RALLYMANIA

Posts written by sundance76

view post Posted: 25/3/2024, 20:11     Rally della Stampa - Italia:miti e leggende del Belpaese
Questo non è un rally della stampa, ma una goliardica cronaca degli esodi estivi narrati alla maniera di un rally:

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view post Posted: 9/3/2024, 15:00     COMUNICATI STAMPA & NEWS - DISCUSSIONI SUI RALLY
CITAZIONE (sisteron @ 10/2/2024, 14:05) 
Race for glory stroncato dagli appassionati (quantomeno quelli d'oltralpe)
www.autohebdo.fr/actualites/rallye...u-groupe-b.html

Ho letto l'articolo, e non mi pare una "stroncatura".
E' il solito lamento di chi conosce a memoria milioni di ore di video d'epoca, e va a vedere un fiilm (film, non documentario) di un'ora e mezzo, e poi dice: "Ma non è come il documentario che conoscevo"
view post Posted: 10/12/2023, 19:45     +1COMUNICATI STAMPA & NEWS - DISCUSSIONI SUI RALLY
Ecco il nuovo, definitivo scempio del cadavere chiamato "mondiale rally".
Mini-garetta comprendente venerdì e sabato, con 18 punti al vincitore, mentre le quattro ps della domenica varranno complessivamente 20 punti.

Non ne vale ormai nessuna pena, ma mi domando: chi è che verrà considerato "vincitore" del "rally" (parolona)? Quello che arriva primo al sabato (premiato con 18 punti), oppure quello che magari arriva sesto al sabato, e poi la domenica centra altri 18 o 20 punti con le power-stage del menga? Esisterà più il concetto di vincitore? Oppure, come è ormai un dato di fatto, l'importante è essere colui che raccatta complessivamente più punti nello striminzitissimo weekend di gara, magari senza mai prevalere totalmente né al sabato né alla domenica?

Oramai le singole ridicole gare sono soltanto una specie di distributore di punti collegato alle (pochissime) prove speciali.

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view post Posted: 27/11/2023, 19:29     Coppa FIA Piloti 1977 - Mondiale:il Pantheon iridato
Filmato abbastanza raro sul Total Rally Sudafrica 1977, vinto da Munari-Sodano su Lancia Stratos dopo la squalifica del pilota locale Hettema, che era più volte incorso in tutta una serie di infrazioni alla "trappole radar" predisposte dalla polizia.

view post Posted: 1/10/2023, 16:42     +2Le regine della strada 1956-1986 - Auto
Parzialmente off-topic, ma ci tenevo a dirvi che con l'arrivo del fascicolo '88, ho completato la mia ultratrentennale ricerca dei 15 numeri di "Quattroruote Speciale Sport" che uscivano a dicembre dal 1979 al 1993.

J6TtaT7
view post Posted: 22/9/2023, 07:58     +1Rallye Sanremo - Mondiale:il Pantheon iridato
Riusciamo a trovare fotografie simili a questa per l'ambientazione (penso Toscana) e per l'orario (tramonto-sera)?

2O801os
view post Posted: 20/9/2023, 17:59     Harry Källström - Piloti & Navigatori
CITAZIONE (AUDIQUATTRO @ 20/9/2023, 17:55) 
CITAZIONE (sundance76 @ 20/9/2023, 15:50) 
Harry andava sempre forte all'Acropolis.

"Sputnik " andava forte ovunque......

Sì, ma in Grecia in particolare la zona-podio non gli sfuggiva quasi mai.
view post Posted: 20/9/2023, 14:50     +1Harry Källström - Piloti & Navigatori
Harry andava sempre forte all'Acropolis.
view post Posted: 16/9/2023, 17:30     Mondiale Rally 2001 - Mondiale:il Pantheon iridato
Ragazzi, qualcuno per caso sa come ottenere una copia di questa rivista bimestrale di agosto-settembre 2001?

GCJDyaM
view post Posted: 11/9/2023, 21:00     +167° EKO Acropolis Rally 2023 - WRC
CITAZIONE (sisteron @ 10/9/2023, 12:04) 

Ieri rileggevo la cronaca dell'edizione '82:

Prove Speciali complessive 57


- 1^ tappa: 18 PS (1 cancellata)
- 2^ tappa: 16 PS
- 3^ tappa: 14 PS (1 cancellata)
- 4^ tappa: 9 PS


In sostanza, l'intera gara 2023 non fa nemmeno una tappa dell'82.

E piloti e Case dichiarano che vogliono ancora accorciare i rallyes....
view post Posted: 5/9/2023, 18:39     +1Mondiale Rally 1983 - Mondiale:il Pantheon iridato
Davvero sorprendenti e interessanti le considerazioni su Rohrl e Alen da parte del volume "Velocità & rally '83" a cura di Pietro Rizzo

sXUSAeB

Inoltre, non ricordavo che Rohrl avesse criticato la squadra Audi appena dopo aver firmato con i tedeschi, a Sanremo '83:

6ccmUaF
view post Posted: 4/9/2023, 22:38     +1Cavicchi sul declino dei rallyes - DISCUSSIONI SUI RALLY
Carlo Cavicchi – dal libro “Destra3 lunga chiude” – prefazione:

I rally compresi tra gli anni ‘60 e i primi anni ‘90 erano molto diversi dagli attuali, e in comune c'è soltanto la dicitura che qualifica la disciplina sportiva. I piloti dell'epoca non andavano più forte di quelli di oggi, difficile anche stabilire se erano o non erano più bravi. Di sicuro erano dei personaggi diversi costretti a correre gare molto differenti per durezza e lunghezza, disponendo di mezzi meccanici che si rompevano con crudele frequenza.

Ma la differenza più grande rispetto alle gare di oggi è che a quel tempo i piloti professionisti al via erano sempre tantissimi, spesso mescolati in elenchi-iscritti sterminati, punteggiati da vetture spettacolarmente differenti tra di loro. I numeri al riguardo non mentono: a Montecarlo furono 299 nel 1982, erano ancora 207 nel 1995 poi crollarono ad appena 23 nel 1997, dopo le restrizioni assurde e incomprensibili imposte dalla Federazione internazionale. E furono 250 al Rac (oggi rally di Gran Bretagna) del 1975 superando ancora i 200 nel 1989. Ma avevano partenti record anche la Corsica (181 nel 1982) oppure la Finlandia (200 nel 1989) e si parla di gare blasonatissime del giro iridato. Anche il rally di Sanremo, punta di diamante delle corse italiane, se la passava benissimo e ancora nel 1998 poteva vantarsi di 160 iscritti quando già si parlava di tempi grami alle porte.

Perché una disciplina che portava centinaia di migliaia di spettatori sulle strade (a Sanremo qualche ottimista aveva parlato persino di milioni quando la gara raggiungeva anche gli sterrati della Toscana) si sia ridotta alla miseria di oggi è un discorso molto lungo. Di certo la scelta di obbligare gli iscritti ai vari campionati a partecipare a tutte le gare in calendario, con trasferte a volte costose e un numero di appuntamenti al limite dell'assurdo, ha convinto molti costruttori a rinunciare. Così siamo passati da una media di oltre 20 piloti ufficiali per gara, con punte anche di 40, alla miseria di oggi dove a lottare sono al massimo in quattro o cinque, e a vincere quando va bene appena in due o tre (il terzo si materializza quando accade qualche cosa fuori dall'ordinario).

I favoriti al via erano sempre tanti come un giovane appassionato fatica anche soltanto ad immaginarsi: nomi altisonanti mescolati spesso a quelli degli specialisti locali che sulle loro strade sapevano tenere testa ai migliori.

Ma era una festa anche di rumori perché si scontravano vetture a 2, 4, 6 e 8 cilindri, spesso con carrozzerie dalle forme più disparate perché grosse berline e coupé, spider e utilitarie si combinavano insieme per il piacere degli occhi.

Auto a trazione anteriore, posteriore o integrale, calzate con gomme di fabbricanti molto differenti e tutti agguerriti: Pirelli e Michelin, ma pure Kléber, Dunlop e Yokohama fino ad arrivare alle marche più disparate e alle coperture ricoperte per i più disperati. Senza parlare dei pneumatici da neve che erano costruiti a mano da produttori del nord Europa, capaci di montarci sopra chiodi lunghi come le unghie della matrigna di Biancaneve.

Ecco, in un mondo così, a volte con gare lunghe quasi una settimana e senza pause per riposare, era quasi inevitabile che capitassero fatti al confine con la leggenda o che si registrassero gesti clamorosi e che ci fossero degli epiloghi inaspettati.

In molti rally si contavano oltre 80 prove speciali, in altri nessuna ma con tutti i controlli orari pressoché impossibili da rispettare e pertanto si era a piede giù dalla partenza all'arrivo. Un esempio-limite era la “Transmarocchina”, una prova di quasi 800 km (!!) nel corso della quale bisognava fare più volte rifornimento e puntualmente sostituire le gomme. E si badi bene, quella non fu l'unica prova speciale di quella gara, ma una delle 9 dispute ...

In quella corsa il vincitore, Jean-Pierre Nicolas, impiegò 20 ore e 20' di soli tratti cronometrati, e se vi sembra tanto dovete sapere che lo stesso Nicolas quando vinse in Costa d'Avorio nel 1978 di ore ne impiegò 54 e 28’... Per capire la differenza basta sottolineare che il vincitore del Tour de Corse 2015, Latvala, ha impiegato in tutto 2 ore e 39'.

Quei rally, che oggi trovano tanti fans a fare da spettatori agli appuntamenti per vetture storiche, furono una fortuna per il pubblico del tempo, per i piloti dell'epoca e anche per i pochi giornalisti che li seguivano, in particolare quelli che si portavano lungo la strada per giorni e notti di fila correndo a loro modo la loro personalissima gara. Le assistenze erano dopo ogni prova e non confinate in parchi asettici vietati agli spettatori, così il clima si respirava dal vivo e le disavventure, frequentissime, si ascoltavano in diretta dalla viva voce dei protagonisti: il cronista assieme al direttore sportivo perché il pilota arrivava, imprecava e poi ripartiva. Tutto senza filtri: avventure che poi finivano sui giornali e chi a casa le leggeva, s'innamorava della disciplina e non vedeva l'ora di portarsi su un campo di gara a respirare quell'atmosfera.
view post Posted: 30/8/2023, 09:15     +1Didier Auriol - Piloti & Navigatori
CITAZIONE (sisteron @ 30/8/2023, 08:33) 
Didier Auriol - Bernard Occelli
36th Acropolis Rally 1989 (Lancia Delta HF Integrale)

(Piazzamento finale: 2nd)

Nella prima prova speciale di martedì 30 maggio, Auriol fu vittima di ben due forature, ma incredibilmente riuscì a ottenere il miglior tempo. Oltre allo stato di forma perfetta del francese, parte del merito fu anche delle gomme Michelin con sistema Ats.
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