorrevano in senso contrario, alle note originali, le avevo modificate riscrivendole partendo dal fondo e trasformando le dx in sx e viceversa (qualcuno potrebbe pensare che conto balle, ma all'epoca l'inventiva dominava il lavoro del naviga).
Le uniche note vere le avevamo prese da Casciana Terme in poi utilizzando il registratore e poi "sbobinando" le note a casa.
Il giro intorno a San Marino non avevamo le note perchè durante le ricognizioni eravamo rimasti senza soldi per la benzina e avevamo dovuto tornare a casa.
Lui in Liguria è partito molto forte ma noi abbiamo recuperato e sulla terra, poi il suo naviga "pressato" ha sbagliato i conti e ad un CO ha pagato l'anticipo, questo ci ha permesso di respirare.
Nella lunga prova intorno a San Marino nel primo giro, senza note, gli abbiamo dato un minuto, nel secondo giro, con le note scritte al volo durante il primo passaggio, lui ci ha rifilato 55'' (e non è fantascienza).
Al ritorno verso Sanremo nella ps del Colle di Nava nella nebbia abbiamo preso e superato Brion con la Stratos che ci partiva davanti (ma lui con il vetro e l'assetto di guida della Stratos nella nebbia andava come un cieco).
Nell'ultima notte (e la foto postata da BOBOLOPICUS mi pare che si riferisca alla partenza da Sanremo per l'ultimo giro) noi abbiamo avuto problemi con la pompa della benzina e lui che era in casa ci dava dentro a tutta.
Con molta fatica e fortuna (ma ci vuole anche questa ... ) siamo riusciti a stargli davanti. Al CO STOP del Bivio Buggio siamo scoppiati in un lungo pianto di emozione, tensione, nervosismo (anche tra di noi), ma ce l'avevamo fatta.
A Pisi devo riconoscere una grande grinta e un grande impegno oltre che ad un bel piede anche perchè lui non aveva il 127 Sport e nemmeno il 1050 ma un semplicissimo gruppo 2 - 900 cc.
Grazie a voi che mi permettete di ricordare questi fatti e di poterli raccontare sapendo che voi non mi considerate un contopalle anche se gli episodi possono sembrare da matti, svitati, marziani. Ma i rally degli anni 70/80 erano proprio così

Infatti sono un pò deluso perché la classifica finale di AUTOHEBDO, arriva solo al 15° assoluto, noi siamo arrivati 16^ assoluti.

Mi ero sempre domandato come facessero ad andare così forte quegli scatoloni di Maggioloni, poi ho scoperto che montavano motori Porsche .....

Si, all'epoca i giornali scrivevano che lui era a Torino in quanto influenzato, e che al suo arrivo in Portogallo era già tutto deciso.
Non discuto i motivi dell'assenza, volevo sottolineare che lui afferma che se fosse stato presente le cose sarebbero andate in modo diverso.
Questa affermazione la trovo irriverente verso Nini Russo (praticamente gli da dell'incapace), non considera che c'erano molti altri DS (Todt per la Peugeot, Kreiner per l'Audi, Davenport e altri) ed erano tutti contrari allo sciopero, poi vista la determinazione dei piloti hanno accettato, e sa tanto di "io sono io (l'unico capace) e voi non siete un ca**o".
Magari avrebbe anche "ricattato" i suoi piloti ma, quando questi si fossero trovati ad essere gli unici ufficiali a riprendere la gara, avrebbero messo in moto oppure si sarebbero allineati agli scioperanti?
Che "figura" avrebbero fatto Alen, Biasion e Toivonen se avessero ripreso a gareggiare?
E la stampa mondiale, come avrebbe commentato la cosa?
Per certi versi quello che accadde in Portogallo nel 1986 era molto simile a quanto accadde a Le Mans nel 1955 e, la prosecuzione della gara da parte della Lancia avrebbe potuto avere le stesse ripercussioni critiche che vennero rivolte alla Jaguar in quell'occasione, in quanto non ritirò le vetture in segno di lutto e andò a vincere nonostante fosse stata la causa dell'incidente.
Non sono così sicuro che ci sarebbe riuscito ma, parlare dopo da sempre un vantaggio e questo atteggiamento fa parte del personaggio dell'epoca, molto (troppo) sicuro di sè da pensare che era il sole a girare intorno a lui.

Rimane il fatto che Fiorio queste parole le pronunciò "dopo" e, stranamente, non era presente al momento in i suoi "operai" prendevano la decisione.
Ho sempre nutrito grossi dubbi su questo fatto. Lui ha mandato avanti Russo perchè sapeva che non avrebbe potuto modificare le decisioni dei piloti e se non lo avessero seguito la sua autorevolezza ne avrebbe patito. In questo modo: lui ha salvato la faccia, "dopo" si è "dimostrato" autorevole ed ha scaricato su Russo le colpe del ritiro dei piloti del gruppo.
Fa parte del suo modo di essere.

ACCIDENTI, ecco una di quelle occasioni in cui si capisce di essere diversamente giovani!!!!
Ho acquistato anch'io AS GOLD COLLECTION dedicato al Rally d'Italia, non è male, belle foto, interessante raccolta di documentazione.
Purtroppo, e qui noto la "diversità", la maggior parte degli articoli sono riproposizioni di quanto pubblicato a suo tempo sulla rivista dopo le varie edizioni e che io avevo divorato in gioventù, quindi per me, nessuno scoop.
Consiglio in ogni caso a chi all'epoca era troppo giovane, di acquistarlo perché alcune "rivelazioni" possono aiutare a capire tante cose di quanto avviene oggi e poi un pò di storia non fa mai male, visto le "bufale" che vengono immesse sul mercato.

Non ho un elenco iscritti del MONTE 1963 quindi non posso parlare con convinzione.
In quegli anni, e al RALLY DEI FIORI (Sanremo) funzionava così, i numeri venivano assegnati progressivamente all'interno delle città di partenza.
Ad esempio nel 1963 i partenti da Genova avevano dal n. 1 al n. 21 con i n 22,23,24 e 25 lasciati liberi per eventuali ritardatari;
i partenti di Modena avevano dal n. 26 al 33 (con 34 e 35 liberi);
i partenti di Pisa dal n. 36 al n. 62 (liberi 63,63,65);
i partenti da Verona il n. 66 e il 67 (liberi 68,69,70);
i partenti da Torino dal n. 71 al n. 87 (88,89,90 liberi);
i partenti da Milano dal 91 al 112 (liberi 113,114,115);
e i partenti da Imperia dal n. 116 al n. 120 e liberi 121,122,123,124,125.
Al Monte 1963 si partiva da OTTO città diverse per un totale di 296 iscritti

In effetti guardando i tempi delle ps, Presotto ha staccato un tempo decisamente alto, rispetto ad Ormezzano e Ragnotti, nel secondo settore della PS che dal Monte Ceppo scendeva a Coldirodi.
Grazie per le indicazioni

Domanda per i cercatori di funghi : Questa è la discesa del Melogno? Grazie.

Il telaio usato da SALONEN all'Acropoli 1986 era il "C211".
Zanussi utilizzò, per il Sanremo e il Valle d'Aosta il telaio "C214", ma non ho nulla sul telaio usato al LANA 86
Il telaio C211 diventò C401 per la Dakar 1988 con Pescarolo.

Diploma di geometra